Cambiano i prezzi di benzina e diesel. La prima costerà di meno, il secondo di più. È entrato in vigore a partire da oggi, 15 maggio, l’allineamento delle accise previsto dalla riforma fiscale. Accise che sono una tassa applicata sulla produzione e sulla vendita di alcuni prodotti di consumo, tra cui appunto la benzina e altri carburanti.

Cosa succede – Il decreto firmato dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e da quello dell’Economia Giancarlo Giorgetti prevede con effetto immediato una diminuzione pari a 1,50 centesimi per litro per la benzina e al contrario un aumento di 1,50 per litro per il diesel. Numeri che vanno nella direzione di un percorso di riavvicinamento graduale tra le due forme di prelievo sui carburanti, con una prospettiva di sostenibilità ambientale. Il riallineamento dovrebbe compiersi nell’arco di cinque anni.

I numeri – Il provvedimento, in accordo anche con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini e con quello dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, prevede che le maggiori entrate derivanti dalle variazioni delle aliquote siano destinate all’incremento del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato, che ha l’obiettivo di supportare il trasporto pubblico locale (Fondo TPL). Secondo i calcoli dell’Unione nazionale consumatori, chi ha un auto a gasolio spenderà in più 1,83 centesimi al litro. In pratica, con due rifornimenti al mese, il rincaro annuo a famiglia sarà quindi pari a 21 euro e 96 centesimi.