(ALS), MILANO 13 GIU – «Il nostro Paese non dice niente sui rapporti con Israele. Io ho sempre sostenuto il diritto di Israele di esistere e di difendersi, ma ormai da tanto tempo ha passato qualunque limite di ciò che è ammissibile per una democrazia». Questa la reazione del segretario di Azione, Carlo Calenda, all’attacco israeliano sull’Iran avvenuto nella notte. Il senatore è intervenuto a RTL 102.5: «Netanyahu usa la guerra per prolungare la sua permanenza la governo. Io considero l’Iran un Paese criminale, innanzitutto per il modo in cui tratta le donne al suo interno, ma questo non vuol dire che si possa andare in giro a bombardare solo per tenersi una poltrona. È esattamente quello che sta facendo Netanyahu, è diventato pericolosissimo».
Calenda ha poi criticato l’operato del governo e in particolare della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Il silenzio completo della destra su questo è insopportabile. Non lo capisco neanche. Immagino che ci siano delle questioni legate al passato della Meloni e del suo partito e lo comprendo. Io mi batto contro l’antisemitismo in tutti i modi e in tutte le maniere, ma in questo caso l’antisemitismo non c’entra niente».
EST/PM