Sette tracce per più di mezzo milione di studenti. 524.415, per l’esattezza. La prima prova scritta di maturità, quella di italiano, si è conclusa nel primo pomeriggio di ieri, 18 giugno, ed ha accomunato tutti gli istituti di scuola secondaria: licei (268.577 alunni), tecnici (169 mila) e professionali (circa 86 mila). Oggi, invece, giovedì 19 giugno, l’esame dedicato alle materie di indirizzo: la seconda prova. Tra Pasolini, il Gattopardo e Platone, la due giorni di scritti si sta concludendo proprio in queste ore. Quindi gli orali, e poi le tanto attese vacanze di maturità

La prima prova scritta – La prima prova si è articolata in sette tracce uguali per tutti, selezionate dal ministero dell’Istruzione e del Merito e suddivise in tre tipologie: l’analisi di un testo letterario (tipologia A), il tema argomentativo (tipologia B) e la riflessione critica su tematiche di attualità (tipologia C).
Nella prima categoria due brani: una poesia di Pier Paolo Pasolini, contenuta nell’Appendice I a “Dal Diario”, e un passaggio de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Entrambe tracce poco scelte dagli studenti, anche perché, secondo un sondaggio di Skuola.net, due su tre non avevano mai affrontato in classe nessuno dei due autori: il 7,4% del totale ha optato per il giornalista friulano, mentre lo scrittore siciliano è stato affrontato solo dal 2,3%, come riporta La Repubblica.
Tra i temi argomentativi tre proposte: la prima dedicata a uno stralcio del saggio di Piers Brendon, Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo, un brano storico che parla della strategia del New Deal messa in atto dal presidente americano Franklin D. Roosevelt in seguito alla crisi economica del 1929; la seconda si basava su uno spunto di riflessione contenuto nell’editoriale “Rispetto” è la parola dell’anno Treccani. E serve per respirare, scritto dal giornalista Riccardo Maccioni per Avvenire; infine, la terza traccia partiva da un passaggio contenuto nel saggio Un quarto d’era (geologica) di celebrità di Telmo Pievani, filosofo darwinista, incentrato sull’impatto della specie umana sull’ecosistema globale. La percentuale di gradimento dei temi argomentativi è stata di gran lunga maggiore rispetto alle proposte letterarie: l’analisi degli anni ’30 è stata scelta dal 12,8% del totale; la riflessione sul rispetto, invece, è stata la più gettonata in assoluto: è stata svolta dal 40,3% degli studenti. Mentre Pievani ha ottenuto l’8,2% delle preferenze.
Per finire, l’attualità, portata alla maturità con due tracce. Un testo scritto da Paolo Borsellino nel 1992 sul periodico Epoca, intitolato I giovani, la mia speranza e l’articolo giornalistico scritto nel dicembre 2024 da Anna Meldolesi e Chiara Lalli su Sette, supplemento del Corriere, e intitolato L’indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa?. Borsellino è stato scelto dal 13,6% dei maturandi, mentre la seconda proposta è stata preferita dal 15,4%.

La seconda prova scritta – Latino per il liceo classico, matematica per lo scientifico, il tema della cura per il liceo artistico. E ancora, piattaforme di contrasto alle fake news per gli istituti tecnici con indirizzo Informatica-Telecomunicazioni, ed economia aziendale per quelli di indirizzo Taf (tecnico-amministrativo-finanziario). Prova di inglese, infine, per il liceo linguistico.
Mentre è ancora in corso, arrivano le prime indiscrezioni sui contenuti della seconda prova, diversa per ciascun indirizzo. Al classico è uscito il brano tratto da un dialogo di Cicerone, Laelius de amicitia, composto nel 44 a.C. Traduzione, ma anche interpretazione del testo, oltre a una serie di quesiti di comprensione ed un’analisi linguistico-stilistica. Allo scientifico, invece, secondo le prime fughe di notizie e dalle foto scattate di nascosto dagli studenti, l’esame è incentrato su due problemi che iniziano entrambi con una citazione. Quella di René Descartes – «La ragione non è nulla senza l’immaginazione» – e quella di Platone: «La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l’infinito». Quindi lo studio di funzione. Al liceo artistico, infine, il tema della cura è al centro del prodotto audiovisivo di 60 secondi che viene richiesto alla fine della prova. Il testo proposto è quello della famosa canzone La cura di Franco Battiato, accompagnato da immagini di Picasso, Diego RiveraElliot Erwitt e delle fotografie di Sandro Scalia su Palermo.