In piena ondata di caldo record in Italia, alcune piattaforme di food delivery stanno offrendo bonus economici ai rider che girano per le città in bicicletta nonostante le temperature elevate. È il caso di Glovo, che ha introdotto un meccanismo automatico di maggiorazione. La risposta sindacale non si è fatta attendere, infatti è scoppiata la polemica sui pochi centesimi di maggiorazione della commissione per chi consegna.
Il bonus “caldo” – Secondo le comunicazioni ricevute dai rider attraverso la piattaforma le consegne effettuate in giornate con temperature tra 32°C e 36°C le consegne valgono un +2%, mentre se i gradi sono tra i 36 e i 40, il bonus sale al 4%. La maggiorazione arriva all’8% se ci sono più di 40°C. Su una consegna tipica da 2,50 euro, questo si traduce in un extra di circa 5 centesimi fino a 36°C, 10 centesimi fino a 40°C e 20 centesimi oltre.
Le critiche – Il sindacato NIDIL-Cgil ha duramente criticato la mossa di Glovo, avvertendo che questo bonus rischia di trasformare un pericolo per la salute in un incentivo economico. Una situazione che, secondo il sindacato rischia di «trasformare un pericolo per la salute in un incentivo economico» sottolineando anche che «nessun compenso può giustificare il lavoro in condizioni di rischio estremo». L’azienda ha risposto precisando che «si tratta di una misura compensativa, non di un incentivo a lavorare a temperature rischiose». E poi ha aggiunto: «L’attuale modello di collaborazione garantisce a ciascun rider la massima libertà di scelta su quando e come lavorare, anche in presenza di condizioni climatiche difficili. In questo contesto, il cosiddetto bonus previsto durante i periodi di caldo estremo nasce come una misura compensativa e non rappresenta in alcun modo un incentivo alla prestazione»
L’intervento della Regione – In risposta alle polemiche sindacali, la Regione Piemonte guidata da Alberto Cirio ha adottato – dal 3 luglio al 31 agosto – un’ordinanza che estende anche ai rider le tutele anti-caldo valide per agricoltori, edili e logistica: vietato lavorare tra 12:30 e 16:00 nei giorni di rischio climatico elevato. Le aziende sono obbligate a garantire acqua, sali minerali, pause all’ombra e turni modulati.