In futuro potremmo non doverci più chiedere: «Quando cambia l’Ora solare e quando torna quella legale». La petizione online proposta da Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e da Consumerismo no Profit va in questa direzione. Oggi, 17 novembre, partirà l’indagine conoscitiva alla Camera dei deputati per avviare l’iter parlamentare per poter introdurre l’Ora legale permanente.
La proposta – Sono già 352mila le sottoscrizioni alla petizione online per poter eliminare definitivamente l’Ora solare. Non è la prima volta che questo dibattito torna in auge. Già nel 2018 la Commissione europea aveva lanciato una consultazione pubblica. Il tema è stato poi ripreso nel 2019, con il Parlamento europeo che aveva accettato di lasciare libertà ai singoli Stati nel poter scegliere come affrontare la questione. Ora ci prova l’Italia e, se tutto dovesse andare come Sima e Consumerismo no Profit si augurano, entro il 30 giugno 2026 potremmo avere una proposta normativa sull’introduzione dell’Ora legale permanente. A ottobre, anche la Spagna ha provato a smuovere la questione di fronte alle sedi europee. Il primo ministro Pedro Sanchez, in occasione del cambio dell’ora, ha chiesto di abolire il passaggio, definendo la cosa come insensata.
I benefici psicologici – Non dover spostare le lancette dell’orologio porterebbe benefici diretti sulla psiche dei cittadini italiani. Questo è uno dei principali motivi che ha portato le due associazioni a dare il via alla raccolta firme. Per Sima e Consumerismo: «Il passaggio da Ora solare a legale altera l’orologio biologico del corpo. Crea disturbi del sonno, oltre ad agire sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, e ha effetti negativi su concentrazione e umore». Risultati simili sono stati ottenuti anche dal Centro di Medicina del Sonno dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con Università di Pavia, Fondazione Mondino, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università Uninettuno e Università di Genova. Secondo altri studi, sempre riprendendo i due enti, l’aumento del numero di ore di buio porta al conseguente incremento di attività come furti, rapine e altri reati.
Apporto economico – Non sarebbe solo il corpo dei singoli abitanti a trovare giovamento dall’ora legale permanente, anche le loro tasche ringrazierebbero. Come evidenziato da Sima e Consumerismo: «Se l’orario estivo dovesse valere per tutto l’anno, allora si stimano risparmi pari a 720 milioni di kWh (dati Terna), con un beneficio in bolletta di 180 milioni di euro». Le stime, allargate e approfondite si basano sull’esperienza diretta vissuta tra 2004 e 2025, in 21 anni infatti «l’Ora legale ha portato complessivamente un risparmio in bolletta di 2,3 miliardi di euro e ha ridotto notevolmente le emissioni di Co2 in atmosfera, tra le 160mila e le 200mila all’anno». Ma non c’è da stupirsi, il motivo principale dell’introduzione dell’Ora legale è legato alle questioni economiche. Già nel 1916, prima volta, si era deciso di adottare questa misura per risparmiare carbone.




