Antonio Ingroia

Antonio Ingroia

“Non si può dire che non è un no, non si può dire nulla. Io andrò li da osservatore poi vediamo”. Lo afferma Antonio Ingroia, ex procuratore aggiunto di Palermo ora in Guatemala con un incarico Onu, in un colloquio con “Il Mattino”. Al centro del dibattito, la possibilità di un suo impegno in politica come candidato premier del movimento degli arancioni del sindaco Luigi de Magistris.

Nonostante nella sua rubrica su Il Fatto quotidiano abbia spiegato “non sono né una toga rossa né una arancione”, il magistrato palermitano ringrazia e apprezza le parole di de Magistris, che lo ha indicato come possibile candidato premier, ma precisa che “i nomi di chi deve portare avanti queste cose sono per il momento secondari”.

“In Guatemala, afferma Ingroia, sono impegnato in un lavoro difficile e complicato che mi appassiona. E’ una fase politicamente molto delicata e credo che l’impegno di de Magistris e di altri per aggregare pezzi della società civile, per dare una iniezione di società alla vita politica sui temi della giustizia e dell’uguaglianza sia azione meritoria.”

“In questo momento – ha aggiunto spiegando che sabato sarà in Italia per partecipare all’assemblea Alba-arancioni – mi interessa sostenere certi contenuti e quello lo si può fare anche dal Guatemala. Cosa nascerà da questo dialogo interno alla società civile lo vedremo. Io credo che sarà qualcosa di positivo per il Paese”.

Una battuta anche a proposito delle primarie del centrosinistra, Ingroia sottolinea che “è mancato il tema della mafia”.

Stefania Cicco