Qual è il sistema elettorale italiano?
Il sistema elettorale italiano (soprannominato “Porcellum” dai suoi detrattori) è un sistema
proporzionale senza preferenze. Le liste sono “bloccate”, cioè i candidati al Parlamento (sia per la Camera che per il Senato) non sono indicati sulla scheda dall’elettore, ma vengono precedentemente decisi dai partiti. L’ordine in cui compaiono sulla lista sarà quello che determina la graduatoria per l’assegnazione del singolo seggio.

Cos’è il premio di maggioranza?
E’ un “bonus” di seggi assegnato al partito o alla coalizione “vincente”. La lista che ottiene il maggior numero di voti disporrà del 55 per cento dei seggi alla Camera e al Senato, a prescindere dalla percentuale fatta registrare (può bastare anche il 20 per cento, se gli altri partiti e coalizioni ottengono meno).

Funziona allo stesso modo tra camera e Senato?
Non esattamente. Alla Camera il premio di maggioranza viene assegnato su base nazionale, ovvero al partito o alla coalizione che a livello nazionale ha ottenuto il maggior numero di voti. Al contrario, per il Senato il conteggio dei seggi e quindi anche il premio di maggioranza avviene Regione per Regione.

Che cos’è la soglia di sbarramento?
La soglia di sbarramento è un limite minimo di voti da raggiungere per poter ottenere dei seggi al Parlamento. Le percentuali sono per la Camera: 10% per la coalizione, 4% per il singolo partito non apparentato, 2% per le liste parte di una coalizione. Per il Senato: 20% per la coalizione, 8% per il singolo partito non apparentato, 3% per le liste parte di una coalizione.

Quali sono le variabili che decidono il risultato del voto?
Sono due: il raggiungimento della maggioranza relativa sia per la Camera sia per il Senato; la conquista di importanti premi di maggioranza regionali per il Senato. Il primo garantisce l’ingresso al Parlamento di un determinato numero di candidati; il secondo permette di avere una solida maggioranza al senato, necessaria per poter governare.

Maria Elena Zanini