Interno Sistina

La Sistina è pronta per ospitare il Conclave Foto Ansa/Osservatore romano

C’è un proverbio che recita «chi entra Papa nel Conclave, esce cardinale». Non sempre è stato vero: papa Ratzinger nel 2005, favorito alla vigilia, ne è l’esempio contrario. Ma al Conclave 2013 al momento della “chiusura” delle porte della Cappella Sistina, martedì pomeriggio, un vero favorito non c’è.

Le congregazioni cardinalizie dei giorni scorsi, vere e proprie elezioni primarie, hanno contribuito a restringere la lista dei papabili. Ad oggi, ce ne sono almeno cinque e, sin dal primo scrutinio di questa sera, si delineeranno meglio alleanze e rapporti di forza. L’arcivescovo di Milano Angelo Scola sembra essere il candidato al Soglio pontificio al momento con più voti. Per lui hanno lavorato diversi “ambasciatori”, a lui va il sostegno anche di molti cardinali per via della lontananza dalla curia romana, percepita negativamente dopo gli ultimi scandali che hanno colpito la Chiesa. Dietro a Scola ci sono il canadese Marc Ouellet, vescovo emerito del Québec e Prefetto della Congregazione dei vescovi. Un po’ più a sud ma sempre nello stesso continente americano, gli altri favoriti. Timothy Dolan arcivescovo di New York in crescita nei consensi, ma c’è pure il cappuccino di Boston Sean O’Malley. Candidato molto vicino al camerlengo Tarcisio Bertone è invece il brasiliano Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo. Il fatto di avere incarichi in Curia, però, potrebbe fargli perdere consensi.

Il Conclave, però, è come un derby e, se dopo i primi tre giorni di scrutini, non dovesse ancora esserci la fumata bianca, potrebbero spuntar fuori gli outsider. In primis il messicano Francisco Robles Ortega, poi l’austriaco Christoph Schönborn, gli italiani Angelo Bagnasco e Gianfranco Ravasi. Non bisogna dimenticare nemmeno il filippino Luis Antonio Gokim Tagle, il cardinale John Tong Hon o gli africani Peter Turkson o Robert Sarah. Prima della pronuncia dell’«habemus papam», però, nessuno può davvero immaginare chi potrebbe essere il successore di Ratzinger.

Luigi Brindisi