Un'immagine di Google Finder, diviso tra chi cerca e chi ha informazioni su persone disperse in seguito all'attentato

Un’applicazione per trovare i dispersi di Boston. Il web corre in aiuto delle autorità americane nel momento più confuso per le ricerche dei dispersi e dei feriti. A poche ore di distanza dalle due esplosioni che alle 15 locali di lunedì 15 aprile hanno sconvolto la maratona più antica d’America, Google pubblica “Person Finder”, un’applicazione che già conta 5100 profili di persone disperse.

Una grafica semplice, minimale, dedicata solo a chi abbia o cerchi informazioni su chiunque risulti irraggiungibile in seguito all’attentato. Si può inserire un nome e consultare i riferimenti online, o riempire una scheda con tutti i dettagli, anche fisici, di chi si vuole ritrovare. E, una volta scoperto, si può richiedere alla casa di Mountain View di essere aggiornati via mail su qualsiasi notifica che apparirà nelle prossime ore

“Person Finder” è aperto a chiunque voglia migliorarne la funzionalità e, chiarisce Google, immagazzinerà le informazioni inserite per un tempo limitato, a discrezione di chi le ha inserite.

Non si tratta del solo strumento a disposizione della popolazione: Search Engine Land, un’azienda che opera nell’industria online, ha segnalato immediatamente la 2013 Boston Marathon Explosion: Official Information Sources, una sezione del sito ufficiale della storica maratona dedicata alla ricerca degli atleti partecipanti.

Carlo Marsilli