Le schede delle elezioni comunali 2013

La rivincita della sinistra, la sconfitta del centrodestra, il crollo del Movimento 5 Stelle. Le urne delle amministrative consegnano cinque capoluoghi di provincia al centrosinistra (Pisa, Massa, Vicenza, Isernia e Sondrio) e percentuali vicine alle vittoria negli altri dieci. La soddisfazione di Pd e Sel è al netto del vero vincitore di queste elezioni: l’affluenza è crollata al 62,38 per cento, quindici punti in meno rispetto alla precedente tornato del 2008.

A Roma è andata peggio: ha votato poco più di un cittadino su due, il 52,8 per cento (meno 21 per cento dalle scorse elezioni). Nei 53 ballottaggi si sfideranno solo centrodestra e centrosinistra. Tagliato fuori il Movimento Cinque Stelle, che in media non ha superato il 10 per cento (solo a Roma, miglior dato nazionale, il candidato grillino è arrivato al 12 per cento). Questa volta i sondaggi non hanno rispettato le attese del Pdl. Solo a Brescia il candidato pidiellino Adriano Paroli è riuscito a tener testa all’avversario (37,9 contro il 38,2 di Emilio Del Bono). Per il resto dei ballottaggi il centrodestra si è attestato al di sotto del 30 per cento, ad accezione di Roma dove Alemanno ha toccato questa soglia. Anche in roccaforti tradizionali come Viterbo, Treviso, Vicenza e Sondrio il partito di Berlusconi ha deluso.

Le temute conseguenze del voto non hanno intaccato la stabilità del governo. Prima delle amministrative Letta e Alfano avevano siglato un “patto di non belligeranza” per non deteriorare i rapporti tra i principali partiti della maggioranza. I risultati però danno forza al Pd e fanno rinascere un bipolarismo che a livello nazionale era scomparso. Al netto, sempre, dell’astensione.

L’INFOGRAFICA DI CORRIERE.IT CON IL VOTO DEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA




Luigi Caputo