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Agenzia - Esercitazione del 13 dicembre 2024

20 Dic 2024 - 10:54

Conti pubblici Usa, “shutdown” sempre più vicino. Rigettato l’accordo promosso da Trump

ALS – MILANO, 20 DIC – Negli Stati Uniti lo “shutdown” è sempre più vicino: nella notte di giovedì 19 dicembre la Camera degli Stati Uniti ha bloccato un piano per evitare la sospensione di tutte le attività non essenziali del governo federale.

Democratici e Repubblicani erano giunti a questo accordo dopo che Donald Trump aveva respinto un precedente tentativo di compromesso a cui si era giunti nella giornata di mercoledì 18 dicembre. Il nuovo accordo prevedeva la sospensione per due anni del cosiddetto “tetto del debito”, cioè la quantità di soldi che lo stato può prendere in prestito sui mercati e che deve essere autorizzata periodicamente dal Congresso. La questione era stata posta già lo scorso anno, e rimandata al primo gennaio 2025. Trump avrebbe voluto sospenderlo di nuovo per due anni, così da non dover gestire la situazione al momento dell’insediamento.

Possibile solo negli Stati Uniti, lo “shutdown” – letteralmente “spegnimento”-, avviene quando alla fine di un anno fiscale il Congresso non approva la legge finanziaria, privando la Casa Bianca dell’autorità di spendere denaro per servizi non essenziali. In caso di “shutdown” totale tutto il settore pubblico federale che non è polizia, vigili del fuoco, forze armate e gestione del traffico aereo e delle infrastrutture di base deve fermare ogni attività e lasciare a casa i dipendenti.

Sono quattro gli “spegnimenti” durati più di un giorno nella storia americana, due dei quali avvenuti nell’ultimo decennio. Il primo di questi avvenne nel 2013, quando i Repubblicani alla Camera si opposero al progetto di riforma sanitaria del presidente Barack Obama. Durò 16 giorni e si arrivò ad un massimo di 850mila dipendenti statali non pagati. Il secondo avvenne tra dicembre 2018 e gennaio 2019: il blocco riguardò i 6 miliardi di dollari destinati alla costruzione del muro con il Messico voluto da Donald Trump. Interruzioni di questo tipo comportano una perdita dello 0,2 per cento del Prodotto interno lordo del paese per ogni settimana di chiusura secondo un report di Goldman Sachs, importante banca di investimento americana.

Per evitare lo “shutdown” il parlamento statunitense ha tempo fino alla fine della giornata di venerdì: entro mezzanotte entrambe le camere del Congresso dovranno trovare un accordo, altrimenti tutto il settore pubblico dovrà fermare ogni attività.

EST – SMN


13 Dic 2024 - 12:42

Sciopero generale: le motivazioni

(ALS) – MILANO, 13 DIC – Le motivazioni che hanno spinto l’Unione Sindacale di Base a indire lo sciopero generale in corso oggi, venerdì 13 dicembre – e che vede coinvolti, in particolare, i settori dei trasporti, della scuola e della sanità – sono molteplici. Le ragioni della protesta, precisano Usb e Cobas in un comunicato, toccano argomenti di diversa natura: una legge sul salario minimo, interventi sulla sanità, maggior sicurezza sui luoghi di lavoro. Con lo sciopero di oggi Usb e Cobas chiedono una tassazione “autentica” sui superprofitti di banche e compagnie energetiche, oltre alla cancellazione delle leggi che hanno introdotto precarietà e liberalizzazione, quale il nuovo codice degli appalti. Aperto dissenso da parte dei sindacati nei confronti della politica economica del Governo Meloni, e in particolare contro la manovra economica per il 2025. Più in generale, la mobilitazione di oggi chiede servizi pubblici gratuiti e accessibili. Lo sciopero è stato indetto per 24 ore. (ALS)

ECO/CRT

 


13 Dic 2024 - 12:39

Milano, manifestazione per più sicurezza stradale dopo la morte della donna travolta da un Tir

ALS – MILANO, 13 DIC – La comunità “Città delle persone” è scesa in piazza per manifestare dopo la morte di Rocio Romero Espinoza. La mattina dell’11 dicembre, all’angolo tra viale Scarampo e viale Serra, la 34enne peruviana è stata travolta da un tir mentre stava attraversando le strisce pedonali. La signora stava accompagnando all’asilo i due figli, gemelli di un anno e mezzo, ed è riuscita a salvar loro la vita spingendo via il passeggino poco prima dell’impatto mortale. Il conducente del camion, Francesco Monteleone di 24 anni, non si è fermato a soccorrere la vittima e questo ha fatto scattare l’accusa di omicidio stradale con l’aggravante della fuga. Gli inquirenti lo hanno rintracciato grazie al video delle telecamere in cui si notava il nome dell’azienda scritto sulla fiancata del tir. «Non me ne sono accorto» ha dichiarato il ragazzo, ipotesi smentita dal fatto di aver chiamato il suo avvocato nei minuti successivi all’incidente.

Ieri, 12 dicembre, la comunità “Città delle persone” ha organizzato una manifestazione per chiedere al Comune di Milano più sicurezza. Centinaia di persone si sono radunate nel luogo in cui è avvenuto l’omicidio stradale. “Basta morti in strada. Di Milano si muore”, recitavano alcuni striscioni. Tra le richieste della comunità c’è una giornata di lutto cittadino e il blocco del traffico stradale per il 21 o il 22 dicembre. «L’incidente di Rocio, forse, è stato causato dal fatto che i semafori delle macchine e delle persone sono sincronizzati. Questo non va bene, si continua a prediligere la fluidità del traffico veicolare e non si interviene in favore delle persone. Chiediamo interventi semplici, non abbiamo molte risposte ma andiamo avanti. La nostra comunità continua a crescere» dice Stefania Leone, attivista di “Città delle persone”. (ALS)

CRO/PM


13 Dic 2024 - 12:21

Stellantis: in arrivo il piano di rilancio

(ALS) – MILANO, 13 DIC – Il Ceo per l’Europa del gruppo Stellantis, Jean-Philippe Imparato, delinea il piano di rilancio del gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa.
In Stellantis si prevedono ampi cambiamenti nella produzione, nella logistica e nelle strategie di vendita. Il manager, direttore europeo del gruppo, ha dichiarato di avere un piano “ben delineato e concreto” per ripartire dai Paesi su cui si può fare affidamento. L’azienda progetta di aumentare la produzione di auto in Italia (oggi circa 15% del totale del gruppo) con l’arrivo di modelli ibridi come la 500, che verrà prodotta a Torino Mirafiori, mentre a Melfi verranno prodotte la Jeep Compass e la nuova Ds. Discussioni in corso sullo stabilimento di Pomigliano, dove i sindacati chiedono un modello di grande diffusione per segmento piccolo, mentre ad Atessa sarà prodotto il Ducato elettrico. Sul tavolo anche l’ipotesi di rinegoziare i contratti con i fornitori, riducendone il numero per aumentare l’efficienza della logistica.
Per ora assenti i dettagli sulla nuova strategia di vendita ma il focus resta sull’ottimizzazione della rete dei concessionari e sul cambiamento nella percezione dell’immagine del gruppo. (ALS)

ECO/API


13 Dic 2024 - 12:16

Caso Ramy: Fares, alla guida dello scooter, parla di “urto da dietro” da parte dei carabinieri

(ALS) – MILANO, 13 DIC – «Non ho perso io il controllo, ho sentito questa botta, questo urto, questa spinta da dietro, poi siamo volati, questo mi ricordo e mi ricordo di essermi svegliato, poi, in ospedale» ha dichiarato ieri pomeriggio Fares Bouzidi al gip Marta Pollicina, Il 22 enne Bouzidi, ai domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale e indagato per omicidio stradale, era alla guida dello scooter Tmax la notte del 24 novembre, quando lui e Ramy Elgaml, si schiantarono all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, causando la morte di Ramy.

I due erano inseguiti dalle forze dell’ordine dopo che non si erano fermati a un posto di blocco. Fares ha affermato a riguardo: «Non c’è stato un alt dei carabinieri. Sono scappato sì, ma non da un alt. Ho incrociato la macchina, avevo paura perché senza patente e sono scappato. Loro mi venivano dietro e io ho accelerato».

Lo scorso lunedì due carabinieri presenti nella macchina inseguitrice, oltre al guidatore, già sotto indagine, sono stati inseriti nel registro degli indagati per depistaggio in seguito alle dichiarazioni di un testimone oculare. Il teste ha dichiarato che i carabinieri l’avrebbero costretto a cancellare un video girato con il suo cellulare dove era ripreso l’impatto tra la volante e lo scooter.

CRO/VB


13 Dic 2024 - 12:16

Cinema: nel suo nuovo “Diamanti” Ozpetek fa brillare 18 attrici

ALS – MILANO, 13 DIC – Diamanti, il nuovo film di Ferzan Özpetek è tutto al femminile. Nel cast diciotto tra le attrici più celebri del panorama italiano, tra cui Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Kasia Smutniak, Mara Venier, Elena Sofia Ricci. «Ho sempre pensato di fare un film solo con attrici, ma poi non ho mai avuto il coraggio. Il lato femminile, anche quello che c’è negli uomini, è il lato più interessante della vita» così il regista parlando del suo film in uscita nelle sale il 19 dicembre.

Il film, ambientato sia nel presente che negli anni 70′, racconta le vicende di una sartoria cinematografica diretta da due sorelle: Alberta (Luisa Ranieri) e Gabriella (Jasmine Trinca). La loro boutique sarà impegnata a realizzare un’importante commessa per una costumista premio Oscar, interpretata da Vanessa Scalera. Il microcosmo femminile dell’atelier fa emergere storie di vita e d’amore, dove le personalità contrastanti delle due sorelle si scontrano e si uniscono in un mondo dove gli uomini fanno solo da contorno.

«Per il titolo mi ha consigliato la mia amica Mina: “Il diamante è quello che resiste a tutto, come le donne”. Per quanto riguarda invece la location, Ozpetek ha precisato di essersi  ispirato alla sartoria Tirelli. ” La frequentavo quando ero un giovane aiuto regista. Lì ho imparato l’importanza del dettaglio» sottolinea il regista che ha deciso, tra le altre, di riportare sul grande schermo dopo trent’anni Mara Venier. «È stato un regalo insperato in un momento particolare – dice la conduttrice-. Era moltissimo che non recitavo e avevo una certa paura, visto che avrei lavorato con attrici bravissime». Non ha avuto esitazioni invece Luisa Ranieri che, appena ha saputo della possibilità di lavorare in un cast tutto al femminile, si è subito resa disponibile. «Gli ho chiesto un ruolo importante e così è stato». Per Jasmine Trinca, invece, “è stato stimolante raccontare la storia di una donna che è presente, ma anche assente. Persone come questa ce ne sono molte. Donne che non hanno la forza di tirar fuori il loro dolore».(ALS)

Il film presentato ieri al The Space di Piazza della Repubblica a Roma, sarà distribuito nelle sale da Vision dal 19 dicembre. Nel cast presenti anche: Paola Minaccioni, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Milena Mancini, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Carla Signoris, Stefano Accorsi, Carmine Recano, Luca Barbarossa, Sara Bosi, Loredana Cannata, Vinicio Marchioni, Edoardo Purgatori, Carmine Recano, Giselda Volodi e Milena Vukotic.
SPE/EP

 


13 Dic 2024 - 12:09

Siria, chi sono i nuovi ribelli che hanno rovesciato Assad

(ALS) – Milano, 13 dic – La caduta del regime di Assad da parte delle milizie islamiste è la fine di un era per la Siria. In soli dieci giorni, i ribelli di Hts (Hayat Tahrir al Sham), guidati dal leader Abu Mohammed Al-Jolani, hanno conquistato le principali città del Paese e rovesciato un governo che durava da oltre cinquant’anni.

L’Hts (Organizzazione per la Liberazione del Levante) è un gruppo islamista sunnita nato all’epoca della guerra civile siriana, nel 2011. Faceva precedentemente parte di Al-Qaeda, fondata da Osama Bin Laden e nota, tra le altre cose, per l’attentato alle Torri Gemelle nel 2001, e dell’Isis. Giudicata ancora oggi da Stati Uniti ed Europa come un’organizzazione terroristica a tutti gli effetti, negli ultimi anni però l’Hts sembrerebbe aver intrapreso una strada diversa. I suoi combattenti si definiscono oggi infatti come “jihadisti moderati” e l’obiettivo è quello di instaurare in Siria un nuovo Califfato, al posto appunto di Assad.

EST/NP


13 Dic 2024 - 12:07

Donald Trump eletto dal Time “Persona dell’anno” 2024

(ALS) – MILANO 13 DIC – Donald Trump è stato eletto “Persona dell’anno” dalla rivista Time. Il noto periodico statunitense ha motivato la scelta sostenendo che “la rinascita politica di Trump non ha eguali nella storia statunitense”. “Nel 2024 – scrive Time – il neopresidente eletto ha vinto le primarie repubblicane senza lasciare scampo agli avversari, è stato giudicato colpevole per un crimine, è rimasto illeso dall’attentato al comizio di Milwaukee e si è riconfermato alla presidenza degli Stati Uniti, dopo aver conquistato tutti e sette gli stati in bilico contro la candidata democratica Kamala Harris”. Dal 1999 il Time sceglie la persona, idea, gruppo o oggetto che “nel bene e nel male ha influenzato di più gli eventi di quell’anno”. Per Donald Trump si tratta della seconda volta a cui viene assegnato il riconoscimento. Era stato già eletto “Persona dell’anno” nel 2016 in concomitanza del suo primo mandato.

Ieri Trump ha visitato il New York Stock Exchange, dove ha suonato la campanella a Wall Street per l’apertura della Borsa americana. A lato della cerimonia, una giornalista di Class Cnbc ha chiesto al tycoon un parere su Giorgia Meloni. “È una leader e una persona fantastica”, ha risposto alla giornalista. “Se continuerò a lavorare con lei? Sì, certo”, ha concluso Trump. Via social, la presidente del Consiglio ha ringraziato il neopresidente americano: “Grazie a Donald J. Trump per le belle parole”, ha commentato Meloni che sarà presente alla cerimonia d’insediamento alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio. (ALS)

EST/MM


13 Dic 2024 - 12:06

Musica: Marracash pubblica a sorpresa il nuovo album “È finita la pace”

(ALS) – MILANO, 13 DIC – Senza pubblicità, né promozioni ufficiali, Marracash ha pubblicato a sorpresa il suo settimo album in studio È finita la pace. «Il disco è fuori. La seconda data di San Siro è fuori», ha scritto questa mattina il rapper in un post sul proprio profilo Instagram. L’album, che contiene tredici brani prodotti da Marz e Zef, arriva a tre anni da Noi, loro, gli altri (2021, sei dischi di platino) e completa la trilogia che si era aperta con Persona (2019, otto dischi di platino). Nessun featuring questa volta, ma tanti sample. In È finita la pace ci sono i campionamenti di “Uomini Soli” dei Pooh, “Lunedì” di Bluem e “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini. “Firenze (Canzone Triste)” di Ivan Graziani, invece, si trova nella title track.

Tra i temi del disco, l’accettazione e la rivendicazione dell’essere unico. Ma soprattutto, ripresa nell’artwork della copertina affidato a Corrado Grilli (Mecna) per Contesto Studio, una riflessione sulle forme d’isolamento e sui suoi simboli: «Uno di questi è la bolla in cui ognuno di noi si può rinchiudere. Ma poi esistono molte bolle che rappresentano universi differenti: la bolla immobiliare o delle cripto, la bolla ansiogena dei social in cui ci ritroviamo spesso soli», le parole dell’artista di Nicosia.
Il lancio del nuovo album è stato anche l’occasione per annunciare un secondo concerto a San Siro (25 e 26 giugno 2025), all’interno del primo tour negli stadi per un rapper italiano. Prodotto da Friends & Partners, lo show di questa estate toccherà anche Bibione, Napoli, Torino, Roma e Messina.
(ALS)

SPE/GSC


13 Dic 2024 - 12:01

Siria: Al Jazeera, “Scoperta fossa comune con migliaia di corpi”

(ALS) – MILANO, 13 DIC – L’emittente televisiva panaraba Al Jazeera ha mostrato le immagini di una fossa comune nella periferia della capitale Damasco, precisamente a Qutayfa. Le telecamere hanno ripreso in diretta sacchi di plastica numerati con all’interno migliaia di corpi umani, rinvenuti in un’area di circa 5.000 metri quadrati. Secondo il reporter di Al Jazeera inviato sul campo, si tratterebbe dei resti di persone torturate e poi uccise nelle prigioni politiche, come quella di Sednaya, del regime di Bashar al-Assad.

I leader dei paesi del forum intergovernativo G7, in una dichiarazione congiunta sulla Siria, hanno sottolineano “l’importanza che il regime di Assad sia ritenuto responsabile dei suoi crimini”. “Dopo decenni di atrocità – dichiarano – siamo al fianco del popolo siriano. Siamo fiduciosi che chiunque desideri un ruolo nel governo della Siria dimostrerà un impegno per i diritti di tutti i siriani”. (ALS)

EST/AA


13 Dic 2024 - 11:59

Ruffini smentisce ingresso in politica, centrosinistra in cerca di un “federatore”

(ALS) – MILANO, 13 DIC 2024 – Ernesto Maria Ruffini, in un’intervista rilasciata al Corriere, ha smentito l’ipotesi di un suo ingresso in politica. Il centrosinistra rimane in cerca di un federatore dell’area centrista e moderata. Il dibattito è stato riacceso nei giorni scorsi dalle dichiarazioni dell’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate durante un evento all’Università Lumsa di Roma. «Guardando avanti, dobbiamo fare i conti con una domanda di buona politica che viene anche dall’area cattolica», aveva dichiarato. Dopo il commento di Rosy Bindi, che aveva definito Ruffini «una persona di grande valore da non imprigionare in un’operazione di laboratorio», il 12 dicembre ai microfoni di Sky Matteo Renzi ha risposto: «Ho l’impressione che i moderati non vedano in lei un punto di equilibrio. Io vorrei prendere i voti di Forza Italia, di chi non ha votato o è deluso da Meloni». Su Ruffini, l’ex-premier ha aggiunto: «se vuole correre lo faccia, ma deve dimettersi dall’Agenzia delle Entrate, non può fare il manager del governo e il leader dell’alternativa».

Il nome di Ruffini era spuntato a fianco di quello del sindaco di Milano Beppe Sala come possibile leader di un centrosinistra moderato. In un’intervista del 12 dicembre a Repubblica, Sala ha dichiarato: «Mi pare che il campo largo proprio non riesca a funzionare, la partita si vince al centro». Bruno Tabacci, di Centro democratico, aveva commentato così l’ipotesi Sala: «Per fare il federatore ci vuole il fisico, non so se Sala ce l’abbia». Il sindaco di Milano, riguardo a un suo potenziale ruolo, ha commentato: «Non dico che non potrà interessarmi, ma intanto bisogna cercare i compagni di viaggio. Vogliono tutti fare il leader, tranne me. A me basta dare una mano». Sala ha insistito sulla necessità di costruire un centrosinistra «che parli a un elettorato che non vuole sentirsi di destra, ma è spiazzato da una proposta troppo estrema». (ALS)
POL/RS

 


13 Dic 2024 - 11:58

Il sindaco Beppe Sala: “Ambrogino d’Oro alla memoria di Licia Pinelli”

MILANO – Milano attribuirà l’Ambrogino d’oro alla memoria di Licia Rognini Pinelli, morta l’11 novembre scorso. A comunicare la decisione è stato il sindaco di Milano Giuseppe Sala durante l’evento commemorativo del 12 dicembre, per il 55° anniversario della strage di piazza Fontana. L’esplosione alla Banca nazionale dell’Agricoltura, per cui morirono 17 persone e causò 88 feriti, ha detto Sala, “ha lasciato dietro di sé una scia di morte e sofferenze che ha travolto altre persone innocenti. Una di queste è stata senza dubbio Licia Pinelli”. La donna era la vedova del ferroviere anarchico Pino Pinelli, accusato di essere il responsabile della strage e morto a distanza di quattro giorni dall’atto terroristico per la caduta dal quarto piano della Questura. Di fronte alla duplice menzogna di Stato su Pinelli – di essere l’autore della strage e di essersi “lanciato nel vuoto con un balzo felino”, come sostenne il questore dell’epoca – la moglie dell’anarchico confidò nell’ordinamento giudiziario e nel sostegno della società civile. Un atteggiamento che ora Beppe Sala vuole onorare, secondo il quale l’Ambrogino d’Oro alla vedova “è un atto di rispetto per il suo impegno civile, ma è anche un ringraziamento a lei e alla sua famiglia per la fermezza e la lucidità con cui hanno trasformato il dolore per la morte di Pino, la diciottesima vittima di piazza Fontana, in una battaglia di dignità e di pace, per la verità e per la giustizia”. L’attribuzione dell’onorificenza, ha precisato Sala, è stata condivisa con l’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) e con le figlie Claudia e Silvia.

Nelle indagini sull’attentato si seguì in un primo momento la pista anarchica. Solo successivamente fu individuata la matrice neofascista, ma non tutti i responsabili reali sono stati condannati. (ALS)

CRO/MP


13 Dic 2024 - 11:56

Il referendum abrogativo in Italia, come funziona

(ALS) – MILANO, 13 DIC – È l’articolo 75 della Costituzione italiana a disciplinare il referendum abrogativo, come quello sull’autonomia differenziata che il 12 dicembre la Corte di Cassazione ha dichiarato ancora legittimo dopo i cambiamenti imposti dalla Corte Costituzionale alla legge del ministro Calderoli. L’istituto del referendum abrogativo in Italia consente ai cittadini di chiedere l’abrogazione totale o parziale, di una legge approvata in Parlamento o di un atto avente forza di legge, come i decreti-legge e i decreti legislativi. Tuttavia, il referendum non è ammesso per le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali e per le disposizioni costituzionali.

Il referendum può essere richiesto da 500.000 elettori o da 5 Consigli regionali: quello sull’autonomia differenziata rientra nella prima casistica. La Corte di Cassazione interviene come primo organo di garanzia svolgendo un controllo tecnico e formale sulla richiesta di referendum, come è successo l’11 dicembre con quello sull’autonomia differenziata. In seguito la Corte Costituzionale si pronuncia sull’ammissibilità sostanziale del quesito, per la legge Calderoli dovrà farlo entro il 20 gennaio.

Perché il referendum sia valido, è necessario il raggiungimento del quorum di validità, che prevede la partecipazione della maggioranza degli aventi diritto al voto. L’abrogazione della norma oggetto del referendum avviene se la maggioranza dei voti validamente espressi si pronuncia in favore della proposta.

INT/MEN


13 Dic 2024 - 11:55

Sci, torna Sofia Goggia: 2/a in prova a Beaver Creek

(ALS) – MILANO, 8 NOV – Sofia Goggia torna a sciare per la Coppa del Mondo. Sono iniziate le prove libere a Beaver Creek, la pista in Colorado dove sabato e domenica prossimi si svolgeranno le gare di discesa libera e SuperG.

Goggia torna a gareggiare dopo 11 mesi di stop: una doppia frattura a tibia e malleolo della gamba destra hanno fatto temere che l’atleta bergamasca si dovesse fermare per un’intera stagione. «Era una possibilità. Magari remota, ma messa in conto», ha detto Goggia in un’intervista al Corriere della Sera, «ho avuto venti giorni di blackout. Quando parlo di questo infortunio mi viene da piangere».

Dopo un primo piazzamento al dodicesimo posto in discesa libera, nelle seconde prove libere sulla pista statunitense Goggia ha segnato il secondo miglior tempo di giornata (1’32”54), posizionandosi subito dopo la svizzera Lara Gut-Behrami (1’31”87). Terza Federica Brignone (1’32”84).(ALS)

«Per mia volontà rientro a fari spenti», ha detto Goggia, che vuole affrontare la competizione senza creare aspettative. Anche se, per sua stessa ammissione, «Sofia Goggia non può più essere un outsider». (ALS)

SPR/NFR


13 Dic 2024 - 11:51

Macron sceglie il nuovo premier: in pole position Bayrou, che però non piace alla sinistra

(ALS) MILANO – 13 DIC 2024 – Il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbe nominare oggi il nuovo premier. In pole position Francois Bayrou, leader centrista, tornato stamattina all’Eliseo per un colloquio con il presidente dopo quello di ieri sera. Si moltiplicano le voci su chi succederà a Michel Barnier, ma Bayrou non piace alla sinistra. In lizza ci sono anche Bernard Cazeneuve, ex socialista, e l’ex ministro Roland Lescure. L’annuncio, secondo quanto riporta il canale generalista francese TF1 (Tèlèvision française 1), è atteso a fine mattinata a Matignon. La decisione del nuovo premier era attesa ieri sera, ma è stata posticipata a stamattina. L’accordo prevede che il governo non ricorra all’articolo 49.3 della Costituzione francese, cioè quello che permette di far passare una legge senza votazione parlamentare, evitando così mozioni di sfiducia come quella che ha fatto cadere il governo Barnier dieci giorni fa.

EST – LT


13 Dic 2024 - 11:50

Autonomia differenziata, cos’è e come funziona

(ALS) – MILANO – La legge sull’Autonomia differenziata, firmata dal ministro Roberto Calderoli e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 26 giugno 2024, è una norma procedurale che consente alle Regioni di richiedere competenze aggiuntive in 23 materie, i cui contenuti principali sono stati dichiarati illegittimi da una sentenza della Corte costituzionale. Le richieste di Autonomia partono su iniziativa delle stesse Regioni, sentiti gli Enti locali. La legge mira a implementare la riforma del Titolo V della Costituzione, introdotta nel 2001, e a ridefinire così i rapporti tra Stato centrale e Regioni a Statuto Ordinario. È prevista dall’articolo 116 della Costituzione italiana.
Quattordici materie sono definite dai LEP, cioè dai Livelli Essenziali di Prestazione. La concessione di una o più “forme di autonomia” è subordinata alla loro determinazione. La determinazione dei costi e dei fabbisogni standard avviene a partire da una ricognizione della spesa storica dello Stato in ogni Regione nell’ultimo triennio. Il trasferimento delle competenze è regolato dall’articolo 4, modificato in Aula al Senato da un emendamento di Fratelli d’Italia: stabilisce i principi per il trasferimento delle funzioni e precisa che sarà concesso solo dopo la determinazione dei Lep e nei limiti delle risorse rese disponibili in legge di bilancio.
L’attuazione è delegata a una cabina di regia, che controlla il quadro normativo per ogni funzione amministrativa e individua le materie riferibili ai Lep sui diritti civili e sociali. La norma regola anche le tempistiche: il Governo entro 24 mesi dall’entrata in vigore del ddl deve varare uno o più decreti legislativi per determinare i livelli e gli importi dei Lep. Le intese tra Stato e Regioni possono durare fino a 10 anni e poi essere rinnovate, o terminare prima con un preavviso di almeno 12 mesi.
Con l’undicesimo articolo, inserito in Commissione, la legge è inoltre estesa alle regioni a statuto speciale (Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna) e alle province autonome (Trento e Bolzano). Nello stesso articolo è presente anche la clausola di salvaguardia per l’esercizio del potere sostitutivo del governo. L’esecutivo può intervenire quando gli enti interessati si dimostrino inadempienti rispetto ai trattati internazionali e alla normativa comunitaria. Il governo può inoltre sostituirsi qualora vi sia pericolo grave per la sicurezza pubblica e occorra tutelare l’unità giuridica o quella economica. (ALS)
POL/FUL

 


13 Dic 2024 - 11:45

Referendum autonomia differenziata: Schlein esulta, critico Zaia

 

(ALS) – MILANO, 13 DIC – La Corte Costituzionale ha dato l’ok al referendum per l’abrogazione dell’autonomia differenziata. Decisione a cui hanno fatto seguito numerose reazioni dal mondo della politica. Tra i sostenitori del provvedimento della Corte la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che ha commentato: «Il governo si fermi e abroghi questo testo per recuperare credibilità. Noi andremo avanti in questa battaglia.» Parere favorevole anche da parte del governatore della Puglia Michele Emiliano: «Una sentenza bellissima che smonta ogni prospettiva di secessione. La sentenza della Consulta è una pietra miliare che rimane ferma e che comunque non potrebbe essere minata o superata dalla sfida sul quorum». Un terzo giudizio positivo è quello del governatore toscano Eugenio Giani: «Questa legge non va bene, è una legge spacca-Italia, e conseguentemente il fatto che si arrivi ad un referendum è giusto».
Tra chi invece ha accolto in maniera più fredda la notizia ci sono i partiti di destra, con Roberto Calderoli (Lega), promotore della legge convinto però che la Cassazione «dichiarando ammissibile il referendum, di fatto dice che la legge è viva, vegeta e gode non di ottima ma di buona salute». Luca Zaia, governatore leghista del Veneto ha espresso scarsa convinzione nell’istituto del referendum, che «spacca l’Italia. Ci saranno comunque vincitori e vinti. Il divario e le diffidenze aumenteranno». Visione condivisa anche dal collega lombardo Attilio Fontana che ha invitato i cittadini a non andare a votare per non raggiungere il quorum. «Noi andremo avanti per la nostra strada perché crediamo che questa riforma non faccia bene solo alla Lombardia e al nord ma a tutto il Paese» ha aggiunto Fontana.
(ALS)

POL/GCA


13 Dic 2024 - 11:43

Striscia la Notizia a rischio. Piersilvio Berlusconi non esclude cambiamenti di palinsesto

MILANO – Striscia la Notizia potrebbe subire cambiamenti o addirittura saltare. Il programma più longevo di Canale 5 ha segnato un’epoca, ma ora vive un momento di particolare crisi in termini di share. Lo ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa di ieri tenutasi negli studi di Cologno Monzese. L’Ad di Mediaset ha convocato la stampa a ridosso delle feste natalizie per fare un bilancio pubblico sui risultati dei programmi dell’azienda nel 2024. Chi ne esce malconcia è proprio Striscia, anche a causa del grande successo del diretto concorrente Affari Tuoi, condotto da uno Stefano De Martino in grande ascesa. I dati dello share rivelano che il 26 settembre, il programma di Antonio Ricci ha raggiunto circa i 2 milioni e mezzo di telespettatori contro i 5 milioni e 400 mila dei “pacchi” di Rai Uno. Un disequilibrio che fa riflettere i piani alti di Mediaset, i quali starebbero pensando a dei cambiamenti mai visti in 37 anni. Berlusconi: «In futuro non escludiamo che nell’access prime time ci possa anche essere un’alternanza di prodotto. Così come accade nel preserale. Mi viene in mente l’alternanza Scotti/Bonolis coi rispettivi programmi. Ci sta».

SPE/ML


13 Dic 2024 - 11:40

Referendum autonomia, sì della Cassazione

Referendum autonomia, sì della Cassazione

(ALS) – MILANO, 8 NOV – La Corte di Cassazione ha ritenuto legittima la richiesta di referendum abrogativo della legge per l’autonomia differenziata. Il pronunciamento della Corte permette al quesito di proseguire l’iter fino alla Corte Costituzionale, che ora dovrà valutarne l’ammissibilità.

La stessa Consulta, a novembre, aveva dichiarato incostituzionali diverse parti della legge, ritenendo che spetti «solo al Parlamento il compito di comporre la complessità del pluralismo istituzionale» e che il governo possa cedere autonomia alle regioni solo su specifiche funzioni e non per intere materie. Per questo motivo la Cassazione ha contestualmente bocciato la richiesta di abrogazione parziale – presentata da alcuni Consigli Regionali – perché già abrogati dalla Consulta i punti indicati nel quesito.

La decisione finale sul referendum dovrà arrivare entro il 20 gennaio, quando la Corte Costituzionale esprimerà il proprio giudizio di ammissibilità anche su altri quesiti. (ALS)

POL/FDB


13 Dic 2024 - 11:39

Massicci attacchi russi sulle infrastrutture energetiche ucraine

(ALS) – MILANO, 13 DIC – Continuano i massicci attacchi da parte delle forze russe sulle infrastrutture energetiche ucraine. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto su Telegram che questa mattina sono stati lanciati 200 droni e 93 missili, aggiungendo che si tratta di uno dei più grandi attacchi contro il settore. L’operatore energetico Dtek del Paese ha riportato che le centrali termiche sono state gravemente danneggiate.

Il ministro dell’Energia Herman Halushchenko ha scritto sulla sua pagina Facebook che stanno facendo tutto il necessario per «ridurre al minimo le conseguenze negative per il sistema energetico». Nel frattempo è stata dichiarata un’allerta antiaerea in tutte le regioni del Paese.

Ancora una volta, gli attacchi sono una risposta all’uso di armi americane a lungo raggio in territorio russo, come annunciato dal Cremlino. Nella giornata di ieri, infatti, le forze armate ucraine hanno attaccato l’aeroporto militare russo di Taganrog utilizzando missili Atacms. Il portavoce russo Dmitri Peskov aveva annunciato: «La risposta arriverà: si interverrà nei tempi e nei modi ritenuti opportuni». (ALS)

EST/AS


13 Dic 2024 - 11:37

Gaza: nuovi bombardamenti israeliani, morte almeno 30 persone tra cui molti bambini

ALS – MILANO, 13 DIC – Nella notte tra giovedi 12 e venerdi 13 dicembre l’esercito israeliano ha bombardato una zona densamente abitata da civili nei pressi del campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, uccidendo almeno 30 persone. Queste le stime di Hamas, che tramite l’agenzia di stampa Wafa riporta la morte di diversi bambini colpiti durante l’attacco. Sale ancora il numero di minori uccisi dall’inizio delle operazioni militari israeliane nella Striscia: secondo l’ultimo report di Oxafam dello scorso 4 ottobre sono almeno 11mila i bambini coinvolti nel conflitto. I morti vanno a sommarsi agli oltre 25mila rimasti orfani.

L’attacco a Nuiserat è solo l’ultimo di una serie di bombardamenti che Israele ha intensificato nell’ultima settimana. Secondo la protezione civile palestinese infatti, altre 20 persone sono morte in serata in un raid aereo sulla zona umanitaria di Mawasi, nel sud della Striscia, dove Israele ha detto di aver preso di mira un responsabile di Hamas. A Ovest di Gaza City, invece, l’attacco di un drone ha coinvolto un gruppo di civili nei pressi della torre di al Shifa, così come accaduto nel campo profughi di al Maghazi, al centro della Striscia.

Sempre secondo la Wafa, gli attacchi israeliani hanno causato la morte di almeno 70 persone. Tra le vittime anche 12 guardie incaricate di mettere in sicurezza i camion degli aiuti umanitari a Gaza. Secondo il portavoce dell’IDF (Israel Defence Force) Mahmud Basal, le azioni dell’esercito israeliano sarebbero giustificate dalla presenza di militanti di Hamas negli edifici presi di mira dai bombardamenti.

La situazione generale nella Striscia sta quindi peggiorando nonostante il recente appello dell’Assemblea Onu per il cessate il fuoco immediato. Questa mattina infine, il Wall Street Journal riporta che Hamas avrebbe comunicato per la prima volta ai mediatori che accetterà di consentire alle forze israeliane di rimanere temporaneamente a Gaza dopo l’entrata in vigore di un cessate il fuoco. Secondo il report, sempre Hamas avrebbe fornito ai mediatori un elenco degli ostaggi che rilascerebbe una volta raggiunto l’accordo.

EST/SMN


13 Dic 2024 - 11:33

Scontro Salvini-Tar per la precettazione bloccata: lo sciopero nazionale si fa

(ALS) – MILANO, 13 DIC – Il Tribunale amministrativo del Lazio ha fermato la precettazione richiesta dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini per lo sciopero generale di oggi. Immediato botta e risposta tra Tar e leader della Lega. Secondo il Tribunale, “lo sciopero comporterà disagi riconducibili all’effetto fisiologico di tale forma di astensione”. Per questo la precettazione richiesta da Salvini è un’ingiustificata limitazione del diritto di sciopero. Salvini replica e attacca: “per l’ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice del Tar del Lazio”. Per il vicepremier occorre modificare la legge sullo sciopero e rivedere la normativa con i sindacati. L’Usb (Unione sindacale di base) parla di “attacco al diritto di sciopero che va fermato”. Per Francesco Staccioli, dell’esecutivo confederale di Usb, “il pronunciamento del Tar è un atto dovuto per la giustizia di questo paese”. (ALS)

POL/ARE


13 Dic 2024 - 11:33

Mbappè scagionato in Svezia dall’accusa di stupro, insufficienza di prove

(ALS) – MILANO 13 DIC – Kylian Mbappé, stella del calcio francese e attaccante del Real Madrid, è stato scagionato dalle accuse di stupro che lo coinvolgevano in Svezia. La procura svedese ha annunciato ieri la chiusura dell’indagine per mancanza di prove.

L’indagine era stata avviata in seguito a una denuncia presentata il 12 ottobre, relativa a un presunto incidente avvenuto in un hotel di Stoccolma. Tuttavia, il pubblico ministero Marina Chirakova ha dichiarato che, nonostante ci fossero state segnalazioni di sospetti, le evidenze raccolte non erano sufficienti per procedere ulteriormente. “Non ci sono elementi sulla persona sospetta di aver commesso un delitto”, ha affermato Chirakova in un comunicato.

Nei giorni scorsi, in un’intervista a Canal+, Mbappè aveva parlato dell’inchiesta svedese. “Non mi aspettavo tutto questo, ne sono rimasto sorpreso. Non ho ricevuto nulla. Nessuna convocazione, niente. Qualcuno ne ha parlato sulla stampa, ma il governo svedese non ha mai detto nulla. Non sono preoccupato, non lo sono mai stato perchè è solo un malinteso. Non ho idea di chi possa aver presentato la denuncia. Dobbiamo lasciare che la giustizia faccia il suo lavoro. Quando finirà, ognuno farà la sua parte”, le parole dell’attaccante. (ALS)
CRO/FP


13 Dic 2024 - 11:31

Sciopero generale: fermi per 24 ore trasporti, scuola e sanità

(ALS) – MILANO 13 DIC – Oggi lo sciopero generale di 24 ore blocca i trasporti urbani e ferroviari. Per i treni regionali di Trenitalia sono garantite le fasce orarie dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Anche le Frecce, Intercity e Italo potranno subire disagi. Per il trasporto urbano ogni azienda di trasporti locale garantisce fasce protette diverse.

In sciopero anche i taxi dalle 23:59 a mezzanotte, come il trasporto marittimo che collega le isole. Gli addetti del settore aereo sono tra i pochi a non aderire allo sciopero di oggi 13 dicembre, ma lo faranno il 15.

Anche il personale scolastico sciopera contro i provvedimenti del governo. In una nota l’Usb “contesta le Linee guida per l’Educazione civica, la riforma del 4+2 per gli istituti professionali, l’uso dei fondi del Pnrr e il rilancio del sistema del Pcto”. Anche la sanità sciopera contro i tagli dell’ultima legge di bilancio. (ALS)

ECO/MF


13 Dic 2024 - 11:27

Ucraina: ipotesi caschi blu Ue per gestire il dopoguerra

(ALS) – MILANO 13 DIC – Ipotesi caschi blu europei in Ucraina. Questa l’dea dell’Ue per gestire l’eventuale tregua tra Ucraina e Russia. Nonostante gli accordi siano ancora lontani, le grandi potenze mondiali pensano al dopoguerra. Diventa sempre più concreta l’idea di inviare un contingete di caschi blu per garantire e mantenere la pace. Trump si è detto d’accordo, così come il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Più cauto invece il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Nel recente incontro triangolare a Notre Dame tra Macron, Trump e Zelensky, il presidente francese ha commentato così: “L’amministrazione Trump ha indicato la sua volontà di cercare di cambiare il corso di questo conflitto, quindi dobbiamo lavorare a stretto contatto per trovare un possibile percorso che tenga conto degli interessi dell’Ucraina, della sua sovranità e degli interessi e della sicurezza degli europei”.  (ALS)

EST / PNM


13 Dic 2024 - 11:27

Roberto Vannacci assolto dalle accuse di diffamazione

(ALS) – MILANO, 13 DIC – Prosciolto Roberto Vannacci dal gup militare di Roma, Daniela Melchiorre, perchè “il fatto non sussiste”. Il generale ed europarlamentare era accusato di diffamazione nei confronti di un militare che, pur non comparendo mai con nome e cognome, si era comunque riconosciuto all’interno del suo libro “Il mondo al contrario”. «Questa sentenza conferma una verità da noi sempre sostenuta: il libro del generale non contiene espressioni offensive né incita all’odio o alla violenza, come invece ipotizzato nelle denunce iniziali», ha dichiarato l’avvocato Giorgio Carta, dicendosi soddisfatto dell’esito assolutorio del processo. «Questa decisione segna la chiusura positiva di tutti i procedimenti penali militari avviati contro il mio assistito, permettendogli di concentrarsi con serenità sull’attività parlamentare demandatagli da oltre mezzo milione di elettori», ha sottolineato il difensore del generale. (ALS)
(ALS)
POL/ VG


13 Dic 2024 - 11:25

La Bce taglia i tassi. Lagarde: economia in contrazione

Per la quarta volta da inizio anno la Bce taglia il costo del denaro per favorire una politica monetaria meno restrittiva. Da Francoforte fonti affermano che si attende una ripresa più lenta, ma l’obiettivo rimane quello di ridurre i costi dei prestiti per le famiglie e le imprese.

La numero uno della banca centrale Christine Lagarde ha commentato: «C’è stato un dibattito con qualcuno che ha proposto di considerare un taglio dei tassi da mezzo punto, ma alla fine c’è stata la decisione unanime che 25 punti base rappresentavano la giusta decisione». Un accordo che ha visto il Board di Francoforte unanime sulla scelta, ma che non può ancora cantare vittoria per quanto riguarda la lotta all’inflazione.

Il portavoce dell’EuroTower ha chiarito che «nel tempo, la graduale attenuazione degli effetti della politica monetaria restrittiva dovrebbe sostenere una ripresa della domanda interna sostenuta dall’aumento dei salari reali».

A fare i conti sono le 7 milioni di famiglie italiane che hanno contratto un mutuo. Secondo Facile.it, con la sforbiciata, la rata di un mutuo variabile potrebbe scendere di circa 18 euro nei prossimi mesi, passando dagli attuali 682 euro a 664 euro, comunque ben al di sopra dei valori di inizio 2022, quando era pari ad appena 456 euro.

ECO/MFP


13 Dic 2024 - 11:24

Auto: l’Ue “Sì all’elettrico ma senza multe per diesel e benzina”

(ALS) – MILANO, 13 DIC – L’Unione Europea intende proseguire con la transizione ecologica nel settore automotive, evitando di multare le case produttrici alle prese con l’abbandono dei motori termici.
A Bruxelles si va verso una scelta pragmatica nella transizione verso l’auto a zero emissioni. La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato di volere dialogare con l’intera filiera dell’automotive per affrontare le difficoltà legate agli alti costi di produzione.
Lo stop alle auto a benzina e diesel resta un obiettivo ma sarà attuato progressivamente e i tempi si allungano a dopo il 2035. Si valuta inoltre il congelamento delle multe legate alla CO2 emessa. Un modo per aiutare le case automobilistiche europee alle prese con la conversione produttiva dalle auto endotermiche (più redditizie di quelle elettriche), e provate dalla crescente concorrenza cinese. (ALS)

ECO/API


13 Dic 2024 - 11:19

Ruffini lascia le Entrate, “ma non sarò il federatore centrista”

(ALS) – MILANO, 13 DIC – Ernesto Maria Ruffini lascia l’incarico di direttore dell’Agenzia delle Entrate, ma smentisce un possibile ruolo di “federatore” dell’area moderata. Intervistato dal Corriere della Sera, dichiara: “Torno a fare l’avvocato. Scendo, ma non in campo”. Chiarite le ragioni della sua decisione: “Non mi era mai capitato di vedere pubblici funzionari essere additati come estorsori di un pizzo di Stato. In questi giorni il contesto cambiato, come se combattere l’evasione fosse una scelta di parte e qualcosa di cui vergognarsi. Se il fisco è demonizzato, si colpisce il cuore dello Stato”.
Ruffini difende poi il suo operato: “La mia unica bussola in questi anni è stata il rispetto per le leggi e per il mandato: essere al di sopra delle parti. Difendo il diritto e la libertà di parlare di bene comune e senso civico”. (ALS)

POL / PF