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Agenzia - Esercitazione del 20 dicembre 2024

20 Dic 2024 - 01:12

Manovra: i bonus previsti per famiglie e giovani

(ALS) – MILANO, 20 DIC – Nella manovra 2025, la cui fiducia alla Camera è prevista per oggi, gli interventi diretti o indiretti rivolti alle famiglie valgono 16 miliardi di euro, secondo quanto espresso dalla ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Roccella.

In una prospettiva di programmazione non strutturale, per i genitori con ISEE sotto i 40 mila euro e con bebè nati nel 2025 è previsto un bonus una tantum di 1.000 euro. È stata riformulata la misura per incentivare la frequenza del nido. L’anno scorso il bonus valeva solo per i nuclei con ISEE inferiore ai 40 mila euro, senza scaglioni. Potevano ottenere un rimborso di 327 euro, ma solo se in famiglia c’era un altro figlio sotto i 10 anni. Le nuove previsioni abbattono questo paletto e viene estesa la platea, con il meccanismo delle fasce ISEE (non viene incluso nel calcolo l’eventuale assegno unico). A farne le spese i più poveri: sotto i 25 mila euro, si ottengono 250 euro al mese. Tra i 25 mila e i 40 mila euro, il rimborso vale 208 euro al mese. Per tutti gli altri o per chi non ha presentato la domanda o lo ha fatto in maniera non corretta, di default vengono assegnati 125 euro al mese.

Novità sul fronte del congedo parentale facoltativo, che sta gradualmente aumentando negli anni del governo Meloni: 1 mese nel 2023, 2 mesi nel 2024, 3 mesi nel 2025. In questi mesi i genitori, lavoratori dipendenti, che decidono di aderire alla misura ricevono l’80% dello stipendio. Confermati i 10 giorni di paternità obbligatoria.

La decontribuzione per le mamme, il cosiddetto “bonus mamme”, non sarà più destinato soltanto alle dipendenti a tempo indeterminato, ma verrà esteso anche alle autonome (non in regime forfettario), purché abbiano almeno due figli e un reddito fino a 40 mila euro.

Altre riforme di welfare per ISEE inferiori ai 15 mila euro sono la “Carta destinata a te”, per assegnare 500 euro per l’acquisto di beni di prima necessità, il fondo per aiutare nel pagare i buoni pasto delle scuole elementari (500 mila euro), il fondo per bambini e adolescenti, in particolare per le attività sportive extrascolastiche (30 milioni) e il fondo per pagare gli affitti (10 milioni).

Il bonus psicologo è finanziato con 8,5 milioni, a cui si aggiungono 10 milioni per counselling legato alle scuole. Per il sostegno ai disabili negli istituti scolastici privati sono previsti 50 milioni.

Dovranno invece spendere il doppio (da 300 a 600 euro) gli stranieri che chiedono la cittadinanza italiana. (ALS)

POL/MP


20 Dic 2024 - 01:04

Uccise l’ex compagna a Roma, ergastolo per Bonaiuti

(ALS) – MILANO – 20 DIC 2024 – Costantino Bonaiuti, ingegnere di 61 anni, è stato condannato all’ergastolo dalla Prima Corte di Assise di Roma per l’omicidio della sua ex compagna, l’avvocata Martina Scialdone, avvenuto il 13 gennaio 2023 fuori da un ristorante in via Amelia al Tuscolano. La sentenza accoglie le richieste della pm Barbara Trotta, che aveva evidenziato la premeditazione e le motivazioni futili e abiette dell’omicidio. Bonaiuti attese la ex compagna fuori dal ristorante, poi le sparò un colpo di pistola al torace da distanza ravvicinata. I familiari della vittima hanno commentato con dolore la sentenza, sottolineando che “non ci sono né vincitori né vinti in questa tragedia”. «È andata come volevamo e speravamo. Timore c’è sempre sui verdetti, ma giustizia è stata fatta», ha dichiarato Lorenzo Scialdone, fratello della vittima e testimone oculare dell’omicidio.

CRO – LT


20 Dic 2024 - 12:58

Capodanno Roma, Tony Effe rilancia: concerto popolare al Palaeur

ALS – MILANO, 20 DIC – Tony Effe, escluso da “concertone di Roma” , risponde al Comune rilanciando: farà un suo concerto di Capodanno al Palasport dell’EUR. Il cantante non rinuncerà ad esibirsi, anzi. Ha organizzato l’evento “Capodanno da Tony”: uno spettacolo a prezzi popolari (10 euro a biglietto). Si conclude in questi termini una vicenda che ha provocato non poche polemiche a Roma.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che aveva deciso di escluderlo dal “Concertone” ufficiale al Circo Massimo per i suoi testi definiti sessisti e misogini, ora si trova in difficoltà.. La scelta di Gualtieri ha provocato parecchio imbarazzo al Campidoglio perché era stato lo stesso primo cittadino ad annunciare la presenza del rapper romano, ma in molti hanno parlato di “censura”, schierandosi al fianco di Tony Effe. Mara Sattei e Mahmood hanno deciso di sostenere il cantante e di disertare il capodanno al Circo Massimo. Il “Concertone” adesso è a rischio, il Comune di Roma sta cercando degli artisti con cui rimpiazzare gli assenti: la ricerca si sta rivelando più complicata del previsto.

Roberto Gualtieri ha difeso il pluralismo della Capitale: «Roma non censura nessuno. A Roma in questi tre anni hanno suonato tantissimi artisti, di ogni genere e provenienza. Roma è e resta una città aperta e libera, che ama l’arte e la musica in tutte le sue forme». Il sindaco ha poi spiegato la natura della sua decisione: «È evidente che si sono urtate alcune sensibilità su valori fondamentali, come la libertà delle donne e la lotta contro ogni forma di violenza nei loro confronti. Il concerto di Capodanno ha senso solo se è una festa che unisce e non divide la città».

Il concerto di capodanno di Tony Effe dunque ci sarà, ma non sarà al Circo Massimo. Eur Spa, società proprietaria del Palaeur, ha comunicato con una nota che l’organizzatore “Vivo Concerti” aveva già opzionato da mesi le date del 30 e del 31 dicembre senza precisare un artista specifico. Il Campidoglio, interpellato, non ha espresso alcuna contrarietà, ribandendo l’assenza di qualsiasi tipo di censura. (ALS)

SPE/PM


20 Dic 2024 - 12:42

Processo Pelicot: Macron, «Gisele un esempio per tutti noi”

(ALS) – MILANO, 20 DIC – Il presidente francese Emmanuel Macron ha ringraziato oggi con un messaggio su X, Gisèle Pelicot, la donna francese vittima per dieci anni delle violenze del marito. «Per la giustizia – ha scritto Macron -, in nome della quale lei ha affrontato la prova a testa alta. Per le donne, che hanno per sempre un esempio per denunciare e per lottare. Per tutti noi, perché la sua dignità e il suo coraggio hanno ispirato la Francia e il mondo intero».

Ieri il marito di Gisele, Dominique Pelicot, è stato condannato a 20 anni di reclusione. Condannati gli altri 50 imputati, tutti uomini che Pelicot aveva contattato tra il 2011 e il 2020 offrendo loro la moglie (sedata e drogata) per uno stupro collettivo durato anni.

Anche il primo ministro francese François Bayrou ha sottolineato che la battaglia di Gisèle Pelicot «è un impegno per tutti e deve essere portata avanti. Immenso rispetto per Gisèle Pelicot, che ha dato prova di coraggio durante tutto il processo». Ma le espressioni di stima hanno superato i confini francesi. «La vergogna deve cambiare campo. È sempre dell’autore del reato», ha scritto sempre su X il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha elogiato il «coraggio» di Pelicot di «uscire dall’anonimato. Ha dato alle donne una voce forte in tutto il mondo». Dalla Spagna le parole del primo ministro Pedro Sanchez: «Quanta dignità. Grazie Gisèle Pelicot. Lasciamo che la vergogna cambi lato». Dopo il verdetto, anche il New York Times ha definito la donna «un’eroina femminista», col titolo «Il volto del coraggio». La Bbc aveva già inserito Pelicot tra le 100 donne più influenti del 2025 e Vogue Deutsch l’aveva ritratta in copertina.

Il processo, tenuto ad Avignone a porte aperte per stessa scelta di Pelicot, ha permesso una presa di coscienza sulla necessità di educare al consenso, come ha ricordato il collettivo #NousToutes. «Voglio che le vittime di violenze rimaste nell’ombra sappiano che condividiamo la stessa lotta» ha dichiarato Gisele Pelicot. Nella requisitoria, il pubblico ministero Jean-François Mayet aveva auspicato che il processo mettesse in evidenza «l’incapacità di alcuni esseri umani di comprendere i propri desideri e, soprattutto, quelli degli altri» e che l’obiettivo fosse «cambiare radicalmente i rapporti tra uomini e donne». I quattro mesi di udienze sono stati accompagnati da manifestazioni che hanno fatto scendere in piazza migliaia di persone, in una battaglia contro la «cultura dello stupro» alimentata dalla società patriarcale.


20 Dic 2024 - 12:29

Governo: manovra di Bilancio, oggi la fiducia

(ALS) – MILANO 13 DIC – Oggi si vota la fiducia alla manovra di Bilancio alla Camera, che lunedì arriverà al Senato. Dopo l’assenza di ieri dei rappresentanti di governo, l’inizio della discussione è stato ritardato. Le contestazioni sono arrivate da Fratoianni, Dell’Olio (M5S) e Benzoni (Az), ma anche dal nuovo capogruppo di FdI, Galeazzo Bignami. Non vuole che la manovra slitti ancora in avanti con il 2025 alle porte.

A sorpresa avanzano 200 milioni per il biennio 2025-2026 sul totale di 30 miliardi. Il sottosegretario al lavoro Durigon e altri esponenti della maggioranza che hanno visto modificate le proprie proposte per mancanza di fondi, rimangono delusi. L’opposizione non ha fatto fronte comune come l’anno scorso per i finanziamenti ai centri antiviolenza. Grimaldi (AvS) commenta: «con altri 100 milioni si stabilizzavano 3 mila ricercatori anziché 300». Si riferisce ai fondi destinati ai precari del Cnr.

Tra le proposte c’è il taglio alla sicurezza stradale per 1,5 miliardi, a pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada. La stessa cifra viene stanziata anche per il Ponte di Messina, con un taglio ai fondi per le strade provinciali. Rimane il divieto ai parlamentari di ricevere più di 100 mila euro da Stati extra Ue. Ma quasi metà del totale viene destinato all’aumento in busta paga ai dipendenti fino ai 40 mila euro, mentre oltre 4 miliardi vanno al Mezzogiorno. (ALS)

POL/MF


20 Dic 2024 - 12:24

Open Arms: gli avvocati della Ong, «salvare vite è un dovere»

(ALS) – MILANO 13 DIC – «Salvare vite non è un crimine, ma un dovere per tutti noi». Così si è espressa Valentina Brinis, advocacy officer di Open Arms a proposito del processo contro Matteo Salvini. Il ministro dei trasporti è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco di una nave della Ong spagnola nel porto di Lampedusa. Era l’agosto del 2019 quando 147 migranti furono costretti a rimanere sulla nave per 19 giorni. Open Arms respinge con forza le dichiarazioni di Salvini, che sostiene di aver difeso i confini dell’Italia: Arturo Salerni, avvocato italiano della Ong ha affermato che il ministro ha il dovere di proteggere i diritti umani delle persone a bordo della nave.

In questa fase l’opposizione sta aspettando la sentenza prima di lasciare dichiarazioni. Solo qualche mese fa però Elly Schlein aveva considerato inopportuno l’intervento di Giorgia Meloni in difesa del ministro dei Trasporti: «Il rispetto istituzionale – aveva detto – imporrebbe di non mettersi a commentare dei processi che sono aperti». Giuseppe Conte, all’epoca dei fatti presidente del consiglio, ha rivelato i suoi tentativi di far cambiare idea a Salvini durante quei giorni, ma «il ministro aveva detto di no allo sbarco perché aveva ormai fatto cadere il governo e aveva la prospettiva di una campagna elettorale. Quindi una propaganda forte, una esibizione muscolare».

(ALS)

POL/ML


20 Dic 2024 - 12:18

Discorso Putin: Ue ribadisce sostegno a Zelensky

(ALS) – MILANO, 20 DIC – Dopo aver ascoltato il discorso di Putin a Mosca, diversi rappresentanti delle istituzioni europee hanno ribadito il loro sostegno al presidente ucraino, Zelensky. Durante il suo discorso di fine anno. Putin aveva detto che «se l’Ucraina vuole davvero intraprendere il cammino verso una soluzione pacifica,”, dovrebbe indire nuove elezioni, perché il mandato di Zelensky è scaduto. “Possiamo firmare accordi di pace solo con chi è legittimo» aveva precisato il presidente russo. 

Antonio Costa, presidente del Consiglio Europeo, ha affermato ieri alla riunione dei Ventisette Paesi dell’Unione, a cui era presente anche Zelensky: «solo l’Ucraina, un Paese aggredito, può legittimamente definire cosa significa pace, e se e quando saranno soddisfatte le condizioni per negoziati credibili. Quindi, ora non è il momento di speculare su diversi scenari. E’ il momento di rafforzare l’Ucraina per tutti gli scenari». Costa ha poi continuato: «la discussione di oggi conferma che l’Unione Europea è pronta a fare tutto il necessario per mettere l’Ucraina in una posizione di forza, in vista di ciò che verrà dopo. Questo è il messaggio che abbiamo dato al presidente Volodymyr Zelensky».

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha concluso la riunione sostenendo: «sappiamo che il 2025 sarà un anno decisivo. Saranno trascorsi tre anni dall’inizio dell’invasione russa. Putin sta raddoppiando gli sforzi per ottenere dei guadagni. Quindi rafforzare l’Ucraina in questo momento è per noi un imperativo sia morale che strategico (…) dobbiamo assicurarci che l’Ucraina prevalga».

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha partecipato al vertice europeo in quanto febbricitante, ma ha preso parte alla cena organizzata dal segretario della Nato Mark Rutte nella sede di rappresentanza di Bruxelles. Nel corso della cena ha riaffermato il supporto italiano a Kiev, pur riconoscendo che «per molti di noi è diventato anche un problema di politica interna e anche se il mio partito non ha mai avuto incertezze sul sostegno a Kiev, è anche vero che gli italiani fanno sempre più fatica a sostenere il nostro sforzo». (ALS)

EST/VB


20 Dic 2024 - 12:16

Calcio, stasera il via alla 17esima giornata di Serie A: si sfidano Verona e Milan

(ALS) – MILANO 20 DIC –Verona-Milan apre stasera alle 20.45 la 17esima giornata di campionato di Serie A. La squadra di Paulo Fonseca arriva a questa sfida dopo il pareggio 0-0 contro il Genoa, che ha alimentato le contestazioni da parte dei tifosi. La squadra rossonera è chiamata a migliorare la situazione in classifica, all’ottavo posto a -14 dall’Atalanta capolista. Dovrà affrontare un Verona che, pur essendo in zona retrocessione, ha ritrovato entusiasmo grazie alla vittoria contro il Parma nell’ultimo turno.

Domani Il Torino affronterà il Bologna, il Napoli sarà in trasferta contro il Genoa e la Lazio, desiderosa di riscattarsi dopo una pesante sconfitta contro l’Inter, farà visita al Lecce. Domenica vedrà invece protagoniste Roma, che alle 12:30 ospiterà il Parma, Venezia e Cagliari, che si sfideranno per punti cruciali nella lotta salvezza. L’Atalanta di Gasperini tenterà l’allungo in classifica contro l’Empoli mentre la Juve proverà a tornare al successo in Serie A in casa del Monza.

Sia Inter che Fiorentina chiuderanno la giornata lunedì, rispettivamente contro Como e Udinese.
Ieri, l’Inter ha ottenuto una vittoria per 2-0 contro l’Udinese negli ottavi di finale di Coppa Italia, dove affronterà la Lazio ai quarti. Per la squadra di Simone Inzaghi in gol Marko Arnautovic e Kristian Asllani. Dall’altro lato, la Fiorentina ha pareggiato 1-1 con un gol nel finale di Rolando Mandragora contro il Vitoria Guimaraes nella Conference League, chiudendo il girone al terzo posto e accedendo direttamente agli ottavi di finale. (ALS)
SPO/FP


20 Dic 2024 - 12:05

Zelensky al Consiglio Europeo: «Putin è un pazzo»

(ALS) – MILANO, 20 DIC – Volodoymyr Zelensky è intervenuto ieri al Consiglio europeo di Bruxelles, il primo vertice del secondo mandato di Ursula von der Leyen. Durante il suo intervento dal podio, il presidente ucraino ha attaccato Putin, definendolo «pericoloso per tutti». L’invettiva contro il presidente russo è proseguita subito dopo, quando Zelensky ha dichiarato che «per lui la vita umana non è niente». Rivolgendosi ai presenti, ha poi aggiunto: «Penso che sia pazzo. E penso che anche lui pensi di essere pazzo. Ama uccidere», dandogli infine del nazista. Dopo aver evocato il pericolo della minaccia russa, ha concluso: «Desidero davvero che Trump ci aiuti a finire questa guerra». Di fronte al pericolo russo, il presidente ucraino – che il giorno prima aveva ammesso che l’Ucraina, da sola, non avesse la forza militare per riconquistare Donbass e Crimea – ha domandato nuovamente il sostegno sia dell’Unione europea che degli Stati Uniti, puntando ad avere la Nato dalla propria parte sui tavoli di eventuali futuri negoziati di pace. In una conferenza stampa a margine del Consiglio europeo, infatti, Zelensky ha affermato: «Vogliamo fermare Putin, vogliamo fermare quella guerra e faremo del nostro meglio. Per farlo, è molto importante che la voce dell’Europa sia una voce unita, e che sia unita anche con gli Stati Uniti d’America». (ALS)

EST/CRT


20 Dic 2024 - 12:02

Caso Ramy: Polizia locale fornisce nuovo video

(ALS) – MILANO, 20 DIC – Nuovi sviluppi sul caso Ramy, il 19 enne morto a Milano nel corso di un inseguimento da parte di una “gazzella” dei carabinieri. La Polizia locale di Milano sostiene che il contatto tra l’auto dei militari e lo scooter con a bordo il ragazzo, sia avvenuto prima di imboccare l’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta nel quartiere Corvetto.
Nella relazione finale consegnata ai pm, in base ai rilievi fatti e a un video dello schianto finale che mostra una sovrapposizione dei fasci luminosi dei fari, gli agenti della Polizia locale ipotizzano un contatto laterale tra i due mezzi che procedevano fianco a fianco. Prima di svoltare verso l’incrocio, lo scooter e l’auto si sarebbero leggermente allontanati, percorrendo ancora qualche metro. Secondo la ricostruzione, i due giovani potrebbero aver perso il controllo del “Tmax” imboccando l’incrocio ad alta velocità, cadendo quindi non nell’esatto momento dell’urto con la gazzella ma schiantandosi contro il muro di un benzinaio solo qualche metro dopo. Lo scooter presentava segni di vernice e graffi sul lato destro, probabilmente la parte interessata dalla collisione.
Il conducente della pattuglia che stava inseguendo lo scooter (scappato da un posto di blocco) è indagato per omicidio stradale. Altri due carabinieri sono indagati per aver omesso nel verbale il contatto con la moto, e per la presunta richiesta fatta a un testimone di cancellare il video dell’incidente. (ALS)
CRO/FDB


20 Dic 2024 - 12:00

Processo Open: assolti Renzi e altri dieci imputati

(ALS) – MILANO, 20 DIC – Sentenza di assoluzione per l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità legate alla fondazione Open. Prosciolti anche gli altri dieci imputati, tra cui l’ex ministra Maria Elena Boschi e l’imprenditore Marco Carrai, che come Renzi erano accusati del reato di finanziamento illecito ai partiti. L’ex deputato ed ex ministro Luca Lotti era imputato, inoltre, del reato di corruzione. Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza di non luogo a procedere, emessa dal gup del tribunale di Firenze, Sara Farini.

L’ipotesi della procura fiorentina era che la fondazione Open, attiva dal 2012 al 2018 per sostenere iniziative e attività politiche di Renzi, agisse di fatto come “un’articolazione politico-organizzativa di partito”, in particolare della corrente “renziana” del Partito Democratico. Secondo l’accusa, l’ente – allora presieduto da Alberto Bianchi, con un Cda formato da Boschi, Lotti e Carrai – avrebbe ricevuto circa tre milioni e mezzo di euro tra il 2014 e il 2018, violando così le norme sul finanziamento ai partiti. Il verdetto di assoluzione, che smentisce le ipotesi di irregolarità, arriva due anni e otto mesi dopo l’inizio dell’udienza preliminare nell’aprile 2022. (ALS)

POL/AA


20 Dic 2024 - 11:57

Sci: in Val Gardena in programma il secondo SuperG stagionale

(ALS) – MILANO, 20 DIC – Oggi è in programma a Santa Cristina Valgardena (BZ) il secondo SuperG della stagione. Gli uomini jet saranno impegnati sulla pista Saslong, dove l’anno scorso ha trionfato l’austriaco Vincent Kriechmayr davanti al connazionale Daniel Hemetsberger e allo svizzero Marco Odermatt. L’elvetico, detentore sia della Coppa del Mondo generale sia di quella di specialità, è il favorito principale per la prova gardenese. L’ottimo momento di forma di Odermatt è confermato dalla vittoria nella prima gara stagionale il 7 dicembre sulla pista americana di Beaver Creek. Tra gli avversari più accreditati ci sono lo stesso Kriechmayr, al via con il pettorale numero 15, e il francese Cyprien Sarrazin, secondo due settimane fa negli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’Italia gli uomini di punta sono Mattia Casse, che partirà con il numero 10, e Dominik Paris, vincitore l’anno scorso sulla Saslong nella prova di discesa libera. Il primo a presentarsi al cancelletto di partenza sarà invece lo statunitense Ryan Cochran-Siegle.
Sul fronte femminile nel weekend tornerà in pista dopo sei anni di assenza l’americana Lindsey Vonn. Sabato 21 e domenica 22 dicembre sono infatti in programma a St. Moritz, in Svizzera, il secondo e il terzo SuperG della stagione, specialità in cui la sciatrice di Saint Paul ha vinto cinque Coppe del Mondo.
(ALS)

SPO/GCA


20 Dic 2024 - 11:55

Ucraina: Trump e la Cina, voci di trattative per arrivare a un cessate il fuoco

(ALS) – MILANO 20 DIC – La strategia del team di Donald Trump è quella di coinvolgere la Cina per convincere la Russia ad allentare la presa sull’Ucraina. Le indiscrezioni parlano di trattative di alto profilo con il coinvolgimento di Keith Kellog, inviato speciale in Ucraina, e Michael Waltz, consigliere della sicurezza nazionale. Dal lato cinese invece a presentarsi al tavolo delle trattative sembra sia stato Li Hui, inviato speciale per gli affari euroasiatici e ambasciatore a Mosca.

Esistono margini di manovra poiché le due parti hanno interessi convergenti. Pechino pare molto spaventata dai possibili dazi trumpiani, invece gli Usa desiderano uscire dall’impasse ucraino il prima possibile. L’influenza cinese in Russia è cresciuta moltissimo negli ultimi anni con l’avvento delle sanzioni occidentali a Mosca. Pechino rimane il più stretto alleato di Mosca e dunque l’unico con un reale potere di convincimento.

Donald Trump è stato chiamato in causa più volte nelle ultime ore dimostrandosi per entrambe le parti in conflitto l’interlocutore indispensabile per arrivare ad una tregua. Durante la conferenza stampa di fine anno tenutasi ieri (19 dicembre) a Mosca, Putin ha aperto ad un incontro con il nuovo presidente americano, dichiarando però di «non sentirlo da quattro anni». Zelensky, ospite al consiglio europeo, ha dialogato con tutti i maggiori leader affermando che «Trump è una persona forte, per questo è importante che sia dalla nostra parte ad aiutarci a fermare la guerra». Negli ultimi giorni, l’unico ad avere sentito direttamente il tycoon è stato il cancelliere tedesco dimissionario, Olaf Scholz:«Ho parlato con il presidente americano e vorrei dire che sono abbastanza fiducioso che gli Stati Uniti e l’Europa continueranno a sostenere l’Ucraina, ma ovviamente con una prospettiva di pace chiara». Il neoeletto presidente americano non ha ancora commentato le parole di Putin e Zelensky, forse per via dell’intricato momento che sta affrontando in politica interna. I repubblicani stanno cercando nelle ultime ore un’intesa che eviterebbe la paralisi dei conti pubblici (shutdown) dell’amministrazione a stelle e strisce.

EST/EP

 


20 Dic 2024 - 11:52

Processo Pelicot: condanna a 20 anni per Dominique Pelicot

(ALS)- MILANO, 20 DIC – Dominque Pelicot, l’uomo che per dieci anni in Francia ha stuprato e fatto stuprare sua moglie Gisele, è stato condannato a 20 anni di reclusione. I giudici gli hanno comminato la pena massima. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di aver drogato la moglie dal 2011 al 2020, per poi organizzare incontri con oltre cinquanta uomini che l’hanno stuprata mentre lui la filmava. Il tribunale di Avignone ha riconosciuto colpevoli anche i cinquanta uomini coinvolti negli «stupri di Mazan», condannati a pene dai 3 ai 13 anni di reclusione. Gran parte di loro sono stati ritenuti colpevoli di stupro aggravato in riunione e somministrazione di droghe. I cinquanta, dai 26 ai 74 anni, sono solo una parte degli uomini che hanno partecipato alle violenze, altri non sono stati identificati.
La vicenda era emersa nel 2020, quando i poliziotti di Carpentras, nel sud della Francia, avevano convocato Gisèle Pelicot e le avevano mostrato le oltre 4mila immagini dei circa 200 stupri subiti in dieci anni dai 50 uomini contattati online dal marito. Pelicot era stato fermato mentre al supermercato tentava di filmare una donna riprendendola sotto gli indumenti. Da lì erano man mano emersi gli stupri compiuti per oltre dieci anni nella casa di Mazan. L’uomo è stato riconosciuto colpevole anche di avere registrato immagini della figlia e delle nipoti mentre erano addormentate, nude o in biancheria intima.(ALS)

EST/MIC

 


20 Dic 2024 - 11:47

Ucraina, attacco russo con missili balistici su Kiev: un morto e nove feriti

(ALS) – MILANO, 13 DIC – Un morto e nove feriti. È il bilancio dell’attacco missilistico russo che questa mattina, intorno alle 7, ha colpito la capitale ucraina Kiev. L’allerta è stata lanciata su Telegram e in città sono risuonati gli allarmi. Secondo quanto riportato dalle autorità locali i detriti dei missili Iskander-M/Kn-23, partiti dalle regioni di Voronezh e Bryansk e abbattuti dall’aeronautica militare ucraina, hanno colpito quattro distretti, causando danni ingenti e provocando incendi. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha fatto sapere che “a causa dell’attacco nemico”, due persone sono state ricoverate in ospedale. Bersaglio dell’offensiva russa è stata anche la città di Kherson, colpita da bombardamenti che hanno provocato due vittime e ferito dieci persone. Danneggiati anche edifici residenziali, trasporto elettrico e semafori.

Mosca ha rivendicato l’attacco come una “risposta” al lancio di missili occidentali, lo scorso mercoledì, contro una fabbrica nella regione di Rostov sul Don. «Questa mattina le forze armate russe hanno effettuato un attacco di gruppo con armi di precisione a lungo raggio su un punto di comando del servizio di sicurezza ucraino, un ufficio di progettazione “Luch” con sede a Kiev che si occupa della progettazione e produzione dei sistemi missilistici Neptune e dei missili da crociera terrestri Olkha, nonché di posizioni del sistema missilistico antiaereo Patriot», si legge in un comunicato del ministero della Difesa russo, diffuso dalle agenzie di stampa Interfax, Tass e Ria Novost. Stando alla nota di Mosca, «gli obiettivi dell’attacco sono stati raggiunti e tutte le strutture sono state colpite». (ALS)

EST/GSC


20 Dic 2024 - 11:43

Processo Pelicot: le pene in Italia per violenze sessuali

(ALS) – MILANO, 13 DIC – Dominique Pelicot è stato condannato a 20 anni di carcere per gli stupri aggravati commessi ai danni della moglie Gisèle: è il massimo della pena previsto dalla legge francese. Anche tutti gli altri 50 co-imputati sono stati dichiarati colpevoli, con pene che vanno dai 3 ai 13 anni. Il codice penale francese, a differenza di quello italiano, prevede una distinzione tra stupro e altre forme di aggressione sessuale, con articoli dedicati alla prima fattispecie e le sue aggravanti.

Cosa prevede la legge italiana? A disciplinare il reato di violenza sessuale è l’articolo 609 bis, che prevede «la reclusione dai sei ai dodici anni» per chi «con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali». Se riconosciute, le aggravanti possono far aumentare la pena fino ad un massimo di 24 anni. Tra queste figurano la minore età della vittima, lo stato di gravidanza, l’uso di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti.
Sono previste anche riduzioni: nei casi considerati di minore gravità dal giudice «la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi», portando la reclusione minima a 2 anni.

L’articolo 609 bis è al centro di un’iniziativa di Amnesty International: #IoLoChiedo è una campagna che sostiene una riforma della legislazione italiana in tema di violenza sessuale, con l’introduzione del principio del consenso, a differenza da quanto previsto dall’articolo 36 della Convenzione di Istanbul (trattato del Consiglio d’Europa ratificato dall’Italia nel 2014). Criticato anche il termine massimo per sporgere querela: la denuncia, infatti, deve essere depositata non oltre i 12 mesi dal fatto, spesso non sufficienti per la vittima secondo alcuni esperti. (ALS)

CRO/NFR


20 Dic 2024 - 11:39

John Elkann a Le Point: «mia madre è una persona violenta»

(ALS) – MILANO 20 DIC – In un’intervista al settimanale francese Le Point, John Elkann è tornato a parlare del rapporto con la madre Margherita Agnelli: «É una persona naturalmente violenta, piena di risentimento. La sua incapacità di dialogo sfociava nella violenza, verbale o fisica. Non sopporta di non avere ragione», poi aggiunge «Più di tutti, è stato Lapo a subire». Il presidente di Stellantis descrive così un rapporto reso ancor più complicato dal secondo matrimonio della madre con il russo Serge de Pahlen: «Avere tre figli da un precedente matrimonio era un problema. Voleva farci aderire all’universo ortodosso di suo marito e imporcelo perché lui ci accettasse. Invano». Nel reportage di Le Point dedicato a Elkann, anche una dichiarazione della sorella Ginevra: «Nel momento in cui John aveva più bisogno di lei, quando si è ritrovato solo con Fiat, nostra madre gli ha voltato le spalle». Nel frattempo prosegue il contenzioso legale tra Margherita e i tre figli per l’eredità lasciata da Giovanni Agnelli.
CRO/AM


20 Dic 2024 - 11:35

Processo Pelicot: il reato di stupro in Francia e il concetto di consenso

(ALS) – MILANO, 20 DIC – Modello vincolato: così è chiamato lo schema giuridico adottato dalla giurisdizione francese per riferirsi al reato di stupro. Per il codice penale francese infatti sono violenti solo gli atti sessuali nei quali ricorrano i vincoli della costrizione, della violenza e della minaccia. Anche l’Italia ha plasmato la sua legge in materia di stupro sulla base del «modello vincolato».

In questa definizione di stupro non viene preso in considerazione il concetto di consenso. In accordo alla Convenzione di Istanbul del 2011, che la Francia ha ratificato nel 2014, il consenso «deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona, e deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto». Se la Francia avesse adottato una legge basata su questo principio, come già fatto da sedici Paesi europei tra cui Belgio, Spagna e Grecia, sarebbe stato inaccettabile il tentativo degli uomini accusati di stupro da Gisèle Pelicot di difendersi appellandosi al lasciapassare del marito nell’abusare della donna o dichiarandosi inconsapevoli del fatto che la vittima fosse sedata. Quando a febbraio la Commissione Europea ha presentato una bozza di direttiva che considerava lo stupro come «sesso non consensuale», la Francia è stata uno dei Paesi a opporsi a questa definizione. Prima della crisi di governo, il ministro di Giustizia Didier Migaud e il presidente francese Emmanuel Macron si erano dichiarati favorevoli a rivedere la legge sullo stupro. La volontà di cambiare nasce anche da traumi come il processo di Mazan, che oggi secondo l’85 per cento dei francesi dovrebbe indurre a una riflessione collettiva sul consenso nel reato di stupro.

Lo scorso anno, in Francia, sono stati denunciati 25.000 stupri, ma il numero delle condanne è sorprendentemente basso. La violenza di genere è un fenomeno sistemico che riguarda una donna su venti in Unione europea con un’età maggiore di 15 anni. Vale a dire nove milioni di donne alle quali si aggiungono casi non denunciati e il mondo sommerso degli abusi infantili. Inoltre, una donna su quattro ha subito violenza sessuale o violenza fisica da partner o ex partner, a indicare che molto spesso per le donne le minacce sono tra le mura di casa, piuttosto che fuori. Nei Paesi in cui è stata adottata una legge basata sul modello di consenso puro – che recepisce la definizione di consenso della Convenzione di Istanbul- le denunce sono aumentate, così come le condanne, del 75 per cento.

EST/MEN


20 Dic 2024 - 11:34

Processo Pelicot: il commento di Gisèle, “ho lottato per tutte”

(ALS) – MILANO, 20 DIC 2024 – «Ho lottato per i miei figli, i miei nipoti. Ho lottato per tutte le vittime di violenze». Con queste parole Gisèle Pelicot, la donna francese stuprata per anni dal marito, ha commentato la condanna a 20 anni dell’ex marito Dominique Pelicot . L’uomo è stato giudicato colpevole per aver drogato la moglie dal 2011 al 2020 al fine di violentarla e farla violentare da una cinquantina di uomini contatti online. Anche tutti gli altri coimputati sono stati dichiarati colpevoli, con condanne di vario genere tra i 3 e i 15 anni.

Gisèle Pelicot, diventata un simbolo contro la violenza sulle donne grazie alla sua determinazione, ha commentato la sentenza di condanna parlando davanti alle telecamere di tutto il mondo.

«Penso alle vittime di stupro non riconosciute, le cui storie restano spesso nell’ombra», ha detto  la donna di 72 anni all’uscita del palazzo di Giustizia ad Avignone, «voglio che sappiate che condividiamo la stessa lotta. Ho fiducia nella nostra capacità di cogliere collettivamente un futuro in cui ognuno, donne e uomini, possano vivere in armonia, nel mutuo rispetto e nella comprensione». Una prova “molto dura”, ha continuato la vittima. «Penso ai miei tre figli, David, Caroline e Florian. Penso ai miei nipoti perché loro sono il futuro ed è per loro che ho condotto questa lotta».

I parenti della donna si sono detti “delusi” dalle condanne, reputate troppo lievi a differenza di Gisèle Pelicot, che ha invece dichiarato di “rispettare la sentenza”. «Esprimo la più profonda gratitudine a tutte le persone che mi hanno sostenuta durante questa prova. Ringrazio l’associazione di aiuto alle vittime, il cui sostegno costante è stato inestimabile. Ringrazio i giornalisti per aver trattato questo processo in modo fedele e dignitoso», ha concluso Pelicot. (ALS)

EST/MM


20 Dic 2024 - 11:25

Ascoli: ammazza la moglie di botte e poi tenta il suicidio. Era già stato condannato nel 2015

(ALS) – MILANO, 20 DIC –  Emanuela Massici, 45 anni, è stata ammazzata di botte dal marito nella sua casa a Castigliano, nei pressi di Ascoli Piceno, all’alba del 19 dicembre. Il colpevole, Massimo Malavolta, è stato arrestato in flagranza di reato per omicidio volontario aggravato. L’uomo è adesso in rianimazione dopo aver tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene. Sarà presto sentito dalle autorità di polizia. La tragedia è iniziata da un litigio fra la coppia, poi sfociato in un pestaggio da parte di Malavolta. A dare l’allarme il padre dell’omicida, cui aveva telefonato per comunicargli la situazione. Ad aprire la porta ai soccorritori, invece, i figli di 8 e 10 anni. Non è chiaro quanto siano consapevoli dell’accaduto. L’autopsia di oggi chiarirà le cause del decesso di Emanuela Massici: possibile un’emorragia interna, causata dai numerosi colpi ricevuti, oppure il soffocamento con un cuscino. Malavolta era già noto agli investigatori per essere finito ai domiciliari nel 2015, in seguito a lesioni aggravate e atti persecutori nei confronti di una collega disabile. Era stato condannato a due anni col rito abbreviato, ottenendo però in appello una derubricazione del reato in molestia e quindi della pena.
Stravolto il sindaco di Castigliano, Fabio Polini: «Se avessimo saputo qualcosa, avremmo attivato i servizi sociali». Gli abitanti del paese sapevano dei precedenti di Malavolta e della sua realtà familiare, eppure i pettegolezzi non si erano mai tramutati in denunce o segnalazioni formali.

CRO / PF


20 Dic 2024 - 11:21

Putin: “Pronto a pace ma solo dopo nuove elezioni in Ucraina”

(ALS) – MILANO, 20 DIC Il presidente russo Vladimir Putin si dice pronto a trattare sulla pace in Ucraina. “Ma solo con un leader legittimato da elezioni e mantenendo tutti i territori conquistati”. Nella sua conferenza di fine anno a Mosca, Putin ha parlato per oltre quattro ore rispondendo a 76 domande poste dal pubblico e dai giornalisti accreditati. Centrale il tema della guerra in Ucraina, con la Russia che sarebbe ormai vicina al raggiungimento dei suoi “obiettivi prioritari” e avanzerebbe ogni giorno “di molti chilometri quadrati”. Il leader del Cremlino si è detto disposto a un negoziato che parta da due assunti principali. Il primo è il riconoscimento del possesso russo dell’intera regione del Donbas “sulla base della realtà che sta prendendo forma sul campo oggi”. L’altro riguarda “la legittimità dell’interlocutore ucraino” che ha sospeso le elezioni presidenziali di maggio 2024 a causa della guerra in corso: “Se ci saranno elezioni, se qualcuno diventerà legittimo – ha affermato Putin – parleremo con tutti, incluso Zelensky. Se l’Ucraina vuole davvero intraprendere il cammino verso una soluzione pacifica, può certamente farlo. Ma possiamo firmare (accordi di pace, ndr) solo con chi è legittimo”.(ALS)

EST/API


20 Dic 2024 - 11:16

Open Arms, Salvini entra in aula a Palermo: «Assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto»

(ALS) – MILANO, 20 DIC 2024 – Il vicepremier Matteo Salvini, arrivato all’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo per il processo Open Arms, ha dichiarato: «Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto, ho mantenuto le promesse fatte, ho contrastato l’immigrazione di massa. Qualunque sia la sentenza, per me oggi è una bella giornata perché sono fiero di avere difeso il mio Paese. Rifarei e rifarò tutto quello che ho fatto e sono felice delle dimostrazioni di affetto che tantissimi italiani mi stanno portando. Entro in aula orgoglioso del mio lavoro. Non mollerò assolutamente».

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha ribadito: «Avevo promesso di fermare l’immigrazione di massa e lo abbiamo fatto, abbiamo ridotto i morti in mare, abbiamo protetto gli italiani, abbiamo ridotto i reati, salvato vite, non mi aspetto una medaglia, ma qualunque sia la sentenza sono fiero di aver mantenuto le promesse fatte agli italiani e quindi entro in questa aula di tribunale fiducioso e orgoglioso». (ALS)

POL/RS


20 Dic 2024 - 11:13

Processo Open Arms: coro unanime della destra in difesa di Salvini

(ALS) – MILANO, 19 DIC – Coro unanime della destra in solidarietà a Matteo Salvini nell’ambito del processo Open Arms. Il vicepremier  rischia fino a sei anni di carcere. È accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio dopo aver negato nel 2019  lo sbarco a 147 immigrati clandestini che erano a bordo della nave della ONG Open Arms. Salvini all’epoca era a capo del Viminale durante il primo governo guidato da Giuseppe Conte.

Il ministro ha ricevuto la piena solidarietà da parte di tutto lo schieramento della destra. Giorgia Meloni ha espresso il suo appoggio durante le comunicazioni in Senato, Antonio Tajani ha a sua volta difeso Salvini: «Incredibile che un Ministro venga processato perché fa il suo lavoro».

Anche da Bruxelles sono arrivati messaggi di solidarietà per il Vicepremier italiano. Durante il summit dei leader del gruppo Patriots of Europe, di cui fa parte anche la Lega, i membri della  terza forza di Strasburgo hanno esposto delle magliette con l’immagine di Matteo Salvini con scritto a caratteri cubitali “Colpevole di aver difeso l’Italia”. (ALS)

POL/MAP


20 Dic 2024 - 11:10

Processo Open, Renzi: «Volevano farmi fuori, ma non ce l’hanno fatta»

(ALS) – Milano, 20 dicembre – «Ho quasi cinquant’anni. Gli ultimi cinque li ho vissuti da appestato per l’inchiesta Open. Sono stato politicamente massacrato da tanti, ma alla fine la sentenza mi ha dato ragione» Così si è espresso sui social l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, attuale capo di Italia Viva, prosciolto dal gup di Firenze Sara Farini per l’inchiesta sulla Fondazione Open, che gli contestava il reato di finanziamento illecito ai partiti.

Insieme a Renzi assolti anche il capogruppo di Italia Viva alla Camera, Maria Elena Boschi, e altre nove imputati. Il senatore fiorentino si è poi scagliato contro coloro, che a suo dire, l’hanno eccessivamente criticato: «Oggi in tanti dovrebbero scusarsi con me, soprattutto Travaglio e Meloni. Ma anche in generale Fratelli d’Italia e il Movimento Cinque Stelle». Accuse anche verso il Pm Luca Turco: «Ha aggredito la mia famiglia. L’unica cosa che mi spiace è che andrà tra poco in pensione senza pagare per le sue perquisizioni illegittime e per la sua indagine incostituzionale. Il detto “chi sbaglia, paga” vale per tanti italiani, ma non per lui». E infine: «Volevano farmi fuori con un’indagine farlocca, ma non ce l’hanno fatta. Ci sono tanti cittadini innocenti che non possono difendersi. Noi continueremo a fare politica anche per loro».

POL/NP

 


20 Dic 2024 - 11:06

Luigi Mangione estradato nello Stato di New York: rischia la pena di morte

(ALS) – MILANO, 20 DIC – Luigi Mangione, il ventiseienne che lo scorso 4 dicembre ha ucciso il ceo della United Health Care, Brian Thompson, è stato estradato dalla Pennsylvania allo Stato di New York. Sono undici in totale i capi di imputazione che Mangione dovrà affrontare, tra cui uno per omicidio di primo grado e due per omicidio di secondo grado. Si aggiungono possesso di armi illegale e falsificazione. L’italo-americano è anche accusato di quattro reati federali per stalking e terrorismo perché, secondo la procura, l’attentato aveva lo scopo di influenzare le politiche governative e intimidire i civili. Sono queste accuse federali a far rischiare a Mangione la pena di morte. Che, nello Stato di New York, è stata sospesa dal 2004 ma i procuratori federali hanno la possibilità di richiederla. Non è ancora chiaro se hanno intenzione di farlo.
L’avvocata di Mangione, Karen Friedman Agnifilo, ha dichiarato: “Siamo pronti a combattere le accuse in qualsiasi corte. Quelle federali vanno ad aggiungersi a quelle già eccessive di omicidio”. (ALS)

EST/ARE


20 Dic 2024 - 11:01

Open Arms, Musk solidale con Salvini: «Processato per aver difeso il suo paese»

(ALS) – MILANO 20 DIC – Anche Elon Musk si schiera in difesa del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, in merito al processo Open Arms. «Assurdo che venga processato per aver difeso il suo paese» ha commentato il miliardario su X, aggiungendo in un secondo momento «Hai fatto la cosa giusta». Ringraziamenti da parte di Salvini che ha replicato: «Grazie per la tua solidarietà. Difendere i confini dell’Italia era mio dovere e sono orgoglioso di ciò che ho realizzato» con due emoticon (il muscolo e la bandiera italiana). La sentenza è prevista per la giornata di oggi. (ALS)

POL / PNM


20 Dic 2024 - 10:56

Salvini a processo: le tappe della vicenda Open Arms

(ALS) – MILANO, 20 DIC  – Rifiuto di atti d’ufficio e sequestro di persona: sono questi i due reati di cui è imputato Matteo Salvini,  vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro dei Trasporti, nell’ambito del processo Open Arms di cui si attende la sentenza oggi. Nell’agosto del 2019, nel ruolo di ministro degli Interni, Salvini emise il “decreto sicurezza bis” per vietare l’ingresso della nave Open Arms in Italia. Ma una sentenza del Tar del Lazio contestò l’illegittimità del decreto. La Open Arms aveva fatto appello al Tribunale amministrativo regionale del Lazio chiedendo la sospensione del divieto d’ingresso: la richiesta fu accolta dal Tar che sospese il provvedimento del governo. Dalla non validità di questo provvedimento deriva l’accusa di sequestro di persona, sostenuta dai pubblici ministeri di Palermo. La Open Arms entrò in acque territoriali italiane, ma lo sbarco non avvenne a causa delle pressioni del ministro sulla Guardia costiera e sulla Capitaneria di porto di Lampedusa. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ordinò lo sbarco. A ipotizzare il reato di rifiuto di atti d’ufficio fu proprio il procuratore. I pubblici ministeri hanno chiesto la condanna nei confronti di Salvini a sei anni di reclusione.  A valutare se siano stati commessi i reati indicati è chiamato il giudice del Tribunale di Palermo Roberto Murgia. (ALS)
GIUD/FUL