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Agenzia - Esercitazione del 07 marzo 2025

13 Mar 2025 - 08:10

ReArm: Salvini, “scelta sbagliata, a partire dal nome”

(ALS) – MILANO, 7 MAR – La decisione di dare vita a Rearm è «una scelta sbagliata, a partire dal nome»: in questi termini si è espresso il segretario della Lega, Matteo Salvini. «Si può fare debito supplementare per 650 miliardi in cinque anni – ha scritto intervenendo via social – , basta che quei soldi vengano usati per comprare armi. Non era consentito fare mezzo euro di debito in più per aumentare le pensioni, per assumere in sanità». «È il paradosso europeo – prosegue sulla sua pagina Facebook – non si poteva investire un euro in più per sanità e scuola, mentre ora si possono spendere 800 miliardi per la difesa comune?». Per poi concludere: «Se oggi avessimo un esercito europeo, Francia e Germania ci avrebbero già mandato in guerra. L’Italia deve difendere i suoi interessi, non farsi trascinare».
Queste parole riprendono e ribadiscono i concetti espressi il 4 marzo durante un convegno sulla logistica in Assolombarda: «E’ la via maestra per sostenere e lasciare i nostri figli in un continente in pace?», si era domandato in quell’occasione.
(ALS)

POL/CRT


7 Mar 2025 - 02:27

Milano: inchiesta Urbanistica, arrestato architetto Oggioni

(ALS) – MILANO, 7 MAR – E’ stato arrestato e messo ai domiciliari l’architetto Giovanni Oggioni nell’ambito dell’inchiesta urbanistica su Milano. Il sessantottenne è ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune ed ex vicepresidente della Commissione paesaggio, ruolo svolto anche dopo il pensionamento nel 2021. Oggioni è accusato di corruzione, frode processuale, falso e depistaggio: sarebbe lui il manovratore dietro un sistema che favoriva gli interessi dei costruttori rilasciando illegalmente titoli edilizi e mettendo in atto una preselezione per scegliere quali progetti aiutare, anche se non a norma.
Dall’ordinanza del gip Mattia Fiorentini, che dispone il sequestro preventivo di 300mila euro, emerge che ad essere indagati sono anche l’ente Assimpredil-Ance Milano e la società Abitare In. Con l’associazione dei costruttori Oggioni avrebbe avuto un contratto di consulenza tra il 2022 e il 2024, guadagnando oltre 178mila euro. Per favorire la Spa sotto inchiesta, l’architetto avrebbe invece ottenuto in cambio l’assunzione della figlia tra il 2020 e il 2023 con contratti superiori ai 124mila euro (senza mai dichiarare il conflitto di interesse).
Oggioni e Marco Cerri, progettista ed ex componente della Commissione paesaggio a sua volta indagato, avrebbero poi preso parte alla stesura degli emendamenti alla legge Salva Milano per fermare l’indagine sull’urbanistica meneghina. I due si sarebbero anche attivati per far arrivare il testo al Parlamento tramite uno stretto dialogo con l’esponente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
Sempre secondo quanto emerso dalle indagini, Oggioni avrebbe voluto far cadere la giunta di Giuseppe Sala. Nelle conversazioni intercettate con Guido Bardelli, attuale assessore alla Casa del Comune di Milano, emergono le preoccupazioni per l’inchiesta sull’urbanistica e la caduta della giunta milanese come soluzione al problema. (ALS)
CRO/NFR


7 Mar 2025 - 02:25

Milano, arrestato per omicidio membro organizzazione terroristica turca

(ALS) – MILANO, 7 MAR – La Polizia di Stato coordinata dalla Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano ha provveduto nei giorni scorsi alla notifica di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di un cittadino turco di 37 anni accusato del reato di omicidio e traffico di armi, già detenuto in quanto ritenuto il componente di un’associazione transnazionale dedita a una serie di reati e alla testa di una banda armata operante con modalità terroristiche.
Il provvedimento cautelare scaturisce svolte dagli investigatori della SISCO di Milano, della Squadra Mobile di Como e dal Servizio Centrale Operativo di Roma che aveva portato, lo scorso 22 maggio, all’arresto di venti persone di nazionalità turca, tra cui il capo dell’organizzazione attualmente detenuto al regime speciale del 41-bis., nel corso di una vasta operazione di polizia che, oltre all’Italia, ha coinvolto Svizzera, Bosnia e Olanda.
Gli inquirenti hanno appurato che il 37enne gestiva un traffico di stupefacenti e di armi nonché il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ordinando la commissione di reati con modalità terroristiche in Turchia, tra cui un attentato sventato dalla collaborazione tra l’INTERPOL e la polizia turca del KOM, a una fabbrica di alluminio tra il 19 e 20 marzo scorso, e l’omicidio di un cittadino turco avvenuto lo scorso 10 marzo a Berlino.

(ALS)


7 Mar 2025 - 02:23

Milano: inchiesta Urbanistica, si dimette l’assessore alla Casa

(ALS) – MILANO, 7 MAR – L’ indagine sul “sistema” Milano, con l’arresto per corruzione dell’ex dirigente all’Urbanistica, scuote la politica. Si è dimesso l’assessore alla Casa, Guido Bardelli. E il decreto Salva-Milano, il disegno di legge tanto voluto dal sindaco Giuseppe Sala, “è morto” per ammissione dello stesso sindaco. Secondo Sala, tuttavia, «la materia che è stata normata nel 1942 va riordinata».

Bardelli si è dimesso subito dopo aver avuto un colloquio con Sala. L’ormai ex assessore sarà in Consiglio comunale lunedì 10 marzo per spiegare le ragioni della sua scelta. Bardelli non è indagato, ma dalle carte della Procura emergerebbe come lui auspicasse la caduta della Giunta, prima di entrarci al posto di Pierfrancesco Maran, oggi europarlamentare. Il sindaco ha escluso per il momento un rimpasto di Giunta, ma dal PD nazionale ci sarebbe un pressing per la rimozione anche dell’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Tancredi. Intanto, a detta di Sala, «il Comune sarà sicuramente parte civile» nel processo. Gli atti prodotti dalla procura, che riguardano tra gli altri l’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni (da cui è partita l’inchiesta)  «mi fanno pensare che delle mele marce ci siano. In termini di comportamenti illeciti stiamo parlando di Oggioni, non ho avuto sospetti che all’interno della struttura dirigenziale ci fosse un comportamento illecito».

Per la leader dem Elly Schlein, il Salva-Milano è destinato ad affossarsi in Senato. Lo ha detto dopo aver parlato con Sala mercoledì 5 marzo in una lunga telefonata. Sulla stessa linea il capogruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino. Il disegno di legge è stato approvato alla Camera nel novembre del 2024 e poi si è arenato in Senato per una serie di passaggi in Commissione Ambiente e la preparazione di alcuni emendamenti.

La maggioranza appare invece spaccata. Martedì 11 marzo ci sarà una riunione tra i partiti al governo per fare il punto sul destino del Salva-Milano. Fratelli d’Italia prende tempo, ma pare che vorrebbe bloccare il disegno di legge, per evitare di far associare l’esecutivo di Giorgia Meloni con un provvedimento tanto discusso. Per il segretario della Lega, Matteo Salvini, «il problema sono le centinaia di famiglie che hanno comprato la casa e ora non sanno se sono proprietari o no. Centinaia di famiglie che non hanno più le chiavi di casa». E aggiunge: «Adesso sicuramente il sindaco Sala saprà risolvere la situazione». Una parte di Forza Italia, vicina al mondo delle imprese edili, vorrebbe che l’iter vada avanti, ma gli esponenti azzurri non riportano dichiarazioni ufficiali.

Maurizio Lupi di Noi Moderati è tra i più determinati nel portare avanti in Senato il disegno di legge: «Il Parlamento non si fa dettare da nessuno i testi di legge. Abbiamo lavorato intensamente confrontandoci con tutti: associazioni, professionisti, il Comune di Milano che più volte ha interloquito con il Parlamento, gruppi di maggioranza e gruppi di opposizione. Io – ha aggiunto Lupi – ho fatto una dichiarazione di voto a nome del mio gruppo, ricordo che l’abbiamo votato in tanti compreso il Pd e siamo convinti che quella norma fosse una buona norma». Il senatore ha ribadito ancora: «Credo che ognuno debba fare la sua parte. Quindi la procura farà la procura ma non può dettare i tempi al Parlamento e il Parlamento deve agire nella sua autonomia». (ALS)

POL/MP


7 Mar 2025 - 02:04

++ReArm: Mattarella, necessario rafforzare difesa europea++

(ALS) – MILANO, 07 MAR – «E’ necessario rafforzare la difesa europea. Si tratta di uno sviluppo naturale dell’integrazione europea»: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella dal Giappone, intervistato dalla tv pubblica NHK, è intervenuto in questi termini sul dibattito in corso circa il riarmo. europeo. «L’Operazione Speciale lanciata tre anni fa da Mosca ha violato la carta Onu e ogni regola di convivenza tra i paesi» ha detto, ricalcando il discorso fatto il 5 febbraio all’Università di Marsiglia. In quell’occasione aveva paragonato la Russia alla Germania di Hitler per quanto riguarda il fallimento della “politica di appeasement”. Parole definite pochi giorno dopo “blasfeme” dalla  portavoce del Ministero degli Esteri, Marija Zacharova. Mattarella ha ribadito anche in Giappone che la violazione della sovranità «è inammissibile», altrimenti si rischia di affermare il principio che «uno Stato più forte può imporre la sua volontà con le armi agli Stati vicini meno forti e meno grandi». Per il Presidente, la Russia ha tradito il patto fatto trent’anni fa dalla Russia con l’Ucraina. Kiev con il crollo dell’Unione Sovietica aveva ceduto tutto il suo arsenale nucleare in cambio di garanzie di sicurezza sulla sua sovranità, violate però dalla stessa Russia dal 2014 ad oggi. Le condizioni per la pace dovrebbero in ogni caso non essere «un omaggio alla prepotenza delle armi – ha sottolineato Mattarella – perchè altrimenti si aprirebbe una stagione pericolosissima per la comunità internazionale» aggiungendo come sia necessaria «una soluzione che non mortifichi nessuna delle due parti ma che garantisca all’Ucraina una pace conforme al diritto internazionale».

Per quanto riguarda le decisioni prese a Bruxelles sul riarmo europeo, il Presidente della Repubblica si è dimostrato favorevole: «In Europa esistono delle preoccupazioni per cui si pensa che è necessario rafforzare la Difesa europea. Questo è uno sviluppo naturale dell’integrazione». Sul tema dell’invio delle truppe italiane in Ucraina ha espresso moderazione: «Non siamo ancora a questo punto, non sono neanche cominciati i negoziati di pace e parlare di quello che avverrà come soluzioni è totalmente fuori dal momento». (ALS)

POL/EP

 


7 Mar 2025 - 01:44

Calcio: Milan, ormai è crisi senza fine

(ALS), MILANO, 07 MAR – La crisi del Milan sembra non avere fine. Ieri in tarda serata uno dei portavoce di Sergio Conceicao ha fatto trapelare che il tecnico ritiene di essere stato lasciato solo, ma lo stesso Conceicao si è affrettato  a smentire, dichiarando di essere in sintonia con la società.

Secondo l’addetto alla comunicazione, Conceicao si sentirebbe non supportato a dovere dalla dirigenza rossonera. In particolare lamenterebbe di non aver mai avuto un colloquio con Gerry Cardinale, il proprietario del club. Il tecnico portoghese, arrivato a fine dicembre per sostituire Paulo Fonseca, non sarebbe soddisfatto neanche dello stato di forma della squadra, piena di giocatori con le gambe appesantite a causa di una preparazione carente.

Conceicao ha smentito le affermazioni del suo portavoce. Ha fatto sapere che se sentisse la necessità di condividere qualcosa con la stampa, lo farebbe lui stesso presentandosi davanti ai microfoni di una qualche emittente, non attraverso altre persone.

Nel frattempo domani alle 18 il Milan giocherà contro il Lecce e non mancheranno le esclusioni: oltre agli squalificati Maignan e Pavlovic, dovrebbero partire dalla panchina Theo Hernandez, Fofana, Musah, Leao e Gimenez. L’ennesima bocciatura collettiva di calciatori che, sempre secondo il portavoce del tecnico, “non hanno più fame”. (ALS)

SPR/ML


7 Mar 2025 - 01:35

F1: festa Ferrari a Milano, Leclerc e Hamilton infiammano la folla

(ALS) – MILANO, 7 MAR 2025 – Festa Ferrari, ieri giovedì 6 marzo, davanti al Castello Sforzesco a Milano. Fin dalle prime ore del mattino oltre diecimila appassionati da tutto il mondo hanno affollato il centro città per un evento della scuderia. Presenti il team principal Frédéric Vasseur e l’amministratore delegato Benedetto Vigna, ma soprattutto i due piloti Charles Leclerc e Lewis Hamilton. La nuova coppia dei sogni del Cavallino è stata accolta da boati e applausi e, dalle 16.30, è cominciato un vero e proprio spettacolo. Il beniamino monegasco e il baronetto inglese – sette volte campione del mondo e alla prima apparizione in rosso davanti ai tifosi – hanno corso sulle vecchie monoposto (SF90 del 2019 e SF21 del 2021) tra due ali di folla nel mini circuito allestito intorno a Piazza Castello. Team radio appassionati, donuts (giri della macchina su se stessa) sull’asfalto e sorpassi e contro sorpassi hanno mandato in visibilio i presenti.

Un calore che, in Formula Uno, possono vantare solo a Maranello e che è esploso quando i due piloti sono saliti sul grande palco centrale per le interviste. «Vinciamo il Mondiale, poi facciamo una canzone insieme» ha proposto Leclerc a Hamilton. Sir Lewis ha promesso di imparare l’italiano e al suo «Ciao Milano, grazie a tutti» i decibel in piazza si sono alzati a dismisura. È partito pure l’inno di Mameli, che i presenti hanno cantato a squarciagola. Una prima lezione per il pilota inglese e, per i tifosi, l’augurio di poterlo sentire quest’anno più dei precedenti. A suonare la carica in vista della gara inaugurale del mondiale è stato Leclerc, al settimo anno in rosso: «Mi emoziono ogni volta che vedo così tanta gente e sto vivendo il mio sogno.Sono un tifoso sin da bambino e per questo sono ancora più orgoglioso di rappresentare la Ferrari. Farò di tutto per farla tornare a essere campione del mondo» ha dichiarato davanti alla piazza gremita. Alle parole del predestinato, com’è soprannominato, ha fatto eco anche Hamilton: «Non c’è niente come la passione dell’Italia per la Ferrari, essere qui è speciale, c’è un’atmosfera fantastica e darò tutto».

La prossima settimana, all’Albert Park di Melbourne, scatterà il primo semaforo verde della stagione, l’ultima con l’attuale regolamento prima della rivoluzione del 2026. Leclerc, che ha giurato amore eterno alla Ferrari, cerca la consacrazione e il primo titolo. Hamilton, l’ottavo sigillo con cui supererebbe una leggenda come Michael Schumacher. L’ultimo a trionfare con il Cavallino fu Kimi Räikkönen nel 2007. Per team e tifosi, adesso l’auspicio è di riportare il mondiale a Maranello. (ALS)

SPO/GSC


7 Mar 2025 - 01:27

Ritrovata viva dopo 24h la 74enne travolta da palazzina a Bari

(ALS) – MILANO 7 MARZO – È stata ritrovata viva sotto le macerie – dopo 24 ore – Rosalia de Gioiosa, la 74enne barese travolta dopo il crollo del palazzo di via DeAmicis. La donna si trovava nella struttura di cinque piani, posta sotto esame nel 2024 dal Comune di Bari e dichiarata inagibile nello stesso anno. Dopo un giorno di scavi, i Vigili del Fuoco, insieme ai volontari del Soccorso Alpino e Speleologico e della Protezione Civile,  sono riusciti a trovare la donna nella zona della scala dove, secondo i pompieri, sarebbe stata travolta mentre stava scappando dopo aver avvertito il pericolo. Una volta estratta, è stata immediatamente caricata sull’ambulanza che l’ha portata in ospedale.

La comandante dei VVF Rosa D’Eliseo ha commentato: «Siamo felici di averla ritrovata viva» evidenziando che la donna «è stata molto fortunata» dato che nel cedimento dello stabile «si è creata una sacca d’aria grazie ad una porta blindata che ha mantenuto un pezzo di solaio».

La palla passa ora alla Procura del capoluogo pugliese, che ha aperto un’inchiesta a carico di ignori per crollo colposo.

La struttura aveva avuto un cedimento nella serata di ieri – 6 marzo – verso le 19. I residenti dei palazzi vicini avevano avvisato il direttore dei lavori di adeguamento dopo aver riscontrato crepe sospette. Nel pomeriggio erano giunti sul posto l’architetto e gli operai che – sempre secondo quanto riportato – erano usciti portando con loro una famiglia dopo aver sentito alcuni scricchiolii, poi il crollo. (ALS)

CRO/ MAP


7 Mar 2025 - 01:17

ReArm: Meloni soddisfatta, «ma non chiamiamolo riarmo»

(ALS) – MILANO 7 MAR – «La parola riarmo non è adatta, il concetto di difesa in Europa è più ampio». Ha parlato così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a margine del Consiglio Europeo del 6 marzo, che ha approvato un piano da 800 miliardi di euro per il potenziamento della capacità militare dell’Unione Europea. Meloni si è detta soddisfatta dell’incontro, ma ha frenato sull’utilizzo del termine “riarmo”, spiegando che il piano di difesa non prevede solo un miglioramento degli armamenti ma anche interventi in altri ambiti strategici.
La presidente ha inoltre confermato la sua posizione contraria all’invio di militari italiani in Ucraina, «Non manderemo i nostri soldati – ha detto – è una soluzione inefficace». Il prossimo 11 marzo a Parigi Giorgia Meloni parteciperà a un vertice in cui si discuterà della missione europea di peacekeeping. (ALS)
POL/AM


7 Mar 2025 - 01:14

Russia: ambasciatore a Roma, «Rapporto con l’Italia deteriorato, evitiamo peggiori»

(ALS) – MILANO, 7 MARZO – «Dopo tre anni di crisi acuta con l’Europa, i rapporti con l’Italia sono deteriorati. È un peccato. Evitiamo peggiorino». In un’intervista al Corriere della serail rappresentante della Federazione Russa di Vladimir Putin a Roma, l’ambasciatore Alexey Paramonov, ha analizzato in questi termini le conseguenze concrete dell’attuale crisi internazionale. E ha sottolineato: «Armare l’Europa in senso anti-russo è sbagliato».

Riprendendo il discorso tenuto a Marsiglia dal Presidente Sergio Mattarella, che si è schierato esplicitamente con l’Ucraina, il Corriere ha chiesto a Paramonov se ci possano essere conseguenze da parte russa . « Le conseguenze sono presenti nella vostra e nostra vita quotidiana.”. Secondo l’ambasciatore, è evidente un “calo della fiducia reciproca, lo si avverte anche nei canali di comunicazione messi a punto per prevenire l’aggravarsi di incomprensioni». Non sempre le conseguenze sarebbero ritorsioni, spiega, ma ci sarebbero.«Si avvertono innanzitutto in seguito al fortissimo deterioramento dei rapporti con l’Italia, prima costruttivi. Le conseguenze evocate da ministero e portavoce sottintendevano che la dichiarazione molto infelice sarà ricordata, non a favore dell’Italia e del Capo dello Stato. Quando si arriverà a miglioramenti costituirà un peso». In merito a una foto sul tavolo con il Presidente Mattarella, afferma: «È l’unica che abbiamo insieme, perché poi non mi ha visto più. Peccato, no?». (ALS)

EST/FUL


7 Mar 2025 - 12:47

ReArm: Trump, non difenderò chi non paga abbastanza

(ALS) – MILANO, 7 MAR – «Non difenderò i Paesi Nato che non pagano abbastanza»: in questi termini il presidente Usa Donald Trump ha risposto alla domanda di un giornalista durante un incontro alla Casa Bianca.
Poco dopo l’approvazione del piano di riarmo europeo, il presidente degli Stati Uniti è tornato a minacciare i membri dell’alleanza atlantica che, secondo lui, non investono abbastanza nella difesa. Rispondendo a una domanda, Trump ha detto: «Se non pagano, non li difenderò. L’ho già detto sette anni fa e i soldi sono iniziati ad arrivare, ma non sono abbastanza». E poi: «Non penso che la Francia o gli altri Paesi verrebbero in nostro aiuto in caso di bisogno. Dovrebbero, ma non credo». (ALS)
EST/FDB

 


7 Mar 2025 - 12:43

Gaza: la video-parodia che Trump ha preso sul serio

(ALS) – MILANO, 7 MAR – Aveva colto il mondo di sorpresa: la Striscia di Gaza trasformata in un paradiso turistico, statue dorate di Donald Trump svettanti sulle spiagge, bambini che giocano tra dollari svolazzanti mentre il tycoon ed Elon Musk sorseggiano cocktail al sole. Ma il video “Trump Gaza” non era una produzione della Casa Bianca. Era, in realtà, una satira.

Lo ha rivelato il regista Solo Avital, filmmaker israelo-americano, che ha  realizzato il filmato. Lo ha fatto con strumenti di intelligenza artificiale per criticare l’idea, più volte espressa da Trump, di “comprare” Gaza, trasferire altrove la popolazione palestinese e trasformare la Striscia in una nuova riviera del Mediterraneo. Ma l’esperimento gli è sfuggito di mano: caricato per poche ore su Instagram, il video era stato cancellato, ma in qualche modo è arrivato fino a Trump, che il 26 febbraio lo aveva rilanciato su Truth Social con orgoglio, senza attribuzione nè ironia.

«Questo è il dualismo della satira», ha commentato Avital al Guardian. Il suo video voleva ridicolizzare un’idea megalomane, ma nel mondo in cui viviamo il confine tra ironia e realtà è ormai evanescente. La satira si regge sul senso del ridicolo, ma cosa succede quando i leader si specchiano con fierezza nella caricatura? “Trump Gaza” doveva essere una parodia, ma resterà nella memoria collettiva come qualcosa di molto più ambiguo: una visione distorta che nessuno riesce più a distinguere dal vero. (ALS)

EST/LT


7 Mar 2025 - 12:35

Calcio: bilancio positivo per italiane dopo andata ottavi europei

(ALS) – MILANO, 7 MAR –  Tre vittorie e una sconfitta è il positivo bilancio delle squadre italiane impegnate nell’andata degli ottavi di Champions, Europa e Conference League tra mercoledì 5 e giovedì 6 marzo. Ad aprire le danze è stata l’Inter che mercoledì sera ha sconfitto 2-0 fuori casa gli olandesi del Feyenoord, che nel turno preliminare avevano eliminato il Milan. Nonostante il rigore sbagliato da Piotr Zielinski, le reti della coppia d’attacco Marcus Thuram-Lautaro Martinez consentono ai nerazzurri di affrontare con fiducia il ritorno in programma a San Siro martedì 11. La giornata di giovedì si è aperta con la nota stonata della sconfitta della Fiorentina ad Atene contro il Panathinaikos. Dopo un inizio da incubo con due gol subiti nei primi 19 minuti, i viola erano riusciti a rimontare con le reti di Lucas Beltran e Nicolò Fagioli. Nella ripresa è però arrivato il centro decisivo del centrocampista brasiliano Tetê, che obbliga ora la formazione gigliata a dover vincere giovedì 13 tra le mura amiche dello stadio Franchi. A regalare le altre due gioie europee dopo l’Inter sono state Roma e Lazio, che hanno agguantato la vittoria nei minuti di recupero. I giallorossi hanno superato allo stadio Olimpico gli spagnoli dell’Atletico Bilbao per 2-1. Una vittoria in rimonta arrivata grazie alle reti di Angeliño al 56′ e Eldor Shomurodov al 93′, che hanno ribaltato l’iniziale vantaggio basco siglato da Iñaki Williams al 50′. La formazione di Claudio Ranieri avrà quindi due risultati disponibili nella gara di ritorno in programma giovedì 13 al San Mamés di Bilbao. L’eroe biancoceleste è invece il danese Gustav Isaksen che regala alla Lazio una vittoria dall’elevato peso specifico in casa dei cechi del Viktoria Plzen con un gol al 98′. La formazione di Marco Baroni è riuscita a prevalere per 2-1, Alessio Romagnoli per la Lazio e Rafiu Durosinmi per i cechi gli altri marcatori, nonostante abbia giocato i minuti finali in 9 contro 11 a causa delle espulsioni di Samuel Gigot e Nicolò Rovella. L’appuntamento per il ritorno è fissato giovedì 13 alle 18.45 a Roma. (ALS)

SPR/GCA


7 Mar 2025 - 12:31

Sci: Paris trionfa nella libera di Kvitfjell (2)

(ALS) – Milano, 7 mar –  Paris è tornato così al successo in Coppa del Mondo 447 giorni dopo l’ultima vittoria, ottenuta il 16 dicembre 2023 in Val Gardena. Per l’atleta dei Carabinieri si tratta del 23esimo successo in carriera in Coppa del Mondo. Contando solo le vittorie in discesa libera, Paris raggiunge lo svizzero Peter Müller al secondo posto nella classifica della specialità (19 successi), portandosi a -6 dal record assoluto dell’austriaco Franz Klammer.
Lo sciatore meranese ha espresso la propria soddisfazione al termine della gara: «Ho cercato di far correre gli sci, è andata bene. Gli svizzeri sono quelli da battere e a me fa piacere essere tornato davanti. Per fortuna ho trovato la soluzione con i materiali, ho preso sempre più fiducia».
Nonostante il secondo posto, Odermatt ipoteca sia la Coppa del Mondo generale sia quella di discesa. In classifica generale, l’elvetico vanta ora 440 punti di vantaggio sul norvegese Henrik Kristoffersen, quando mancano otto gare al termine della stagione. Per quanto riguarda la coppa di specialità, il fenomeno svizzero allunga invece a +103 su von Allmen con due discese ancora da disputare. (ALS)

SPR/GCA


7 Mar 2025 - 12:28

++Sci: Paris trionfa nella discesa di Kvitfjell++

(ALS) – MILANO, 7 MAR – Dominik Paris ha trionfato nella discesa libera disputata oggi a Kvitfjell. Sulla pista norvegese Olympiabakken il 35enne altoatesino si è messo alle spalle quattro atleti svizzeri: Odermatt, secondo a 32 centesimi, Rogentin terzo a 63 centesimi, il campione del mondo Von Allmen e Monney, rispettivamente quarto e quinto. (ALS)
SPR/GCA


7 Mar 2025 - 12:23

ReArm: Orban si oppone agli aiuti a Kiev

(ALS) – MILANO, 7 MAR – Il premier ungherese Viktor Orbán durante il vertice UE di ieri si è opposto al piano von der Leyen, non aderendo alla dichiarazione congiunta di 26 Paesi sul sostegno militare all’Ucraina. Il governo di Budapest, pur approvando il fondo europeo da 150 miliardi di euro per progetti di difesa condivisi (parte del piano ReArm Europe), ha espresso riserve sulla questione ucraina. Orbán ha rifiutato di sottoscrivere i principi chiave sull’Ucraina, tra cui il divieto di negoziati senza Kiev e il rispetto dell’integrità territoriale ucraina. Una mossa che secondo il presidente del Consiglio Europeo António Costa ha portato l’Ungheria all’ «isolamento». Costa ha sottolineato come 26 Stati abbiano scelto una via alternativa per garantire assistenza militare a Kiev. Orbán ha replicato accusando l’UE di essersi «auto-isolata» dagli USA, dalla Cina e dalla Russia, rivendicando invece i propri legami con tutte e tre le potenze. Critico verso l’aumento degli aiuti a Kiev, il presidente ungherese ha definito «insostenibile» l’onere finanziario per l’Europa, soprattutto in assenza del sostegno statunitense. La sua posizione, però, non ha impedito l’avvio del piano ReArm.
Orbán ha ribadito la necessità di soluzioni diplomatiche anziché militari, in linea con la sua politica estera orientata a mantenere canali aperti con la Russia. L’Ungheria resta quindi parte del progetto di rafforzamento della difesa europea, ma con un approccio distinto su temi chiave come la gestione del conflitto in Ucraina. (ALS)
EST/FP


7 Mar 2025 - 12:13

UE: sì al al piano “ReaArm Europe” da 800 miliardi (2)

(ALS) – MILANO, 7 MAR – Il piano prevede un finanziamento da 650 miliardi di euro provenienti dagli Stati membri, che dovranno incrementare la spesa militare di +1.5% del PIL annuo per i prossimi quattro anni. I restanti 150 miliardi saranno coperti da prestiti comunitari, emessi attraverso un nuovo strumento di debito simile a quello utilizzato durante la pandemia, ma dedicato esclusivamente a progetti di difesa condivisi tra Paesi UE. Le risorse verranno destinate all’acquisto di sistemi di difesa aerea, artiglieria avanzata, droni e tecnologie anti-drone, oltre a potenziare la cyber-difesa e la mobilità delle forze armate. Contestualmente, gli Stati potranno superare temporaneamente i vincoli di deficit (3% del PIL) e debito (60% del PIL) previsti dal Patto di Stabilità, grazie a una clausola di salvaguardia attivata per emergenze strategiche.
Sul fronte geopolitico, von der Leyen ha sottolineato che «l’Europa deve assumersi la responsabilità della propria sicurezza», in risposta alla crescente minaccia russa e alle tensioni globali. Sul piano interno europeo, però, il piano divide: Polonia e Paesi Baltici lo sostengono con fermezza, mentre Ungheria e Slovacchia criticano l’enfasi sul riarmo, spingendo per soluzioni diplomatiche. Anche Germania e Paesi Bassi esprimono perplessità sull’uso del debito comune, auspicando maggiori investimenti nazionali. (ALS)
EST/FP


7 Mar 2025 - 12:09

ReArm: Schlein, il piano von der Leyen va in direzione sbagliata

(ALS) – MILANO, 07 MAR – «Il piano di riarmo di Ursula von der Leyen va nella direzione sbagliata»: lo ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein al Corriere della Sera. «Come ho ribadito anche a Bruxelles ai socialisti europei, noi siamo convinti che quello che serve oggi è un salto comune verso la difesa europea. Se non si sta facendo, ahimé, è perché evidentemente non c’è ancora la volontà politica da parte degli Stati. Ai socialisti europei ho anche detto che la difesa europea è una cosa diversa rispetto all’agevolazione al riarmo dei 27 Stati membri».

Schlein ha aggiunto: «La difesa comune va sostenuta con investimenti comuni fatti con debito europeo». Secondo la leader del Pd, bisogna prendere a modello il Next generation Eu “che durante il Covid ha fatto superare veti storici». Per Schlein l’Ue “manca di coraggio”. “Perché non si fa un piano di investimenti comuni da 800 miliardi all’anno che tenga dentro tutte le priorità? Quella industriale, la energetica, la sociale e la difesa comune». La segretaria dem ha sottolineato: «L’unico strumento che sembra andare nella direzione di quello che sosteniamo è quello simile al Sure –  un fondo europeo da 100 miliardi di euro -, perché finanzia progetti comuni europei. Però sono prestiti, non investimenti diretti. E per di più è uno strumento che non passa dal Parlamento e che quindi sarà difficile migliorare».

Rispetto al resto del Pse e agli altri governi socialisti che sostengono il piano, Schlein ha concluso: «Noi siamo più critici, certamente, ma il presidente del Pse ha fatto, dopo il vertice, considerazioni simili. E comunque non starei mai su delle posizioni che ritengo sbagliate». (ALS)

POL/GSA


7 Mar 2025 - 12:02

Papa: notte tranquilla, ora è vigile

(ALS) – MILANO 7 MAR – Continuano a essere stabili la condizioni del Papa. Bergogli ha passato una notte tranquilla, si è svegliato poco dopo 8 e, come hanno riferito i medici, è vigile. Ieri ha parlato per la prima volta dal 14 febbraio, quando è stato ricoverato al policlinico Gemelli di Roma. Dall’appartamento di otto camere al decimo piano dell’ospedale ha lanciato un messaggio audio ai fedeli: «Vi ringrazio per le vostre preghiere, grazie».

La prognosi rimane ancora riservata, ma il Papa non ha avuto crisi respiratorie e le sue condizioni sono rimaste stabili. Viste le condizioni oggi per la prima volta dal ricovero non verranno date notizie sulla salute di Bergoglio e il prossimo aggiornamento dal Vaticano arriverà sabato. (ALS)

CRO/MF


7 Mar 2025 - 11:56

ReArm: Tajani, sostegno a piano Von der Leyen

(ALS) – MILANO, 7 MAR –  Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani al Consiglio Europeo ha espresso pieno appoggio al programma Rearm Europe presentato dalla presidente Von der Leyen. «Noi siamo sempre stati a favore della difesa europea, era il grande sogno di De Gasperi e poi di Berlusconi e se adesso si concretizza questo sogno non può che essere un fatto positivo. Per quanto riguarda poi la questione dei fondi di coesione noi non li useremo perché devono essere destinati a fare altre cose e quindi non c’è alcuna preoccupazione su questo» ha poi detto il vicepremier entrando al vertice del Ppe. «Certamente dobbiamo arrivare alla spesa del 2% del Pil rispettando gli impegni presi con la Nato. Dobbiamo lavorare per garantire la sicurezza e la sicurezza è un concetto ampio sia sul fronte interno che esterno. Non bisogna pensare che siamo un’armata di guerrafondai. Difesa è garantire la sicurezza degli italiani e degli europei». Rispondendo ad una domanda sulle divisioni all’interno del governo, Tajani ha precisato: «non ci sono divisioni, per quel che riguarda il Consiglio di oggi, siamo tutti favorevoli ad una strategia che rafforzi la sicurezza. Poi bisognerà vedere nel concreto, discutere non è mai sbagliato». Il ministro infine ha ribadito “l’indispensabilità” del sostegno degli Stati Uniti: «Mi pare assolutamente impossibile pensare di garantire la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa senza un solido rapporto transatlantico e senza la Nato. È fondamentale, e l’abbiamo detto fin dall’inizio, senza gli Stati Uniti non si può fare. Detto questo, significa anche che noi dobbiamo fare la nostra parte, cioè spendere di più per la nostra sicurezza. Sicurezza non è la guerra, significa anche la sicurezza delle nostre strade, dei nostri concittadini che vivono ogni giorno, magari correndo dei rischi e minacce come il terrorismo». (ALS)

POL/AS


7 Mar 2025 - 11:48

ReArm: Calenda, “Meloni sbaglia, riarmo Ue è la parola giusta”

(ALS) – MILANO 7 MAR –  «No, Giorgia Meloni, riarmo è la parola adatta per ciò che serve»: così Carlo Calenda, leader di Azione, ha commentato la scelta di Giorgia Meloni in merito alla difesa comune europea. Intervenendo su X il segretario del partito ha aggiunto: «Qui l’unico messaggio non chiaro lo state dando voi, a destra e a sinistra, perché non avete la forza della leadership di Stato, capace di parlare un linguaggio adatto alla Storia».

Calenda ha ripreso le parole di Meloni: «Riarmo non è la parola adatta, il messaggio non è chiaro».  (ALS)

POL/MM


7 Mar 2025 - 11:43

ReArm: Renzi, “ok, ma von der Leyen non butti i soldi”

(ALS) – MILANO 7 MAR –  «Sono favorevole a un riarmo, ma la Von del Leyen non deve bittare i soldi”: così Matteo Reni ha commentato l’ipotrsi di un riarmo in chiave europea. Parlando durante l’ultima puntata di Dritto e Rovescio, il leader di Italia Viva ha detto: “Secondo me è giusto che ci sia una difesa comune perché non si conta più nulla come singoli Paesi, né in merito all’economia (vedi la questione dei dazi) né sulle questioni militari», ha dichiarato. «Io sono favorevole alla difesa comune europea, ma non di buttare i soldi come von der Leyen ha già dimostrato di fare. Ha combinato un disastro senza precedenti con il Green Deal per cui bisogna capire che non bisogna spendere per pallottole e armi, ma per altro».

«La spesa per la difesa sono anche soldi da spendere per l’innovazione» ha aggiunto. Renzi ha fatto l’esempio degli Stati Uniti, dove le spese militari ammontano a circa 800 miliardi mentre per la ricerca spendono quasi 94 miliardi. «Noi invece spendiamo solo 9 miliardi. Quindi se portassimo la stessa proporzione tra le spese bilanceremmo miliardi per armi e per altro, come salute e ricerca».

«La cosa che serve è la difesa comune, sono gli Stati Uniti d’Europa ma, soprattutto dopo il Green Deal, io non ho grande fiducia in Ursula von der Leyen ma l’idea di un’Europa che si mette insieme e che investe anche in difesa è un’idea vincente», ha concluso Renzi . (ALS)

POL/MM


7 Mar 2025 - 11:33

Usa: Trump su Musk, «Usi il bisturi e non l’ascia»

(ALS) – MILANO, 07 MAR – Secondo Donald Trump, Elon Musk «dovrebbe usare il bisturi rispetto all’ascia per licenziare i funzionari». Lo ha scritto sul social network Truth riferendosi all’immagine della motosega utilizzata da Musk, che si era presentato su un palco annunciando in quei termini la sua politica di tagli nel pubblico impiego. Il Presidente degli Stati Uniti ha poi aggiunto: Musk e i suoi collaboratori «stanno facendo un grande lavoro, registreremo un periodo storico per l’America. È giusto ridurre il numero dei funzionari pubblici, ma allo stesso tempo dobbiamo mantenere le persone migliori e le più produttive». Musk è stato nominato responsabile del DOGE, il Dipartimento per l’efficienza pubblica governativa, nel gennaio 2025 e da allora ha fatto discutere per i suoi modi spesso bruschi e per i numerosi licenziamenti all’interno delle agenzie pubbliche statunitensi. (ALS)

EST / PNM


7 Mar 2025 - 11:28

S&P declassa Stellantis da BBB+ a BBB

(ALS) – Milano, 07 MAR – L’agenzia di rating Standard & Poors ha declassato Stellantis e il suo debito da BBB+ a BBB, a causa delle prospettive sui margini deboli. L’outlook, invece, rimane stabile. La decisione segue la direzione sugli utili per il 2025, fornita dalla compagnia automobilistica italo-francese, che prevede un miglioramento limitato della redditività rispetto a un margine Ebitda (sigla italiana che abbrevia l’espressione “utile prima di interessi, tasse, deprezzamenti e ammortamenti”) di circa il 6% nel 2024.

S&P prevede inoltre che il calo dei prezzi in Nord America a fine 2024 e le difficoltà di accesso al credito per i consumatori limiteranno la capacità di Stellantis di aumentare i volumi e di migliorare i margini in questi mercati. A questo si aggiungono le pressioni derivanti dai dazi annunciati dagli Usa.  L’outlook stabile, spiega inoltre S&P, è dovuto alla previsione che Stellantis riesca a mantenere le quote in Europa e Nord America. (ALS)

ECO / VG

 


7 Mar 2025 - 11:24

ReArm: Conte, “no a quello che sembra un bollettino di guerra”

(ALS) – MILANO, 7 MAR – “Più che le conclusioni, quelle del Consiglio europeo sembrano un bollettino di guerra”: così il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha commentato le decisioni prese dai Capi di stato e di governo europei. “I nostri governanti, in un clima di ubriacatura collettiva – ha proseguito, criticando la logica di riarmo – programmano una spesa straordinaria di miliardi su miliardi per armi, missili e munizioni”.

Conte ha poi replicato alla premier Meloni, secondo la quale è sbagliato parlare di riarmo: “Meloni si preoccupa della forma e di come ingannare i cittadini – ha scritto intervenendo su X.-  Ma i cittadini non sono stupidi! Giorgia Meloni, come lo vuoi chiamare questo folle programma che, anziché offrire soluzioni ai bisogni concreti di famiglie e imprese, affossa l’Europa della giustizia e della civiltà giuridica per progettare l’Europa della guerra?”.

“Meloni – ha aggiunto Conte riferendosi al Patto di Stabilità – ha chiesto a Von der Leyen di investire cifre folli in armi e spese militari dopo aver firmato sulla nostra testa a Bruxelles vincoli e tagli sugli investimenti che ci servono davvero su sanità, energia, carovita, industria e lavoro”. Conte ha poi concluso:  “Dai 209 miliardi che noi abbiamo riportato in Italia dall’Europa per aziende, lavoro, infrastrutture, scuole e asili nido, passiamo a montagne di soldi destinati alle armi”. (ALS).

AA/POL


7 Mar 2025 - 11:08

Dazi Usa: Borse in calo anche oggi, Milano -0,54%

(ALS) – MILANO, 07 MAR – In seguito agli annunci dell’amministrazione Trump sui dazi, le Borse mondiali continuano ad essere in difficoltà. Anche oggi hanno reagito negativamente, Milano ha aperto a -0,54%. L’indice azionario S&P 500 (quello che rappresenta le 500 maggiori aziende quotate nelle borse statunitensi) è sceso ancora a 5.738,52 punti e si trova al di sotto del livello raggiunti prima dell’elezione di Trump (quando era a 5.782,76 punti). Anche le Borse asiatiche sono crollate, allineate al calo registrato nel mercato economico Usa. La Cina cala con Shanghai a -0,46% e Shenzhen a -0,53%.  (ALS)

ECO/ARE

 


7 Mar 2025 - 11:05

Macron a Putin: «Imperialista revisionista, un controsenso storico»

(ALS) – MILANO, 07 MAR – Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha risposto al Presidente russo Vladimir Putin definendolo un «imperialista revisionista». Non solo: a Putin che lo aveva definito “Napoleone” ha replicato dicendo che il suo è  «un controsenso storico». Al termine del vertice del Consiglio Europeo, Macron ha dichiarato alla stampa: «Napoleone guidava delle conquiste. L’unica potenza imperiale che vedo oggi in Europa si chiama Russia e Putin è un imperialista revisionista della storia e dell’identità dei popoli».

La disputa tra i due era cominciata mercoledì sera, quando Macron aveva affermato: «Chi può pensare che la Russia di oggi si fermerà all’Ucraina?». Macron aveva anche offerto agli alleati europei la protezione dell’«ombrello nucleare francese» , chiedendo maggiori investimenti nella difesa europea: «Di fronte a questo mondo di pericoli, restare spettatori sarebbe una follia».

Ieri è arrivata la risposta di Putin: «Ci sono ancora alcuni che non possono rimanere calmi, c’è ancora gente che vuole tornare ai tempi di Napoleone, dimenticando come è finita». Dichiarazione che era stata poi ripresa dal ministro degli Esteri Sergej Lavrov, che ha paragonato il presidente francese non solo a Napoleone ma anche a Hitler: «Loro (Napoleone e Hitler, ndr) dicevano apertamente che volevano conquistare, sconfiggere la Russia. Lui (Macron, ndr) apparentemente vuole la stessa cosa, ma dice che è necessario combattere la Russia, che la Russia rappresenta un pericolo per la Francia e l’Europa».

(ALS)

EST/VB


7 Mar 2025 - 10:47

Dazi: Trump li sospende fino al 2 aprile per Canada e Messico

(ALS) – MILANO 7 MAR – Il presidente statunitense Donald Trump ha deciso di sospendere i dazi del 25% su prodotti provenienti dal Messico e dal Canada, cioè i principali partner commerciali degli Stati Uniti. L’entrata in vigore dei dazi è stata rinviata di un mese, dovrebbe scattare il due aprile.
Il presidente ha dichiarato di aver fermato i dazi sul Messico per il suo rapporto personale con la presidente messicana, Claudia Sheinbaum: «Il nostro rapporto è stato molto buono e stiamo lavorando duramente insieme al confine per impedire agli immigrati clandestini di entrare negli Stati Uniti e per fermare il fentanyl». Poi, la decisione di estendere lo stop temporaneo al Canada.
Le importazioni saranno esentate dalle tariffe se rientrano nel patto commerciale UsMCa (United States-Mexico-Canada Agreement) del 2020.
E’ il secondo interventodi Trump dopo l’annuncio che la nuova amministrazione avrebbe imposto nuovo dazi. Già mercoledì 5 marzo Trump aveva annunciato che le società produttrici di automobili Ford, Stellantis e General Motors avrebbero avuto un mese di esenzione. (ALS)
EST/MIC


7 Mar 2025 - 10:37

ReArm: Fratoianni, «un suicidio per la Ue»

(ALS) – MILANO, 7 MAR –  «Spendere centinaia di miliardi di euro per aumentare la spesa militare invece che quella sociale e per i diritti di tutti e tutte è un suicidio vero e proprio per l’Europa»: in questi termini Nicola Fratoianni di Avs ha commentato il piano “ReArm Europe” approvato ieri all’unanimità dal Consiglio europeo.

Il piano prevede di aumentare la spesa militare dei Ventisette di 800 miliardi. «In questo Continente le istituzioni devono rispondere alla crisi sociale che l’attraversa – ha continuato il leader di Sinistra Italiana – altrimenti saranno le destre nazionaliste ad avvantaggiarsene. E e far saltare dall’interno e per davvero il progetto dell’Unione».

Già due giorni fa Fratoianni aveva espresso sui social una posizione critica nei confronti della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. La presidente a suo avviso si sarebbe dimostrata «inadeguata e pericolosa per il futuro dell’Europa». (ALS)

 

POL/MEN


7 Mar 2025 - 10:32

++Ue: sì al piano “ReArm Europe” da 800 miliardi++

(ALS) – MILANO, 7 MAR – Il Consiglio Europeo ha approvato ieri con 26 voti favorevoli su 27 il piano “ReArm Europe” da 800 miliardi di euro per potenziare la difesa continentale e sostenere l’Ucraina. L’iniziativa, proposta dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, è stata votata all’unanimità ad eccezione del premier ungherese Viktor Orban.  (ALS)
EST/FP