(ALS) – MILANO 5 NOV – Svolta nel caso Nada Cella, la giovane segretaria trovata morta nell’ufficio dove lavorava a Chiavari nel 1996. La procura di Genova ha messo sotto indagine per omicidio una donna, Annalucia Cecere e insieme a lei l’ex datore di lavoro della vittima, il commercialista Marco Saracco e la madre Teresa Bucchioni, entrambi per false dichiarazioni al pubblico ministero. Secondo gli investigatori della Squadra Mobile, Cecere sarebbe stata invaghita di Saracco, un amore però non corrisposto, in quanto quest’ultimo era innamorato proprio della giovane Nada Cella. Il commercialista quella mattina del 6 novembre avrebbe visto Cecere uscire dall’ufficio ma l’avrebbe coperta per tutti questi anni. La donna, 53 anni, era stata indagata fin dall’inizio, ma le indagini nei suoi confronti erano poi state archiviate poco tempo dopo. In casa di Cecere gli investigatori dell’epoca avevano trovato alcuni bottoni in un cassetto uguali a quelli ritrovati sotto il corpo della segretaria. Inoltre, due testimoni quella stessa mattina l’avrebbero vista passare dalla strada dello studio di Soracco intorno all’ora del delitto. La riapertura delle indagini è stata favorita dal lavoro della criminologa Antonella Pesce, assunta dalla famiglia di Cella, la quale ha riesaminato i fascicoli raccogliendo elementi sottovalutati all’epoca: «Fiducia nella giustizia e speriamo che finalmente la verità venga a galla», ha dichiarato Silvana Smaniotto, madre di Nada Cella. (ALS)
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