(ALS) – Milano, 17 mar – Checco Zalone, all’anagrafe Luca Medici, si racconta al Corriere. In una lunga intervista con Aldo Cazzullo, Zalone tra serio e non prende in giro sé stesso e l’Italia. “Siamo un Paese senza pazienza – dice-. Il problema di oggi non è che non si può dire nulla, ma che si può dire tutto, anche troppo. Ognuno è libero di sparare le sue “nullate”, di ferire, di offendere, senza conseguenze». E aggiunge: «Il male del secolo è il narcisismo di massa», tema sul quale vorrebbe basare il suo prossimo film. Zalone afferma di tenersi lontano dalla politica pur avendo sempre votato (“da Berlusconi a Renzi, al Pd”) e avendo anche invitato a cena l’attuale Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Preferisce concentrarsi sulla famiglia e sul lavoro. I suoi modelli di riferimento sono Totò, Troisi, Sordi e Villaggio e il suo pubblico preferito, pur essendo originario di Capurso, in Puglia, è quello del Nord Italia, «perché è un coacervo, c’è di tutto. É pieno di terroni civilizzati». (ALS)
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