(ALS) – Milano, 27 gen – In occasione dell’incontro organizzato dal comune di Milano a Palazzo Marino per non dimenticare le vittime dei campi di sterminio, Davide Fiano ha condiviso la testimonianza del nonno Nedo con gli studenti e le studentesse delle scuole milanesi presenti all’evento. L’invito rivolto al pubblico è stato quello di raccoglierne il testimone e tenere vivo il ricordo non solo per rendere giustizia, ma anche «per potersi orientare nel presente».
A tal fine, ricordando le persecuzioni contro gli ebrei, Fiano ha condiviso alcune lezioni utili per i cittadini di oggi e di domani.
La prima riguarda l’importanza di non essere indifferenti: di non fare, cioè, ciò che hanno fatto gli italiani che scelsero di tacere nei confronti della violenza e della soppressione dei diritti altrui.
La seconda si concentra sulla necessità di avvertire i pericoli in anticipo, senza aspettare il compimento di un progetto di progressiva disumanizzazione da «persone» a «nemici» e poi a «pezzi», come quello subito dagli ebrei.
In chiusura del suo intervento, Davide Fiano ha infine mostrato la divisa che suo nonno fu costretto ad indossare nei campi di concentramento: un oggetto visibile, materiale e concreto, che ricorda ancora una volta la necessità di non dimenticare gli orrori del passato. Come ripeteva Nedo Fiano: «Quello che è accaduto, se non lo ricordiamo, è come se non fosse successo» (ALS).

CRO/MTC