federico-thomanMilanese di nascita e toscano di origine, passo la mia infanzia a Segrate durante gli anni della guerra. Quella tra il Cavaliere e l’Ingegnere per la Mondadori.

Finite le scuole medie, il richiamo della jungla meneghina è troppo forte per non essere ascoltato: frequento il liceo classico Carducci e poi filosofia all’Università Statale. Platone e Nietzsche gli amori apparentemente inconciliabili, Husserl il maestro di metodo.

Nel mezzo del cammin di nostra laurea, un meraviglioso Erasmus a Brema ha positivamente sconvolto il mio milanocentrismo.

Ora eccomi qui alla Walter Tobagi. Il giornalista che spero di diventare non è secondo me paragonabile tanto a un fotografo quanto a un pittore. Non si tratta di catturare la realtà così come tutti la vedono, ma di riuscire a farlo – senza sconti o piaggerie – illuminando le zone d’ombra della nostra vita sociale, economica e politica col pennello della parola ragionata e il fuoco dell’impegno.