Pierluigi Barbieri, detto “lo zingaro” ha confessato nel corso dell’interrogatorio di garanzia di aver ucciso su commissione Ilenia Fabbri. Il killer era stato fermato giorni fa insieme al marito della vittima, Claudio Nanni, accusato di essere il mandante. Oggi pomeriggio è previsto l’interrogatorio di Nanni.
La ricostruzione – Secondo gli inquirenti, Nanni e Barbieri si erano messi d’accordo già da tempo. Il 10 dicembre, riporta il quotidiano La Repubblica, mentre Nanni era in quarantena per Covid si rivolgeva così allo “zingaro”: «Una volta che esco…dopo si fan tutte le cose che bisogna fare, ok?». I due si erano incontrati anche a ridosso del 6 febbraio, giorno dell’omicidio, per limare gli ultimi dettagli. La donna sarebbe stata uccisa per questioni economiche. Ilenia Fabbri, già vittima delle violenze dell’ex marito, era in causa con Nanni perché non era mai stata pagata per il lavoro che svolgeva nella sua officina: il risarcimento richiesto era di 100 mila euro. Ma l’uomo era furibondo anche perché, dopo la separazione, aveva perso la casa di via Corbara 4 dove l’ex moglie viveva con la figlia di 21 anni. E dove Barbieri le ha tolto la vita.
Chi è Barbieri – Violento, accreditato nell’ambiente malavitoso e bisognoso di soldi. È questo il profilo del killer a casa del quale sono stati ritrovati 2200 euro in contanti. Si sospetta siano il pagamento ricevuto da Nanni per commettere il fatto. L’uomo, 53 anni, era senza impiego da tempo e si prestava a lavorare su commissione per effettuare spedizioni punitive, l’ultima della quali, che gli era valsa una condanna, ai danni di un disabile. Lo zingaro «ha scelto la violenza come stile ordinario di vita», si legge nelle motivazioni che hanno portato all’arresto per l’omicidio Fabbri. Dopo la confessione di Barbieri è ora attesa quella del presunto mandante.