Prove di disgelo tra Stati Uniti e Cina. I presidenti Joe Biden e Xi Jinping si incontreranno in un vertice virtuale probabilmente lunedì 15 novembre. Secondo quanto riportato dal quotidiano Politico, tra i vari temi che saranno affrontati dai due leader ci saranno soprattutto quelli relativi agli obbiettivi e ai risultati ottenuti nella lotta al cambiamento climatico.
Le voci sull’incontro – Un incontro inatteso, soprattutto se si pensa alle dichiarazioni di Joe Biden della settimana scorsa: «Xi Jinping ha fatto un grande errore a non venire prima al G20 e poi alla Cop26, la Cina deve rispettare le regole e gli impegni come tutti gli altri». L’obbiettivo del meeting virtuale è quello di ridurre le distanze fra le posizioni di Cina e Usa, rispettivamente il primo e il secondo Stato nella classifica delle emissioni, in merito ai cambiamenti climatici, per accelerare verso un piano d’azione più efficace. Pechino e Washington hanno concordato di raddoppiare gli sforzi, anche grazie all’introduzione di nuovi obbiettivi per limitare le emissioni già entro il 2025.
Da parte sua la Cina si impegnerà a limitare l’utilizzo di metano, ma l’accordo prevede anche regole concrete sui temi della decarbonizzazione e della lotta alla deforestazione. «La cooperazione è l’unica scelta possibile sia per la Cina che per gli Stati Uniti», ha dichiarato Xie Zhenhua, l’inviato cinese per il clima. Anche John Kerry, l’emissario americano alla Cop26 di Glasgow, ha ribadito lo stesso concetto: «Usa e Cina non concordano su molte questioni, ma per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico non hanno scelta se non quella di collaborare, perché è l’unico modo per portare a termine gli obbiettivi e perché è la scienza che lo impone». Non sembrerebbe essere previsto un dialogo sulle altre questioni che interessano le due potenze, comprese le tensioni su Taiwan o l’allentamento delle restrizioni sui visti. È comunque probabile che l’incontro possa aprire la strada per risolvere alcuni attriti riaprendo un dialogo tra le due nazioni.
Cop26, la bozza d’accordo – La notizia dell’incontro tra Biden e Xi Jinping arriva esattamente 24 ore dopo la pubblicazione della prima vera bozza di accordo della Cop26, la conferenza internazionale iniziata a Glasgow il primo novembre. Per la prima volta tutti i Paesi partecipanti si sono impegnati alla rinuncia al carbone e ai sussidi per i combustibili fossili. In verità, la formulazione è vaga e non molto stringente, tanto da cominciare con: «Si invitano le parti…», come si legge nella bozza. Altrettanto vago è il riferimento all’innalzamento delle temperature, che sembra aver messo da parte l’obbiettivo di non superare i 1,5 gradi: «Contenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali». Anche perché i Paesi non hanno ancora presentato i loro piani di riduzione dei gas serra. Altro tema è quello degli aiuti economici ai Paesi in via di sviluppo, ma anche in questo caso nessun impegno concreto: «Sottolinea la necessità di mobilitare i finanziamenti per il clima… compreso un sostegno notevolmente rafforzato per i Paesi in via di sviluppo, oltre 100 miliardi di dollari all’anno». Infine, è stata decisa una tavola rotonda ministeriale annuale per venire incontro agli obbiettivi pre 2030. La prima sarà a novembre 2022 e verrà accompagnata l’anno successivo da un altro vertice Onu sul clima.