L’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio è stato ucciso a Kanyamahoro, nella parte orientale del Paese africano, al confine con il Ruanda. La sua vettura è rimasta coinvolta in un attacco ad un convoglio delle Nazioni Unite. Attanasio aveva ottenuto l’incarico il 15 gennaio 2019. Con lui sono morti anche il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista della macchina, Mustapha MilamboMassima apprensione da parte della Farnesina, che segue con attenzione gli sviluppi.

L’attentato – La matrice non è ancora chiara, ma un portavoce riferisce che potrebbe essere la conseguenza di un tentativo di rapimento. Morto con lui anche un carabiniere, Vittorio Iacovacci (30 anni, che si sarebbe dovuto sposare in estate) e l’autista Mustapha Milambo. Il convoglio faceva parte della Monusco, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo. L’attentato è avvenuto tra Goma e Bukavu e, secondo le prime informazioni, i responsabili sarebbero degli uomini di un commando terroristico. La zona è ritenuta pericolosa a causa della presenza dei ribelli della Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (Fdlr). Attanasio, che si trovava sul luogo su invito del Programma alimentare mondiale, è stato raggiunto da alcuni colpi ed è morto nell’ospedale di Goma a causa delle ferite riportate. Il ministero dell’interno di Kinshasa ha reso noto in comunicato che tre persone sono state sequestrate in seguito all’attacco, mentre una quarta persona, anch’essa rapita, è stata invece ritrovata.

Le reazioni della politica – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, impegnato al Cae (Consiglio Affari Esteri) di Bruxelles, è stato il primo a manifestare dolore per l’accaduto. In seguito sono arrivate anche le parole del presidente Sergio Mattarella: «La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali». Tra gli altri, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, che ha commentato sui social la vicenda: «Uomini dello Stato al servizio della pace e della cooperazione nel Paese africano. Una preghiera li accompagni. Il loro sacrificio non sia vano, la pace vincerà sul terrorismo». Anche il deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime: «Il nostro cordoglio per loro e per le loro famiglie a cui va il nostro abbraccio». Non sono mancate parole di vicinanza anche da parte dell’Unione Europea, in particolare Josep Burrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza: «Con tutti i ministri degli Esteri Ue, abbiamo espresso la nostra vicinanza al ministro Luigi Di Maio e all’Italia. Restiamo determinati a continuare a combattere contro ogni violenza nella regione».

Luca Attanasio – Attanasio, quarantatré anni, era originario della provincia di Milano. Era sposato e aveva tre figlie. L’estate scorsa aveva ricevuto il premio Nassiryia per la pace “per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli, per aver contribuito alla realizzazione di importanti progetti umanitari distinguendosi per l’altruismo, la dedizione e lo spirito di servizio a sostegno delle persone in difficoltà”. La Farnesina lo ricorda come un diplomatico molto stimato e apprezzato.