Nell’Italia del tricolore alle finestre e dei canti dai balconi si fanno i conti con il coronavirus, a cominciare da quelli economici. Lunedì 16 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con le nuove misure per affrontare l’emergenza coronavirus. Denominato decreto “Cura Italia”, una manovra straordinaria da 25 miliardi, prevede interventi per la sanità, le famiglie, le imprese e i lavoratori. «Le misure di sostegno e di spinta inserite in questo decreto sono la testimonianza della presenza dello Stato. Il governo è vicino a imprese, commercianti, liberi professionisti, famiglie e giovani che stanno facendo sacrifici per il bene comune, per il bene supremo che è la salute», ha detto il presidente Giuseppe Conte al termine del Consiglio dei ministri. Ma i numeri dei contagi continuano a segnalare che il peggio non è ancora passato: secondo gli ultimi dati della Protezione Civile, riferiti al 15 marzo, i decessi nelle ultime 24 ore sono saliti del 25 per cento (rispetto al giorno precedente), l’aumento più alto dall’inizio dell’epidemia. Nel frattempo, anche le Borse europee temono il contagio: i listini colano a picco e lo spread vola a 278 punti.

Il bollettino – In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, 24.747 persone hanno contratto il virus (inserendo nel computo anche i guariti e i deceduti). Secondo gli ultimi dati della Protezione Civile, riferiti al 15 marzo, al momento sono in 20.603 a risultare positivi. Rispetto al giorno precedente, 3.590 persone in più hanno contratto il virus (la crescita è del 17 per cento. Il 14 marzo era stata del 19,8 per cento). Ci sono stati 368 morti, il 25 per cento in più rispetto alle 24 ore precedenti: l’incremento più alto di sempre (il conto delle vittime è salito a 1.809). I guariti sono stati 369 (2.335 in totale da quando è iniziata l’epidemia).

Il decreto “Cura Italia” – Si avvicina a 25 miliardi, in pratica una  vera e propria manovra, il decreto salva-economia messo in campo dal Governo. Almeno 10 miliardi saranno destinati agli ammortizzatori sociali per sostenere, per un massimo di nove settimane, tutti i lavoratori dipendenti costretti a restare a casa. Tre miliardi andranno a finanziare e potenziare il sistema sanitario nazionale e la Protezione civile, per assunzioni e forniture. Gli altri interventi andranno a sostenere la liquidità per imprese e famiglie. Vengono sospesi gli obblighi di versamenti per tributi, contributi e di altri obblighi fiscali e slittano di almeno un mese e mezzo le scadenze del fisco, a partire da quelle di Iva e Irpef (previste proprio per lunedì 16). A tutto questo si aggiunge un’immissione di «flussi per complessivi 350 miliardi» di euro all’economia reale, ha detto Conte durante la conferenza stampa. Previsto un nuovo decreto ad aprile.

Sanità – Il decreto appena varato prevede il pagamento maggiorato per le ore di straordinario effettuate dal personale medico, sanitario e infermieristico durante l’epidemia. Per queste categorie è inoltre previsto che il bonus baby-sitter salga fino a 1.000 euro. Uno stanziamento ad hoc inoltre consente al ministero della Salute di assumere 40 medici, 18 veterinari e 29 tecnici per aumentare i controlli sanitari su passeggeri e merci. Il Governo ha anche disposto che regioni e province autonome possano individuare aree sanitarie temporanee per fare fronte all’urgenza di posti letto. Possono essere requisite strutture idonee ad accogliere i malati (ad esempio gli alberghi) ed è stato stabilito il ricorso al personale e alle apparecchiature del servizio sanitario privato.

Lavoro – «Nessuno sarà lasciato solo», assicura il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. L’obiettivo è che «nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus, che nessuno venga licenziato». Tutti i lavoratori, anche quelli delle aziende con meno di 5 dipendenti, beneficeranno della cassa integrazione in deroga per massimo 9 settimane. La Cig in deroga vale anche per i settori agricoltura, pesca, terzo settore, mentre resta escluso il lavoro domestico. Stop per 2 mesi ai licenziamenti. Per i professionisti, i collaboratori, i lavoratori autonomi e gli stagionali è prevista un’indennità di 600 euro una tantum, oltre a diverse misure per chi è titolare di attività commerciale che ha dovuto ridurre o chiudere. «Per gli autonomi e i liberi professionisti in questo primo dl ci sono circa 3 miliardi di euro a tutela del periodo di inattività», ha spiegato il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.

Casa e famiglia – C’è lo stop alla rata del mutuo per la prima casa fino a 18 mesi. Il fondo è previsto per i lavoratori dipendenti ma anche per professionisti e autonomi che dimostrino di aver registrato un calo di fatturato di almeno il 33 per cento. Viene eliminato il vincolo della presentazione dell’Isee. In campo anche le misure per le famiglie. I genitori con un figlio minore di 12 anni possono avere fino a 15 giorni di congedo straordinario, pagati al 50 per cento. Il congedo può essere chiesto alternativamente da uno dei due genitori, solo se entrambi lavorano e non sono in smart working. In alternativa, si può richiedere il voucher da 600 euro per pagare la baby-sitter. Se i figli hanno tra i 12 e 16 anni è possibile astenersi dal lavoro, a stipendio zero ma con divieto di licenziamento.

Mercati a picco – Lunedì nero per i mercati mondiali, nonostante gli interventi messi in campo dalle banche centrali, dalla Fed alla Bce. A Milano, il Ftse Mib cancella i rialzi di venerdì e a inizio giornata crolla sotto i 15mila punti, registrando l’8 per cento in meno. A metà giornata Piazza Affari sprofonda a -11,3 per cento, salvo poi recuperare e dimezzare il ribasso, chiudendo a -6,10. Anche gli altri listini europei chiudono in parziale recupero. Tonfo in America, con Wall Street che apre in ribasso per la terza seduta di fila, e in Asia, dove arriva la notizia del crollo della produzione industriale in Cina. Per tutta la mattinata lo spread si è impennato, toccando un picco di 278, per poi ridursi ma tornare in breve sopra i 250 punti.