Oltre 58 milioni di contagi con più di 1,3 milioni di morti. Sono questi gli ultimi dati mondiali sulla pandemia da Coronavirus pubblicati il 23 novembre dalla Johns Hopkins University. Per la precisione, il numero di contagi accertati dall’inizio dell’epidemia ha toccato quota 58.704.217 con 1.388.926 vittime. Gli Stati Uniti rimangono il primo Paese sia per numero di casi (12.247.486) che per morti (256.783). Seguono Brasile (169.183 decessi), India (133.738) e Messico (101.676). l’Italia registra 1.408.868 contagi e 49.823 vittime, assestandosi rispettivamente all’ottavo e al sesto posto a livello globale. «La risposta dell’Europa all’emergenza sanitaria è stata incompleta» ha ammonito in un’intervista ai media svizzeri David Nabarro, inviato speciale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: «Ora abbiamo la seconda ondata, ma se i governi non prenderanno provvedimenti adeguati ne avremo presto una terza». L’Oms (che ha recentemente bocciato l’efficacia anti-Covid del farmaco antivirale Remdesivir, già impiegato contro Ebola) ha espresso disappunto per l’allentamento delle restrizioni alla circolazione varate negli ultimi mesi da numerosi governi europei, rei inoltre di «non aver realizzato in estate le infrastrutture necessarie, dopo aver riportato sotto controllo la prima ondata». Nabarro, che ha messo in guardia dai rischi derivanti da possibili assembramenti durante le festività natalizie, ha invece lodato la reattività dei paesi asiatici, in particolare della Corea del Sud: «in Asia le persone sono pienamente consapevoli – ha aggiunto il medico OMS – e assumono comportamenti che rendono difficile la circolazione del virus. Mantengono le distanze, indossano mascherine, si isolano quando sono malate, proteggono i gruppi più a rischio».
Morti senza tomba – A New York intanto oltre 650 corpi di persone decedute nel corso della prima ondata primaverile giacciono ancora in attesa di sepoltura in camion frigoriferi a Brooklyn, sulla 39esima strada, nei pressi di Sunset Park. Secondo quanto affermato dall’ufficio del medico legale si tratta per lo più di persone le cui famiglie non possono essere rintracciate, o che non riescono a provvedere alla spese per i servizi funebri: nella Grande Mela un funerale costa circa novemila dollari, a fronte dei millesettecento dati a titolo di contributo dall’amministrazione cittadina.
Il vaccino – La corsa al vaccino sembra essere giunta al rush finale, inducendo a un cauto ottimismo nonostante il quadro allarmante. Se il 10 dicembre la Food and Drug Administration approverà la richiesta d’autorizzazione di emergenza di Pfizer e BioNTech, il siero potrebbe essere disponibile negli Stati Uniti già a partire dal giorno successivo. Nel frattempo Pam Cheng, vicepresidente della concorrente AstraZeneca, ha annunciato che il loro vaccino, sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford e l’italiana Irbm, ha una efficacia media del 70%, che tuttavia a seconda dei dosaggi può salire fino al 90%: questi i dati delle sperimentazioni condotte dal colosso farmaceutico su un campione di ventimila volontari. Il regime di vaccinazione ideale, giudicato sicuro anche per le categorie più vulnerabili della popolazione, prevede l’assunzione di una mezza dose subito e un richiamo con una dose completa dopo un mese. L’azienda ha ribadito che il vaccino sarà «efficace, facile da conservare ed economico»: confermato il costo di 2,80 euro a dose. Entro la fine dell’anno dovrebbero essere disponibili nel mondo circa 200 milioni di dosi: il Regno Unito ne ha già prenotati più di venti.