Le giornate si allungano, il coprifuoco no. È questo il pomo della discordia caduto sul tavolo del Consiglio dei ministri del 21 aprile in cui si è votato il Decreto legge sulle nuove riaperture: la Lega, che si è astenuta, lo voleva almeno fino alle 23, mentre il presidente Mario Draghi è rimasto irremovibile sulle 22. Dal 26 aprile, comunque, le novità saranno molte. A partire dalla ristorazione, settore tra i più colpiti dalla crisi: bar e ristoranti riapriranno anche la sera, ma soltanto per chi potrà permettersi tavoli all’esterno. Esclusivamente in zona gialla, sia chiaro, obiettivo tornato raggiungibile per le regioni in cui c’è un rischio di contagio contenuto. Dal 1° giugno le attività di ristorazione saranno aperte fino alle 18 per il servizio al tavolo anche al chiuso.

Scuola – Nonostante Draghi avesse annunciato il ritorno in classe per tutte le studentesse e gli studenti, il Decreto legge prevede altro. Per le scuola secondarie di secondo grado, in zona gialla e arancione la didattica in presenza dovrà essere garantita almeno al 70%, mentre in zona rossa la didattica in presenza sarà assicurata da un minimo del 50% fino a un massimo del 75%. Resta garantita la possibilità di svolgere in presenza i laboratori, l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Certificazione “verde” – Dopo il giallo, l’arancione e il rosso anche il verde diventa colore della pandemia. Dal 26 aprile per spostarsi tra regioni di colore diverso ci sarà bisogno del green pass, ovvero un attestato che testimoni l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid-19 entro i precedenti 6 mesi o l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti alla partenza. Per muoversi tra zone gialle gli spostamenti tornano liberi. Il lasciapassare servirà anche per partecipare a eventi e spettacoli. Per le visite ad amici e parenti resteranno dei limiti anche all’interno dello stesso comune: in fascia gialla e arancione, dall’1 maggio al 15 giugno, saranno consentite le visite a casa di amici fino a un massimo di quattro persone oltre a quelle conviventi e ai minorenni. In zona rossa vietati anche quelli.

Torna la cultura- Dopo mesi di totale inattività, anche cinema e teatri potranno riaprire i battenti al pubblico, ma solo in zona gialla. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. I posti dovranno essere preassegnati e il distanziamento mantenuto.

Sport di contatto – Fanno festa anche tutte e tutti gli amanti del calcetto: dal 26 aprile riprendono gli sport di contatto. Tra questi anche volley, beach volley e basket, solo pe citare i più noti.

Tutto il resto – Dal 15 maggio tornano ad aprire anche le piscine all’aperto, i mercati e i centri commerciali (anche nei giorni festivi) e si rivedono anche gli stabilimenti balneari, con linee guida fissate dalle regioni. Dal 1 giugno su anche le saracinesche delle palestre, chiuse da tempo, e quelle delle piscine al chiuso, ma solo nelle zone a minor rischio. Sempre in zona gialla, dal 15 giugno tornano le fiere e dal 1 luglio anche convegni, congressi, centri termali e parchi tematici. Tutto rigorosamente con distanziamento e ingresso contingentato.