«Abbiamo immaginato di organizzare dei centri vaccinali nella grande distribuzione organizzata della Lombardia e in due stazioni della metro a Milano». Ad annunciarlo è il coordinatore della campagna vaccinale anti Covid lombarda, Guido Bertolaso, mentre in tutta Italia  – secondo l’ultimo report della Fondazione Gimbe – si registra un netto incremento della circolazione del virus, nonostante l’impatto sugli ospedali sia contenuto grazie ai vaccini.

Terza dose – Bertolaso ha spiegato che nei prossimi giorni sarà aperta una manifestazione di interesse rivolta alle grandi catene e ai centri commerciali. Estendere il numero hub vaccinali sarà necessario per una distribuzione capillare della terza dose: «Ci prepariamo agli scenari più diversi, anche a vaccinare 60-70 mila persone al giorno». A Gallarate aprirà un nuovo centro in un ex deposito dell’aeronautica militare che andrà a sostituire quello di Malpensa Fiere a Busto Arsizio. Un modo per coinvolgere nel circuito vaccinale città finora escluse. Gli hub già attivi resteranno aperti anche durante le festività natalizie e il Palazzo delle Scintille a Milano, che ora lavora a un terzo della capacità «sarà pienamente operativo a gennaio», ha dichiarato Bertolaso. Proprio in merito al Natale ha anche aggiunto: «Più ci vacciniamo e più siamo tranquilli, altrimenti temo che potremmo avere sorprese in negativo». Da oggi in Lombardia è possibile la prenotazione della terza dose per gli over 40 sul portale di Poste Italiane e Bertolaso ha anche annunciato che l’ultimo ciclo di vaccinazioni nelle Rsa è in fase di conclusione, auspicando che «il Ministero della Salute preveda l’obbligo per tutto il personale sanitario». Bertolaso ha poi concluso il suo intervento dichiarando che, essendo medico e anche nonno, «non appena verrà dato l’ok al vaccino per i bambini tra i cinque e gli 11 anni, farò personalmente la puntura a mia nipote».

Dati Gimbe – La Fondazione Gimbe ha registrato nella settimana dal 10 al 16 novembre un significativo aumento dei casi: +32,2% rispetto alla precedente, per un totale di 54.370 nuovi infetti. Salgono anche il numero dei ricoveri di pazienti che presentano sintomi (+15,5%) e quello di terapie intensive, che sono passate da 421 a 481. Secondo i dati riportati, la media di casi giornaliera è triplicata nel giro di un mese. La Fondazione ha anche rilevato che in 84 province si registra un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Umbria e Veneto tutte le province raggiungono o superano questa soglia. «Di fronte a questi numeri è inaccettabile che gli amministratori non abbiano introdotto restrizioni locali, seppur impopolari, accettando il rischio che la diffusione del contagio trascini l’intera Regione in zona gialla», ha commentato il presidente Gimbe Nino Cartabellotta. Per quanto riguarda invece la campagna vaccinale, il monitoraggio aggiornato riporta che il 79% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 76,8% ha completato il ciclo (+277% rispetto alla settimana precedente). In aumento nell’ultima settimana il numero di somministrazioni (1,2 milioni), ma crolla il numero di nuovi vaccinati (-71,1% in quattro settimane). Quanto alle terze dosi, ne sono state somministrate più di 3.200.000 ed entro la fine dell’anno si prevede di raggiungere i 16.000.000.