I governatori delle Regioni italiane propongono al governo presieduto da Mario Draghi e all’Istituto Superiore di Sanità di cambiare le regole per gli asintomatici, ossia le persone risultate positive al Covid ma che non presentano alcun sintomo. Fra le richieste anche conteggiare nel bollettino quotidiano dei nuovi contagi solamente i positivi sintomatici, accorciare la quarantena per chi non ha sintomi, oltre all’abolizione del tampone di controllo alla fine della stessa, e rivedere le norme per la scuola elementare. L’obiettivo è quello di alleggerire il carico di lavoro per le farmacie e i laboratori, presi d’assalto da chiunque fosse alla ricerca di un tampone, e ripristinare un tracciamento dei casi ormai saltato.

Un nuovo bollettino – Le Regioni chiedono di inserire nel conteggio giornaliero dei nuovi casi solamente le persone sintomatiche, che attualmente rappresentano il 30% dei positivi totali. Si tratta di ridefinire completamente il concetto di “caso Covid”, che secondo il Centro Europeo per il controllo delle malattie va ufficializzato non quando risulta la positività al tampone ma solo quando vengono anche evidenziati sintomi compatibili con il Covid. C’è anche chi, come l’infettivologo Matteo Bassetti, ha proposto di rendere il bollettino dei contagi semplicemente meno frequente, a cadenza settimanale anziché giornaliera. «Abbiamo avanzato per primi la proposta di non contare i positivi tra gli asintomatici», ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, per il quale sarebbe da considerarsi contagiato «non più chiunque passi per strada, ma il sintomatico». Sulla stessa linea anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, uno dei principali fautori per semplificare anche le regole degli asintomatici vaccinati.

Quarantena soft e no all’obbligo di tampone –  La ridefinizione di caso, infatti, porterebbe di conseguenza alla modifica delle misure di isolamento previste per chi è positivo asintomatico e vaccinato. La richiesta delle Regioni è quella non solo di ridurre il periodo di quarantena per il positivo asintomatico vaccinato con tre dosi, da 7 a 5 giorni, ma anche di abolire l’obbligo di tampone alla fine della quarantena. Non cambierebbero invece le regole per chi non è vaccinato: 10 giorni di isolamento e test negativo per uscirne.

Conteggio dei ricoveri – «Il numero dei contagi di per sé non dice nulla, è necessario soffermarsi essenzialmente sui dati delle ospedalizzazioni e occupazione delle terapie intensive», ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Su questa linea anche la Regione Lombardia, che ha addirittura proposto di non considerare nel conteggio dei ricoveri chi è diventato positivo al Covid dopo essere entrato in ospedale per altre patologie. Questo aiuterebbe anche le Regioni a evitare di finire in zona arancione, o peggio in zona rossa, per il numero di posti letto occupati.