Nuova settimana, nuove norme. Oggi, lunedì 7 giugno, quattro regioni cambiano colore. Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto entrano ufficialmente in zona bianca, unendosi così a Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Molise, che hanno abbandonato le restrizioni già dal 31 maggio. Il resto d’Italia, invece, rimane in zona gialla, in attesa che vengano rivisti i parametri il 14 giugno. L’altra novità riguarda il coprifuoco che – solo per le regioni in giallo – scatterà a partire dalle 24 fino alle 5 e non più dalle 23. Uno scarto di un’ora che avvicina l’Italia al graduale ritorno alla normalità. A infondere fiducia sono soprattutto i dati, con l’Rt che, nell’ultima settimana di monitoraggio, è calato fino a 0,68. Secondo la cabina di regia della Protezione Civile, quasi tutte le regioni sono al di sotto della soglia di 50 casi ogni 100mila abitanti, mentre si registra una significativa diminuzione sia dell’indice di trasmissione che dei ricoveri in terapia intensiva.

Il Generale Francesco Paolo Figliuolo (foto Ansa)

A dare man forte a questa fase di ripresa c’è la campagna vaccinale che prosegue spedita verso l’obiettivo dell’immunizzazione di massa. Solo nel weekend scorso, infatti, sono state somministrate 1,2 milioni di dosi, mentre il record assoluto è stato registrato venerdì 4 giugno, con 607mila vaccinazioni. «L’obiettivo è vaccinare 54,3 milioni di italiani entro settembre 2021», afferma il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo, in audizione alla Camera. Una cifra importante che permetterebbe di raggiungere l’80% della popolazione entro la fine dell’anno.  «È necessario tutelare la salute e la vita dei nostri concittadini, ristabilendo le condizioni per favorire la ripartenza del Paese. Per farlo non dobbiamo sprecare niente in termini di risorse, uomini, tempo e mezzi. L’Italia ha tutto, bisogna solo saperlo mettere insieme e in maniera coordinata», ha aggiunto il Commissario. «Serve un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub ad un sistema di vaccinazioni delocalizzate, molto più capillare e prossimo ai cittadini». Il commissario, inoltre, ha anticipato che «potrebbe essere prevista la necessità di almeno un’ulteriore dose».

Cosa cambia in zona bianca Le restrizioni tornano al minimo. Viene eliminato il coprifuoco, riaprono parchi divertimento e tematici, piscine e impianti di nuoto coperti, con la possibilità di utilizzare le docce. Si potranno fare anche feste private, cerimonie religiose all’aperto e al chiuso e matrimoni. Per questi ultimi, però, per partecipare sarà necessario essere provvisti del green pass Covid, oppure di un certificato di guarigione, vaccinazione o negatività al virus, attestata tramite tampone. Cambiano le regole anche per il mondo della ristorazione: fino al 21 giugno, il consumo al tavolo negli spazi al chiuso è consentito per un massimo di sei persone, salvo che siano tutti conviventi. Sarà possibile andare in spiaggia senza un limite di accesso e i centri commerciali potranno rimanere aperti anche durante i giorni festivi. Riguardo a discoteche e sale da ballo i presidenti di Regione stanno cercando dei compromessi per consentirne la riapertura. A rimanere invariato, invece, è l’obbligo di indossare la mascherina e mantenere il distanziamento.

Verso la fine delle restrizioniEmilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, assieme alla provincia autonoma di Trento, il prossimo 14 giugno potrebbero entrare a far parte della zona bianca. Un passaggio che può avvenire se questi territori rimangono per tre settimane consecutive sotto quota 50 casi ogni 100mila abitanti. Andando ancora più avanti in calendario, il 21 giugno, potrebbe essere il turno di Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sicilia, Toscana e provincia autonoma di Bolzano. L’Italia, a questo punto, sarebbe del tutto bianca ad eccezione della Valle d’Aosta.

I contagi al 6 giugno – Sono pari a 2.275 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia, domenica 6 giugno. Calano i positivi e anche i tamponi processati (tra molecolari e antigenici): 149.958, in diminuzione rispetto ai 238.462 di sabato. Una variazione nella norma che si verifica ogni weekend. Il tasso di positività è di 1,5% mentre sono 51 i decessi, 126.523 da inizio pandemia.