Un’esplosione è stata registrata a Calenzano (FI) questa mattina 9 dicembre intorno alle 10.15. L’incidente è avvenuto nel deposito di stoccaggio dell’Eni a Pratignone, nel Comune di Calenzano, vicino al centro commerciale I Gigli. La prefettura ha comunicato che per il momento il bilancio è di 2 morti, 8 feriti e 4 dispersi. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sui social ha scritto: «Tutto il sistema regionale di emergenza sanitaria è impegnato senza sosta nelle operazioni di soccorso», mentre «i Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini».
A causa delle nubi di fumo è stato chiuso il casello autostradale di Calenzano, in uscita da entrambe le provenienze Firenze e Bologna, e sono stati bloccati i treni tra le stazioni di Prato Centrale e Firenze Castello. Il boato dell’esplosione è stato udito a decine di chilometri di distanza, così come le colonne di fumo sono visibili anche dai comuni vicini. In un post su Facebook il Comune di Calenzano ha allertato la cittadinanza: «Invitiamo la popolazione a non avvicinarsi all’area interessata. Ai residenti in zona raccomandiamo di tenere chiuse porte e finestre e spegnere eventuali impianti di climatizzazione». Un duplice invito sia per agevolare le operazioni di soccorso sia perché i fumi potrebbero essere tossici. In merito a quest’aspetto Giani ha spiegato che «i tecnici della nostra Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua». Per la prima volta sono inoltre arrivati i messaggi del sistema di allerta nazionale IT-Alert a tutti i cellulari accesi nel raggio di 5 chilometri dall’epicentro dell’esplosione.
Rischi già segnalati – L’ospedale fiorentino Careggi ha attivato il «piano massiccio afflusso» prevedendo un massiccio afflusso di feriti. Come informa l’Aou (Azienda ospedaliera universitaria) il piano comporta il blocco dell’attività ordinaria dell’ospedale e spazi riservati al pronto soccorso. Nel Piano aziendale per la gestione degli eventi di maxiemergenza predisposto nel 2018, il nosocomio aveva inserito la raffineria tra le «industrie a rischio di incidente rilevante (RIR)». Rischi legati all’impianto segnalati anche da La Nazione due anni più tardi in un’intervista con Maurizio Marchi di Medicina democratica Livorno: «A Calenzano sono stoccati da Eni 162mila tonnellate di combustibili fossili, tra benzina, gasolio e petrolio. Se avvenisse un incidente rilevante (incendio, esplosione) sarebbe tagliata in due l’Italia, data la presenza dell’autostrada A1 e la ferrovia Firenze-Bologna».
La nota dell’Eni – L’Eni ha commentato l’incidente con una nota ufficiale. «Eni conferma che questa mattina è divampato un incendio presso il deposito di carburanti a Calenzano (Firenze) e che i Vigili del Fuoco stanno operando per domare le fiamme che sono confinate alla zona pensiline di carico e non interessano in alcun modo il parco serbatoi. Sono in corso di immediata verifica gli impatti e le cause. Seguiranno aggiornamenti»