Dichiarazioni Meloni – «E’ un risultato straordinario, è il secondo miglior dato di crescita dopo Matteo Salvini, faccio i complimenti a lui. Siamo cresciuti del 50% rispetto alle politiche ed è tutt’altro che scontato», ha commentato Giorgia meloni, leader di FdI.

Dichiarazioni Di Maio – «Siamo stati penalizzati dall’astensione, soprattutto al Sud, ma ora testa bassa e lavorare», ha dichiarato il vicepremier Luigi Di Maio. «Restiamo comunque ago della bilancia in questo governo. Da qui in avanti più attenzione ai territori».

Dichiarazioni Forza Italia – «Dai primi risultati di queste elezioni emerge un dato incontrovertibile: Forza Italia rimane centrale e determinante per la costituzione di una maggioranza di centrodestra. Il Presidente Berlusconi ha compiuto l’ennesimo miracolo», così Fi ha dichiarato in una nota. Nelle ultime proiezioni, il partito è fermo al 8,5%, contro il 16,8% delle Europee del 2014 e il 14,1% delle politiche 2018.

Dichiarazioni Zingaretti – «Molto soddisfatti per l’esito elettorale, la scelta della lista unitaria è stata vincente. Il bipolarismo è tornato a essere centrato sulla presenza del Pd». Lo ha detto il segretario Pd Nicola Zingaretti, in una dichiarazione al Nazareno.

Terza proiezione Swg/La7 – In base alla terza proiezione di Swg per La7 (copertura al 46%) la Lega sale ancora e si attesta al 34,1%. Il Pd è al 22%, il Movimento 5 Stelle al 18%. Forza Italia si ferma all’8,5% e FdI al 6,4%. La Lega conquista al Parlamento europeo 28 seggi (erano 5 nelle precedenti elezioni europee). Al Pd ne vanno 18 (contro i precedenti 31) e al M5S 15 (erano 17). Forza Italia ne guadagna 6 (erano 13), Fratelli d’Italia 5 e Svp 1.

Portogallo – In Portogallo il partito socialista del premier Antonio Costa si conferma alle Europee primo partito con il 33,8% (10 seggi tra le fila dell’S&D), seguito dai socialdemocratici al 22% (6 seggi nel Ppe). Il ‘Blocco di Sinistra’ ottiene 2 seggi con il 9,5%, i verdi un seggio con il 6,06%.

Spagna – In Spagna si conferma il successo netto dei socialisti del premier Pedro Sanchez: Il Psoe ha ottenuto il 32,8%, che gli varrà 20 seggi all’Eurocamera. Si conferma anche il passo indietro di Vox: l’ultradestra, che appena un mese fa era arrivata al 10% alle politiche, oggi si è fermata al 6,2%.

Dichiarazioni Salvini – «Non useremo questi consensi per regolare conti interni: il mio avversario è e resta la sinistra. Da domani si torna a lavorare serenamente, ma chiedo un’accelerazione sul programma di governo», è quanto dichiara Matteo Salvini, in conferenza stampa a via Bellerio, a Milano. Esplicito riferimento a grandi opere ancora bloccate, ai valori cristiano-guidaici dell’Europa e al decreto sicurezza.

Dichiarazioni Timmermans, candidato leader Pse – «Facciamo insieme a tutte le forze progressiste un programma che affronti paure e desideri dei cittadini e poi vediamo chi guiderà cioè chi diventerà presidente della Commissione Ue». Lo ha detto Frans Timmermans, candidato dei socialisti Ue alla presidenza della Commissione. Clima, tassazione equa e cooperazione i primi obiettivi di una famiglia politica che «sicuramente ha perso seggi, ma sono ottimista».

Dichiarazioni Weber, candidato leader Ppe – Il candidato di punta dei Popolari Manfred Weber esclude alleanze con «estremisti di destra e di sinistra» nel prossimo Parlamento europeo. Il bavarese non esclude invece una alleanza con «Socialisti, Liberali e anche i Verdi», ammette che il Ppe ha perso dei seggi ma si dice lieto che i Popolari siano ancora primi nell’Eurocamera.

Questa è la situazione alle 00:30, dopo la chiusura dei seggi.
Un’affluenza mai così alta nei precedenti vent’anni, in tutta Europa (in calo però in Italia rispetto al 2014). Secondo la seconda proiezione del Parlamento europeo, al Partito Popolare andrebbero 178 seggi, ai Socialisti e Democratici 152 e ai Liberali 108.
In Italia primo partito è la Lega di Matteo Salvini, che secondo le proiezioni di Swg-La7 ha raggiunto il 33%. Testa a testa per il secondo posto fra Pd (21%) e Movimento 5 Stelle (19%). I sovranisti trionfano anche in Francia dove partito Rassemblement National di Marine Le Pen ha battuto En Marche di Emmanuel Macron. L’area Visegrad conferma la sua linea politica: Viktor Orban trionfa con oltre il 52%. Volano i verdi, soprattutto in Germania: per la prima volta superano il partito socialista.
Il Brexit Party di Farage si assesta verso il 32%. Successo socialista in Spagna, dove il premier Pedro Sanchez raggiunge il 32%.

Seconda proiezione Parlamento Ue – Al Partito popolare vanno 178 seggi, ai Socialisti e Democratici 152, e ai Liberali 108. Quarti i Verdi con 67 europarlamentari, poi i Conservatori a 61, mentre l’Enf (il gruppo della Lega di Salvini) avrebbe 55 seggi e l’Efdd (il gruppo dei Cinque Stelle e di Farage) 53. La proiezione è basata sui risultati di 7 Paesi, dati provvisori di 15 e stime di 5, inclusa l’Italia.

Seconda proiezione Swg/La7 – In base alla seconda proiezione di Swg per La7 (copertura al 18%) la Lega sale ancora e raggiunge alle Europee il 33,1%. Il Partito democratico è secondo al 21,7%, mentre il Movimento 5 Stelle si attesta al 19%. Forza Italia è all’8,5% e Fratelli d’Italia al 6,3%.

Stime affluenza Parlamento Europeo –  Il portavoce del Parlamento europeo Jaume Duch ha dichiarato: «Le nostre stime dimostrano che l’affluenza preliminare alle Europee nei 28 Paesi dell’Unione è al 50,5%, 8 punti percentuali in più rispetto al 2014. Il più alto degli ultimi 20 anni, e rappresenta il primo aumento significativo dalle prime elezioni del 1979. I cittadini hanno capito che l’Ue è parte del loro futuro».

Proiezioni Swg Italia – Secondo la prima proiezione realizzata da Swg per La 7 per le Europee (copertura all’8%) la Lega consolida il primato emerso dagli exit poll e va al 32%. Il Pd è il secondo partito al 21,7% seguito dal Movimento 5 Stelle al 19,6%. Forza Italia è all’8,6% e Fratelli d’Italia al 6,2%.

Gran Bretagna – E’ la vittoria del Brexit Party: secondo i primi exit poll Farage tocca il 32%. Se i risultati dovessero essere confermati, questa sarebbe una delle più grandi sconfitte per i conservatori: il partito di Theresa may è all’8%. Secondi i LibDem di Vince Cable con il 19%. Terzo posto per Jeremy Corbyn, con 16%.

 

Ungheria – Vittoria travolgente di Fidesz, partito del premier Viktor Orbàn, che a spoglio quasi ultimato ha ottenuto il 52,3% dei voti. All’Ungheria spettano 21 deputati, nel caso i risultati venissero confermati il partito di Orbàn ne avrebbe 13.

Svezia – Il Partito Socialdemocratico dei Lavorati (s&D) del premier Stefan Lovfen vince col 24%. Il partito di estrema destra di Akesson (Democratici Svedesi) al 16% (+6% dal 2014).

Affluenza in calo in Italia – È l’affluenza più alta degli ultimi vent’anni: secondo le stime del Parlamento Europeo, nei 27 Paesi si arriverà fino al 51%. In Italia alle ore 19 aveva votato il 43,8% degli aventi diritto. Secondo il sito del Viminalec’è un aumento dell’1,7% in più rispetto al 2014. Nel 2014, l’affluenza finale alle ore 23 era del 58,6%. Ma alle ore 23 si registra un calo in Italia: ha votato il 53,29 degli aventi diritto (-5,3%).

Germania – Secondo gli exit poll la Cdu di Angela Merkel è al 28% (-7% dal 2014). I socialdemocratici della Spd precipitano dal 27 al 15%. Boom dei Verdi che diventano il secondo partito con il 20% mentre l’estrema destra dell’Afd è ferma al 10%.

Grecia – Il premier greco Alexis Tsipras, sconfitto ai seggi dai conservatori di Nea Dimokratia (Nd), ha chiesto le elezioni anticipate.

Francia – Il Rassemblement National di Marine Le Pen è il primo partito in Francia con il 23% dei voti. La Republique en Marche di Emmanuel Macron è al 22%. Terzi Europe-Ecologie le Verts (Verdi) con il 12,8%.

 

Exit poll – Secondo i primi exit poll la Lega sarebbe il primo partito in Italia, ma sotto al 30% (secondo Swg 26,5-29,5%). Secondo il Pd con 21-24%. Poi M5s 20-23%, Forza Italia 9-11%. Fratelli d’Italia 5-7%.