Piera, Heshta e Ilenia non si conoscevamo ma sono morte tutte e tre nello stesso modo, accoltellate da un uomo. Sale a otto il numero di donne uccise in Italia dall’inizio del 2021, dopo un 2020 in cui a causa del lockdown i femminicidi hanno rappresentato il 45% degli omicidi totali. Nell’anno della pandemia, gli omicidi volontari sono scesi ai minimi storici calando sotto quota 300, con una diminuzione del 14% (Fonte Eures). Trend inverso se si parla di vittime di sesso femminile: come ha ricordato il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi nel discorso di inaugurazione dell’anno giudiziario, le donne uccise nel 2020 sono state 112, con una media di due alla settimana, lo 0,9% in più dell’anno precedente.
Piera Napoli – Cantante neomelodica palermitana di 32 anni, Piera Napoli è stata uccisa dal marito con 10 coltellate, di cui una alla gola, la mattina del 7 febbraio 2021. Salvatore Baglione prima ha portato i tre figli dai nonni materni, e una volta rientrato a casa ha aggredito Piera Napoli. Dopo aver commesso l’omicidio, è andato a costituirsi dai Carabinieri per poi guidarli verso l’abitazione del quartiere popolare Cruillas in cui viveva con la moglie. Il cadavere della donna si trovava in bagno, martoriato da diverse ferite da arma da taglio. Il corpo del reato potrebbe essere uno dei coltelli dell’uomo di 37 anni che di mestiere faceva il macellaio. Baglione, che al momento è in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario, è stato definito dal padre della vittima «molto geloso». La coppia viveva separata in casa da circa due anni e i dissapori trapelavano anche sui social: «Il rispetto gran bella parola… peccato che non tutti conoscano il significato», scriveva Baglione su Facebook la mattina dell’omicidio, mentre solo il giorno prima Piera pubblicava un post con la battuta «Vuoi che ti regalino i fiori il 14? Muori il 13».
Heshta Luljeta – Inseguita e pugnalata a morte da un uomo che per ora resta ignoto. Per ora di lui si sa solo che era vestito di nero. A nulla è servito l’allarme lanciato da alcuni passanti che hanno assistito alla scena, Heshta Luljeta è morta in ospedale dopo essere stata aggredita a Pedriano di San Giuliano Milanese. Albanese di 47 anni, viveva regolarmente in Italia da tempo e faceva la prostituta. L’omicidio è avvenuto tra le 13 e le 13.30, lungo la provinciale 40, tra un distributore e la rotonda di ingresso a Melegnano da viale Repubblica, nei pressi di due rivendite di automobili. Il Giorno riporta l’appello del Procuratore di Lodi, Domenico Chiari: «Chiunque abbia visto qualcosa, o litigare un uomo e una donna o solo l’uomo che fuggiva dopo i fatti, si metta in contatto con i Carabinieri».
Ilenia Fabbri – Riversa sul pavimento della cucina con la gola tagliata e un coltello ancora sporco di sangue nel lavello: così gli inquirenti hanno trovato Ilenia Fabbri nella sua casa di Faenza. Da sabato 6 febbraio ancora nessun nome nel registro degli indagati, le ricerche si sviluppano intorno a quattro testimonianze chiave. Sono stati ascoltati l’ex marito, Claudio Nanni, la figlia della coppia e una sua amica, nonché il fidanzato della vittima Stefano Tabanelli. Claudio Nanni è andato nell’abitazione di via Corbara intorno alle 5.30 per andare a prendere la figlia, partenza alle 5.45 per Milano. Alle 6 l’allarme dell’amica della ragazza, che la sera prima si era fermata a dormire con madre e figlia. Resta un mistero cosa sia successo in quel quarto d’ora, non si esclude l’ipotesi del tentativo di furto andato male.