“Pagina irraggiungibile”. Il 730 precompilato parte in salita. Nel giorno in cui l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti il resoconto fiscale relativo al 2020, il portale va subito in crash. Per leggere gli oneri, i redditi e gli sgravi previsti si dovrà attendere ancora qualche ora, in attesa che la situazione si sblocchi. Per nove giorni le bozze si potranno solamente controllare e scaricare. Poi, a partire dal 19 maggio, sarà possibile modificare i propri dati per l’invio definitivo.

Come accedere –  La dichiarazione dei redditi precompilata è disponibile nell’apposita area riservata predisposta dall’Agenzia delle Entrate. Si può accedere al 730 precompilato in diversi modi, ad esempio tramite le credenziali Spid, per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione.
Per richiedere le credenziali Spid bisogna registrarsi presso i diversi gestori dell’identità digitale, ed è inoltre necessario avere un indirizzo e-mail, un numero di cellulare, un documento di identità in corso di validità e la tessera sanitaria con il codice fiscale. Dopo una procedura di autentificazione si entrerà in possesso delle credenziali.
Altra modalità di accesso è con il codice Pin rilasciato dall’Inps, mentre i dipendenti della Pubblica Amministrazione possono avvalersi del portale interno NOiPa. È possibile accedere anche con le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate (anche come tutore o genitore), con la carta di identità elettronica (Cie) e con la carta nazionale dei servizi (Cns). Da quest’anno possono ricorrere alla precompilata anche gli eredi di un contribuente deceduto: in questo caso per entrare bisogna essere in possesso del proprio SPID o le proprie credenziali di Fisconline.

Niente sconto per chi paga cash – Addio ai contanti. Chi li ha utilizzati per pagare il medico, l’agente immobiliare con il quale si è comprata l’abitazione principale, la palestra dei figli, perde il diritto alla detrazione Irpef del 19% su queste spese. E di conseguenza non si riduce il conto da pagare. Dall’anno d’imposta 2020 — la detrazione spetta a condizione che l’onere sia stato sostenuto con versamento bancario o postale — ad esempio bonifico o assegno — o mediante altri sistemi di pagamento tracciabili, ad esempio carte di credito o di debito.
Le voci interessate da questa nuova norma sono numerose: si va dalle tasse universitarie e scolastiche alle spese mediche, dalle spese del veterinario alle polizze vita. Fanno eccezione le detrazioni spettanti per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici (in farmacia, quindi, si può continuare a pagare in contanti ma ricordandosi di dare sempre la propria tessera sanitaria per poter detrarre la spesa) così come per le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Il termine ultimo per l’invio della modulistica è fissato al 30 settembre 2021. Chi presenta la dichiarazione entro giugno, riuscirà a riscuotere l’eventuale credito tributario già nel mese di luglio

Caf e Commercialisti, un valido aiuto – A partire dal 26 maggio partirà invece la compilazione “assistita” da parte di commercialisti e Caf, i centri di assistenza che si occupano di risolvere le questioni fiscali su richiesta dei cittadini: tra i servizi erogati, che possono essere gratuiti o a pagamento, rientrano le compilazioni delle dichiarazioni dei redditi, le richieste di bonus e pensionamenti, gli adempimenti Isee e tutte quelle operazioni che richiedono competenze tecniche in materia di contributi e tasse. Nel caso del 730, il servizio è gratis qualora si tratti della trasmissione del modello precompilato (in questo caso sarà l’Erario a corrispondere al Caf un determinato contributo per ogni modulo raccolto), mentre la stesura ex novo è a pagamento: la cifra varia a seconda che il richiedente sia iscritto o meno a un sindacato.

Problemi al sito – Il debutto del 730 precompilato ha portato con sé anche dei problemi di carattere tecnico: durante la mattinata del 10 maggio, a causa del numero elevato degli accessi e del sovraccarico dei server, il sito dell’Agenzia delle Entrate è risultato irraggiungibile per ore, causando frustrazione. Una situazione non nuova quando ci sono appuntamenti online con la Pubblica Amministrazione: nel 2020 una falla nel il sito Inps espose i dai personali di migliaia di italiani, nel primo giorno utile per presentare domanda per il bonus da 600 euro destinato alle partite Iva, mentre un altro problema tecnico il 15 luglio 2020 impedì a molti candidati di iscriversi al concorsone unico della Pubblica Amministrazione, i cui termini furono infine prorogati di 10 giorni.