Roberto fiore Forza Nuova

Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova (foto Manuela Gatti)

Un presidio, non una manifestazione, come imposto dal questore Antonio De Iesu. Anche se in realtà i 300 sostenitori di Forza Nuova presenti sabato 14 gennaio a Milano, all’Arco della Pace arrivano in corteo da via Pagano, comunque senza bandiere né cori, e allo stesso modo lasciano piazza Sempione dopo circa un’ora e mezza, diretti alla metropolitana e scortati dal proprio servizio d’ordine e da Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani.

SOVRANITÀ – Un evento anti immigrazione, fatto di slogan e bandiere al vento, quelle nere di Forza Nuova e quelle gialle di Lotta Studentesca. I partecipanti sono per lo più uomini sui 40/50 anni. Cantano «Europa cristiana non musulmana», «Terrorismo, droga, prostituzione: questa è la vostra integrazione», «Italia agli italiani, Europa agli europei», «Contro la società multirazziale, Forza Nuova orgoglio nazionale» e «Monti, Letta, Renzi e Gentiloni: nessuno vi ha votati, fuori dai co…..». «Siamo per la sovranità nazionale e per la dignità del popolo italiano – dice dal palco il vicesegretario Duilio Canu – Siamo l’alternativa al sistema: se non cambia l’Italia, non cambieranno nemmeno l’Europa e il mondo». «Forza Nuova non farà la fine del circo del Movimento 5 Stelle perché ha uomini che si sono formati alla scuola dell’anima e della vita», sottolinea l’altro vicesegretario Giuseppe Provenzale.

VENTENNIO – Acclamazione popolare al grido di «Fiore, Fiore, Fiore» per Roberto Fiore, segretario nazionale e tra i fondatori del partito nel 1997. Piazza Sempione si illumina di torce «per infondere fuoco e calore al popolo italiano». «Il vento sta cambiando – commenta -. L’imperialismo nazionale sta finendo in Europa ed è già finito negli Stati Uniti. Forza Nuova deve essere orgogliosa di aver anticipato i tempi. Il risveglio dei popoli non sarà sanguinoso, ma sarà un vento inarrestabile». Fiore annuncia anche la riapertura delle colonie estive per i bambini («Daremo un futuro migliore ai nostri figli») e rievoca i valori del Ventennio: «Bisogna tornare al senso dello Stato degli anni Venti: Dio, patria e famiglia sono il trinomio essenziale per la dignità del popolo. Saremo l’ostacolo all’immigrazione, non è possibile che i nostri anziani muoiono di freddo quando gli immigrati hanno hotel e appartamenti di livello».

Foto Manuela Gatti

Foto Manuela Gatti

TENSIONI – Dopo i primi cori arriva qualche fischio dalla finestra di una delle case in piazza Sempione. “Avete messo i fascisti all’Arco della Pace, i fascisti!”, urla una signora sui gradoni della piazza. Un giovane di sinistra, seduto, discute animatamente con un manifestante. Il tono della voce si alza, ma non si va oltre le accuse e gli sfottò. Per un attimo è anche due contro due, che fortunatamente non degenera. Un gruppo di ragazzini con tratti somatici sudamericani provoca: “Il fascismo ha fatto cose buone, vero?”. Uno di loro denuncia un insulto razzista, la sicurezza di Forza Nuova placa la lite con l’aiuto dei carabinieri.