Otto morti, quattro dispersi e circa 230 sfollati. È l’ultimo bilancio della colata di fango che ha travolto l’isola di Ischia. Nella mattinata del 28 novembre è stato estratto un altro corpo. È un uomo, ma non se ne conosce ancora l’identità.

Poche ore prima era stato recuperato il cadavere di Eleonora Sirabella, 31 anni. Il suo compagno, Salvatore Impagliazzo, è ancora disperso. Mentre la famiglia Monti è stata distrutta dalla frana: i piccoli Francesco e Maria Teresa, di 11 e 6 anni, sono stati ritrovati senza vita. I loro genitori, Gianluca e Valentina, e l’altro fratello Michele sono dispersi. Così come la famiglia Scotto di Minico: Maurizio, la moglie Giovanna e il loro piccolo Giovan Giuseppe di soli 22 giorni, non ce l’hanno fatta. Trovata morta anche Nikolinka Gancheva Blankova, 58enne bulgara.

L’alluvione – Una strage che si è compiuta alle cinque del mattino di sabato 26 novembre. Su Ischia sono piovuti 126 millimetri d’acqua in sole sei ore: mai così tanti da vent’anni. Dal Monte Epomeo si è staccata una frana che ha devastato Casamicciola Terme. Detriti e fango hanno sventrato case e ricoperto le strade. Automobili e autobus sono finite in mare. Via Celario è stata cancellata.

 

Le vittime della frana a Casamicciola a Ischia (senso orario): Eleonora Sirabella , Nikolinka Gancheva Blangova, Maurizio Scotto di Minico e Giovanna Mazzella, i fratelli Francesco e Maria Teresa Monti, (nella foto con il padre Gianluca Monti, la madre Valentina Castagna e l’altro figlio Michele che risultano dispersi). Fonte: ANSA.

I precedenti e l’abusivismo – Ad Ischia, nel 1910, alcuni crolli dopo le piogge causarono undici morti. Nel 2006 e nel 2009 persero la vita un’intera famiglia prima e una giovane dopo. Sempre a causa di alluvioni causate da piogge. E poi il terremoto del 2017: due vittime. Il terreno vulcanico dell’isola è permeabile: quando piove si gonfia e precipita verso valle. La presenza degli alberi contrasta questo fenomeno ma molti sono stati tagliati per far posto a costruzioni abusive.

È una storia che non riguarda solo Ischia ma tutta la penisola: case costruite su precipizi, vicino a torrenti, senza le necessarie verifiche di sicurezza e autorizzazioni. E poi la cementificazione selvaggia che riduce la capacità di assorbire l’acqua da parte del suolo.

Decreto Genova – Nel frattempo, è iniziato il confronto politico. L’ex sindaco di Casamicciola Giuseppe Conte denuncia: «non c’è stato alcun intervento nonostante i fondi stanziati per la sicurezza negli ultimi anni. E manca da anni l’annunciato piano per il dissesto idrogeologico della zona». La politica nazionale è nella bufera: oggetto di polemica è tornato ad essere il Decreto Genova del 2018 varato dal governo Conte I. La norma, che velocizzava gli interventi di emergenza dopo il crollo del viadotto Morandi, includeva anche un condono per gli immobili di Ischia danneggiati dopo il sisma del 2017.

Le misure di emergenza – I fenomeni meteorologici “estremi” sono in aumento (130 solo quest’anno). Ma non è solo colpa della natura: le responsabilità umane sono accertate. Il diffuso abusivismo presente nella zona infatti, insieme con un mancato piano contro il dissesto idrogeologico, moltiplica il pericolo di gravi incidenti. Regione Campania ha stanziato 4 milioni per l’emergenza, il governo 2 milioni.