David Cameron (fonte: Flickr)

David Cameron torna a far parte del governo britannico. È stato nominato, dal premier Rishi Sunak, ministro degli Esteri del Regno Unito, un sorprendente ritorno per l’ex primo ministro. Cameron è solo uno dei tasselli di un rimpasto più ampio in cui Suella Braverman ha lasciato la carica di ministra degli Interni, sostituita dall’attuale segretario degli Esteri, James Cleverly.

Nei giorni scorsi Braverman era stata fortemente criticata dopo che il giornale britannico Times aveva pubblicato un suo articolo in cui la ministra sosteneva che i gradi più elevati della polizia fossero più tiolleranti con i manifestanti pro-Palestina. Downing Street avrebbe rivisto il testo scritto dalla ministra, chiedendo di cambiare alcune parti, ma nopn tutte le modifiche sarebbero state fatte.

Secondo alcuni Braverman avrebbe messo in dubbio l’autonomia della polizia e istigato i miamifestanti di destra a scontrarsi con le forze dell’ordine in occasione della manifestazione per le tradizionali celebrazioni della vittoria nella Prima guerra mondiale che si svolgono ogni anno l’11 novembre. In molti ne avevano chiesto le dimissioni, fra cui anche diversi esponenti del partito conservatore, in questo momento al governo.

Secondo quanto riporta il Guardian, la decisione di Sunak di riportare Cameron al governo potrebbe piacere ai moderati del partito che sono rimasti sconcertati dai modi eccessivamente reazionari di Braverman su questioni come immigrazione, polizia e povertà. Potrebbe, però, anche alimentare lo scontento della parte più a destra del partito, specialmente se si considera che l’ultima azione politica significativa di Cameron è stata guidare la campagna – fallimentare – per fare restare il Regno Unito nell’Ue.

In reazione alla nomina di Cameron, Pat McFadden, coordinatore nazionale del partito Laburista, ha dichiarato: «Qualche settimana fa Rishi Sunak ha detto che Cameron faceva parte di un fallito status quo, ora lo riporta indietro. Questo seppellisce l’assurda pretesa del Primo ministro di offrire cambiamenti rispetto a 13 anni di fallimenti dei conservatori».