Dopo due mesi di trattative, il governo c’è: in Germania la coalizione tricolore che raggruppa socialdemocratici, verdi e liberali si è accordata e ha annunciato le priorità dell’agenda politica e del cosiddetto «contratto di governo», che vanno dall’impegno per il clima alla gestione pandemica, dal salario minimo di 12€ alla legalizzazione della cannabis. A guidarlo – prendendo il posto di Angela Merkel dopo 16 anni di mandato – sarà il socialdemocratico Olaf Scholz, la cui nomina a cancelliere sarà votata ufficialmente dal Bundestag tra la prima e la seconda settimana di dicembre, anche se si parla già del 6 dicembre come data più probabile.

 

Il semaforo – «Il semaforo c’è». Così il futuro cancelliere Olaf Scholz  ha presentato la coalizione composta da socialdemocratici (Spd, nonché partito di Scholz), i Verdi (Grünen) e i liberali (Fdp), i cui colori rappresentativi ricordano proprio quelli di un semaforo – rosso, verde e giallo. «C’è la volontà portare avanti il Paese, renderlo migliore e tenerlo coeso», ha poi annunciato Scholz. Dopo le elezione di fine settembre e due mesi di intensi negoziati, è stato trovato l’accordo tra i partiti, tradotto nel «contratto» di governo e nell’assegnazione dei ruoli ministeriali. A Christian Lindner, il presidente dell’Fdp –  liberale e rigorista –  il ministero delle Finanze, ad Annalena Baerbock dei Verdi quello degli Esteri e a Robert Habeck, altro leader dei Verdi, il ruolo da “super ministro”, che unisce l’agenda climarica al dicastero dell’Economia. All’Spd, oltre alla cancelleria, vanno i ministeri della Salute, degli Interni e della Difesa, per un totale di 7 dicasteri. Ai Fdp e ai Verdi ne andranno invece rispettivamente quattro e cinque. Il governo sarà uno dei più giovani della Germania in termini di età dei suoi membri e rappresenta la prima “alleanza a tre” a livello nazionale nella storia del Paese.

Il «contratto» di governo – In 177 pagine, Scholz e i suoi nuovi alleati hanno raggruppato gli obiettivi e le prospettive politiche, che ora devono essere approvata dai rispettivi partiti. Per Spd e Fdp si tratterà di una valutazione in due congressi straordinari, per i Verdi invece si attende l’esito del voto per posta tra i militanti che dovrebbe prendere il via già a partire da oggi. Priorità in ciascuno dei ministeri, l’emergenza climatica, con l’obiettivo di ottenere la neutralità ambientale entro il 2045. Per quanto riguarda le politiche sociali, la nuova colazione ha proposto un salario minimo di 12 euro l’ora al posto dei 9,60 attuali, un provvedimento che, ha sottolineato il futuro cancelliere, andrebbe a beneficio di 10 milioni di tedeschi. Sarà creato un nuovo ministero, quello per i Lavori pubblici, sarà avviata la costruzione di 400mila nuove case – per un quarto sovvenzionate con fondi pubblici per far fronte alla crisi abitativa del Paese – e verrà introdotta una polizza assicurativa per i bambini per contrastare la crescente povertà infantile. E’ prevista una legge per la «distribuzione controllata di cannabis agli adulti per scopi precisi in negozi autorizzati e controllati» e verrà autorizzata la patente di guida ai 16enni, se accompagnati. Tra i punti chiave anche un programma di investimenti pubblici nell’agenda climatica e nella digitalizzazione.

Priorità al clima – La Germania è il Paese europeo con più emissioni di Co2. Per questo la lotta ai cambiamenti climatici è in cima all’agenda politica della nuova coalizione. Oltre all’obbiettivo di neutralità climatica entro il 2045, la Germania si impegna a chiudere tutte le centrali a carbone entro il 2030 e a produrre almeno l’80% della sua energia da fonti rinnovabili. Saranno vietati i motori a combustione interna e si porrà fine entro il 2040 all’utilizzo del gas per produrre energia. Particolare attenzione anche allo sviluppo di energia a partire dall’idrogeno. Il nuovo “super ministero”, Economia e Clima, assegnato a Robert Habeck è in linea con le priorità date all’emergenza climatica. Lo stesso Habeck in conferenza stampa ha spiegato che il nuovo governo assume l’impegno fissato dall’Onu a limitare a 1,5% il surriscaldamento globale, seguendo le decisioni del G20, riconfermate dalla Cop26 delle scorse settimane.

La quarta ondata – Olaf Scholz ha anche lanciato un appello alla vaccinazione, annunciando un piano per far fronte all’emergenza sanitaria che sta colpendo il Paese. Scholz ha annunciato la creazione di una squadra di scienziati – tra virologi, psicologi e sociologi –  facente capo alla cancelleria per gestire le criticità della quarta ondata, che si sta abbattendo sul paese, solo nella giornata di ieri 67mila contagi registrati. «Assumiamo il governo nel pieno di una crisi e faremo di tutto per fermare la quarta ondata della pandemia», ha sottolineato il verde Habeck.

Il pragmatismo di Olaf – «C’è del pragmatismo nel successore di Angela Markel». Così titola il Financial Times nella sua versione cartacea del 25 novembre, ripercorrendo la carriera dell’avvocato che solo due anni fa usciva sconfitto nella corsa a diventare leader dei socialdemocratici. Guy Chazan dell’FT descrive quella di Scholz come «una delle rimonte politiche più degne di nota nella politica tedesca». Dopo aver vinto con scarso margine le elezioni di fine settembre, Scholz si avvia a prendere la guida del Paese e, così, a «rimescolare le carte in Europa», come sostenuto dal giornalista Pierre Haski di France Inter. Secondo gli analisti, più che la leadership di Scholz sarà importante la tenuta della coalizione. Anche per un avversario ideologico come Christian Lindner, ricorda il Financial Times, «Scholz ha dimostrato di essere un leader forte, con esperienza e la professionalità per portare il Paese verso un buon futuro. Sarà un cancelliere forte per la Germania». Tuttavia, come sottolinea il Guardian, non mancano i dubbi sulla tenuta delle tre anime della nuova coalizione, sopratutto per quanto riguarda le politiche ambientali – care ai Verdi – e le questioni economiche – in particolare quelle legate al fisco e alle politiche europee, focus dell’Fdp. Sono insomma questi i punti della nuova stagione politica tedesca e quindi, per logica estensione, europea. Scholz, nel presentare la coalizione, ha ripreso proprio l’immagine del semaforo. Come c’erano perplessità sulle novità portate dall’invenzione del semaforo, così ce ne sono sul governo rosso-giallo-verde: «Il primo semaforo venne acceso a Berlino nel 1924 sulla Potsdamer Platz e fu un grosso avanzamento tecnologico. Può funzionare, si chiesero allora le persone? Oggi il semaforo è indispensabile per consentire a tutti di muoversi in sicurezza e senza intoppi. La mia ambizione è che anche questa coalizione del semaforo abbia un ruolo di svolta per la Germania».

 

Germania, il nuovo governo del «semaforo» (ANSA – Photo by Odd ANDERSEN / AFP)