Alla fine della mattinata dell’11 maggio, in via Pier Lombardo, all’angolo con via Giorgio Vasari, a Milano, si respira fumo ma soprattutto paura. Gli abitanti e i lavoratori della zona sono scesi tutti in strada dopo che intorno alle 12, da un furgone sono partite esplosioni a catena che hanno causato danni ad auto e palazzi. Due gli edifici coinvolti: la scuola paritaria Istituto suore Mantellate e un condominio.

Le voci –  «Ero a scuola e all’improvviso le insegnanti ci hanno detto di uscire», racconta a La Sestina una bambina di 12 anni dell’istituto suore Mantellate che preferisce restare anonima.  «Le mie compagne piangevano. Erano spaventate, ho cercato di incoraggiarle ma ero preoccupata anch’io. Poi siamo uscite e ho chiamato la mamma». Di origini indiane, tiene stretta la mano della madre mentre entrambe sono appoggiate al muro di via Vasari 24 aspettando di capire quando potranno rientrare a casa. Intorno a loro, gli abitanti del palazzo adiacente all’esplosione pensano ai beni materiali e ai ricordi di una vita rimasti negli appartamenti.  «Della mia casa probabilmente non troverò più niente», dice una donna che vive al primo piano del condominio invaso dalle fiamme. Il suo appartamento si trova proprio sopra il punto in cui è partito l’incendio.  «Sono riuscita a salvare qualche libro, un mazzo di carte, un hard disk e un pc che per adesso non si accende. Di sicuro, la mia camera da letto è completamente distrutta». Come gli altri condòmini, è uscita in strada in tuta e scarpe da ginnastica quando ha sentito le esplosioni. Altri invece si sono precipitati sul posto quando hanno saputo del pericolo.  «Ero al lavoro – dice un altro inquilino – ho ricevuto un messaggio che mi avvisava di un’intrusione. Sono corso pensando a un furto e invece ho trovato un disastro». Non sa ancora cosa lo aspetta in casa ma la sua famiglia è sana e salva.  «Ho visto uscire una nube scura dal mio appartamento, sono salito su insieme a un vigile del fuoco, ma sono stato respinto dal fumo. So di certo che una parte dell’appartamento è andata in fiamme ma aspetto di capire che tutto si calmi per valutare i danni». Un abitante del terzo piano, invece, cammina nervosamente davanti alla porta. Non vuole parlare ai giornalisti, sta pensando ai suoi due gatti. Erano dentro quando è scoppiato l’incendio, ha provato a recuperarli ma c’era troppo fumo e ha dovuto lasciarli lì. «La sala di casa mia è distrutta, le persiane sono sciolte, la camera da letto ha buchi nel pavimento – racconta ai suoi conoscenti – Ho perso moto, auto e l’appartamento è in parte distrutto». Ore dopo, a fiamme spente, uno dei due gatti è stato ritrovato vivo sotto al letto. Il secondo non si sa ancora che fine abbia fatto. Anche altre due donne non vogliono rilasciare dichiarazioni, «Non abbiamo più niente, non ci va di parlarne», dicono con lo sguardo confuso e le mani sporche di fuliggine.

 

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L’incendio – Non è ancora chiara la dinamica dell’accaduto. Dalle prime ricostruzioni, sembra che l’esplosione sia partita da un camioncino che trasportava bombole di ossigeno. Non si sa dove fosse diretto. Secondo quanto appreso da Ansa, le stava scaricando in una farmacia. Accortosi delle fiamme, l’autista sarebbe sceso dal mezzo e avrebbe cercato di spegnerle. Almeno dieci le bombole esplose rimaste in strada. I carabinieri sono arrivati per primi sul posto quando l’incendio era già divampato. A prendere fuoco, oltre al furgone con le bombole, nove macchine e uno scooter, quasi tutti distrutti. Non ci sono stati gravi danni a persone. Il conducente del camioncino, forse nel tentativo di spegnere l’incendio, si è procurato ustioni alle braccia ed è stato condotto in codice giallo all’ospedale Niguarda. Lievissime lesioni invece per una donna, la custode dell’istituto suore Mantellate. Sarebbe stata raggiunta al volto da schegge di vetro quando la finestra della scuola è esplosa. Tuttavia, non ha riportato danni e non è andata in ospedale. Vigili del fuoco, polizia locale e carabinieri sono ancora sul posto per mettere in sicurezza la zona. Tutte le strutture sono state evacuate. Le fiamme non sono arrivate oltre il terzo piano dell’edificio di via Vasari 24. Eppure, in molti osservano che i Vigili del fuoco sono arrivati tardi sul posto. Lo racconta esplicitamente più di un abitante per strada: «Ho visto un gran fumo – spiega – e poi una decina di esplosioni almeno e delle scintille che arrivavano sul terrazzo. I soccorsi sono arrivati circa 20 minuti dopo la prima esplosione».