Meno occupati e inattivi, disoccupazione in crescita. È quanto rilevato dai dati Istat sull’occupazione pubblicati nella mattinata dell’1 aprile. Nel mese di febbraio 2019, le persone senza lavoro sono cresciute di 34mila unità rispetto a gennaio: sono soprattutto uomini e donne tra i 35 e i 49 anni di età. Il dato è comunque migliore rispetto a un anno fa, quando i disoccupati erano l’1,4 percento in più.

Calano i lavoratori dipendenti – Il rapporto Istat mostra che a febbraio ci sono 14mila occupati e 14mila inattivi in meno rispetto al dato del mese precedente. A influire sul dato degli occupati, che ha una flessione dello 0,1%, c’è soprattutto la diminuzione di 44mila lavoratori dipendenti, sia a tempo indeterminato che a termine. Sono invece in aumento gli indipendenti, in crescita di 30mila unità.

La disoccupazione sale dell’1,2 percento rispetto a gennaio, pari a 34mila persone in più. In totale, il dato ammonta al 10,7% della popolazione. La crescita dei disoccupati riguarda uomini e donne più o meno divisi in modo equivalente (18 contro 16mila), ma compresi in gran parte nella fascia di età tra i 35 e i 49 anni.

Disoccupazione giovanile – Negativi anche i dati Eurostat sulla disoccupazione giovanile, secondo i quali l’Italia si attesta al secondo posto dell’Unione Europea a 19. I giovani senza lavoro nel Belpaese sono il 32,8%, meglio solo della Grecia (39,5%) e molto vicini alla Spagna (32,4%). Tra i più virtuosi ci sono invece la Germania (5,6%) e la Repubblica Ceca (6%).

Le reazioni – Dura la replica delle opposizioni. «Non è un pesce d’aprile, è il governo del cambiamento», ha twittato la presidentessa del gruppo Forza Italia alla Camera Mariastella Gelmini commentando i dati. E su Facebook si è espresso anche il senatore Pd Matteo Renzi: «Di Maio è tecnicamente il ministro della disoccupazione. Ha scelto di occupare due ministeri e li ha bloccati entrambi».