«Credo che i cittadini che sono andati a votare fossero motivati nelle loro scelte, forse le altre proposte non erano altrettanto apprezzate e apprezzabili»: è quanto ha dichiarato durante la conferenza stampa nella sala Gonfalone di Palazzo Pirelli Attilio Fontana, che si riconferma Presidente della regione Lombardia.
Le prime dichiarazioni – Durante i primi minuti della conferenza stampa, secondo Fontana il risultato ha ribadito «la scelta dei cittadini lombardi a favore della proposta del centrodestra». Il presidente ha poi dichiarato che la linea del suo governo sarà quella che ha confermato la Lombardia come prima regione d’Italia, smentendo le insinuazioni che vogliono divisi i partiti dellla coalizione di governo: «Quello che voglio ribadire e che ho già detto in questi giorni fino alla nausea è che il nostro modo di essere in questi cinque anni è stato il modo di condividere le grandi scelte. Non c’è mai stato un partito che abbia imposto il proprio punto di vista e continuerà a essere così».
Astensionismo – Dopo il breve discorso iniziale, il focus si è spostato sul tema dell’astensionismo. Il dato (41,67%) ha confermato che a recarsi alle urne non è stata neanche la metà degli aventi diritto. Riguardo la bassa affluenza, Fontana ha affermato: «Credo che i cittadini che sono andati a votare fossero motivati nelle loro scelte, forse le altre proposte non erano altrettanto apprezzate e apprezzabili». Il rischio, paventato dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi all’uscita dei primi dati sull’astensione, che la scarsa affluenza possa significare mancanza di democrazia non è condiviso dal governatore lombardo. «La democrazia c’è, perché si realizza nel momento in cui c’è l’espressione del voto si realizza». Ha poi aggiunto: «Bisogna smettere di delegittimare la politica, che è la cosa più grave di cui tutti quelli presenti in questa stanza sono responsabili», rivolgendosi ai media e al ruolo che giocano nella narrazione politica. «Bisogna cercare di fare capire ai cittadini che le loro scelte sono importanti, così come il loro voto. Bisogna stargli più vicini».
Campagna elettorale – «La comunicazione in queste elezioni è stata abbastanza carente». Non sono stati solo i giovani ad aver mancato l’appuntamento con le urne, come ha dichiarato Fontana: «Ho trovato persone anche non giovani che neppure sapevano che ci fossero le elezioni regionali». Riguardo al tema dell’astensionismo giovanile, Fontana ha ribadito che bisogna cercare di coinvolgerli di più creando un dialogo con la politica: «Non si deve continuare a delegittimarla, ma bisogna far capire ai giovani che la loro presenza e la loro partecipazione attiva è un valore aggiunto», ha detto il governatore lombardo a sostegno della sua tesi.
«Il radicamento sul territorio ripaga» – Secondo Fontana sia all’interno della Lega che all’interno della sua lista ci sono persone che hanno dimostrato di saper svolgere bene il ruolo di amministratori, «persone che hanno giustificato per tanti cittadini la voglia di andare a votare» e questa sarebbe la conferma che radicarsi sul territorio paga. «Credo che questo sia un passaggio a favore della Lega nel suo complesso, ma che non si possa dire che Matteo Salvini ne esca rafforzato perché non credo abbia mai avuto momenti di debolezza», ha concluso il governatore lombardo Attilio Fontana.
Il commento a caldo – Il primo rappresentante del centrodestra a presentarsi a Palazzo Pirelli, subito dopo l’uscita degli exit poll, è stato Romano La Russa, assessore alla Sicurezza in Lombardia per Fratelli d’Italia. Contento per la vittoria, ha dichiarato che «adesso è il momento di festeggiare e solo dopo penseremo alle cariche da assegnare che non sono determinanti per la coalizione». Il voto, secondo La Russa, è la conferma del buon governo del centrodestra. Per quanto riguarda la bassa affluenza, per l’esponente di FdI la causa sono i molti elettori di sinistra che, non riconoscendosi più in questi partiti, hanno deciso di astenersi.