È una manovra da 35 miliardi di euro quella approvata lo scorso 21 novembre durante la riunione del Consiglio dei ministri che a breve approderà a Bruxelles. La maggior parte delle risorse, circa 21 miliardi di euro, sono state ricavate in deficit e sono state stanziate per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione. Nel testo ci sono misure bandiera del centro-destra ma soprattutto aiuti alle famiglie e alle imprese.

Fonte: ANSA

Autore: FABIO FRUSTACI

Contro il caro bollette – È stato rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore dal 40% al 45%.

Misure bandiera – Altre risorse sono state stanziate per le pensioni, dove la legge Fornero è stata messa da parte da quota 103, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età. Previsto anche un aumento delle pensioni minime, con una soglia di 570 euro.

Per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale, riguarda solo i lavoratori e non anche le imprese e prevede l’esonero contributivo del 2% per i redditi fino a 35 mila euro e del 3% per i redditi fino a 20 mila euro. Per le imprese, invece, sono state introdotte agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato, in particolare per le donne under 36 e i percettori del reddito di cittadinanza. La manovra introduce per i lavoratori autonomi una flat tax incrementale, ossia una tassa piatta con un’aliquota unica, in questo caso del 15%, con una soglia dei compensi che sale da 65mila a 85mila euro. Tra le altre cose, è stato rivisto anche il reddito di cittadinanza.

Aumento del deficit – Per far fronte ai costi di tutte queste misure il governo è ricorso a una serie di nuove misure fiscali le cui coperture sono contenute nel documento programmatico di bilancio. La principale voce di copertura della legge di Bilancio è l’aumento di 1,1 punti del deficit previsto per il 2023, che vale oltre 21 miliardi: la conseguenza sarà l’aumento del rapporto deficit/Pil al 4,5% per il 2023.

Altri 6 miliardi – Il governo si aspetta di ottenere risorse anche dalla tassa sugli extraprofitti delle società energetiche che sale dal 25% al 35%. Si introduce, inoltre, un’altra tassa, che aumenterebbe l’aliquota dal 25% al 33% applicata sull’utile e non più sul fatturato, come previsto dal regolamento europeo. Le due misure insieme dovrebbero recuperare circa 6 miliardi.

Altre risorse – Nella lista delle coperture figura anche un incremento dell’accisa sulle sigarette: nel 2023 sarà poco più di 70 centesimi medi per un pacchetto di 20 sigarette e cioè 36 euro per 1.000 sigarette. All’interno del testo della manovra economica, viene aggiunta anche la tassazione delle plusvalenze derivanti dalle cripto-attività. Sempre per spendere qualche miliardo in meno, il taglio delle accise resta ma viene dimezzato: a dicembre il costo di benzina e diesel aumenterà perché lo sconto passerà da 0,25 per litro a 0,15, mentre per il Gpl da 0,085 per kg a 0,051. La riduzione degli sconti non avrà effetto sugli autotrasportatori.