Letizia Moratti è arrivata all’Hotel dei Cavalieri, a pochi minuti a piedi dal duomo di Milano, dove era allestito il suo comitato elettorale, alle 18.30 di lunedì 13 febbraio 2023 per riconoscere la sconfitta: «Ho preso atto della chiara vittoria del centrodestra e ho lasciato un messaggio ad Attilio Fontana» ha detto alla stampa. La rimonta non c’è stata e il presidente uscente Attilio Fontana, candidato del centrodestra, è stato riconfermato con oltre il 50% dei voti (lo spoglio è ancora in corso). Moratti è data intorno al 10%, staccata anche dal candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino. L’ex assessora ha però negato di essere delusa: «Ho grande rispetto per il voto. I lombardi hanno votato».
L’analisi della sconfitta – Incalzata dai giornalisti, Moratti si è fermata per rispondere ad alcune domande sul risultato al di sotto delle aspettative delle sue liste. Il fattore chiave, secondo l’ex assessora al Welfare, è stata la durata della campagna elettorale: «È stata molto breve, quasi anestetizzata, senza confronti tra i candidati e i programmi. Questo sicuramente ha penalizzato la partecipazione al voto e il voto si è polarizzato sui partiti più strutturati». Per quanto riguarda il forte astensionismo – in Lombardia ha votato solo il 41% degli elettori – Moratti si è soffermata sul fenomeno sia durante la conferenza stampa che sui social: «Vincere con un 41% (di votanti, ndr) è una sconfitta per tutti in un momento in cui la nostra democrazia ha bisogno di partecipazione perché ci sono delle derive pericolose».
Il futuro in politica – Letizia Moratti probabilmente non entrerà in consiglio regionale, dal momento che non si è candidata anche come consigliera e le leggi della Lombardia garantiscono un posto solo al primo degli sconfitti. Tuttavia, ha fatto capire che il suo futuro la vedrà ancora impegnata in politica: «Penso che ci sia sicuramente spazio per una proposta politica nuova, anche oltre questa regione». Si vedrà se il nuovo corso continuerà insieme al Terzo Polo. «Ci sentiremo», ha detto Moratti, lasciando intendere che un confronto con Carlo Calenda e Matteo Renzi si farà in un secondo momento.
Nessun rimpianto – A un cronista che le chiedeva se rifarebbe tutto, Moratti ha risposto in modo affermativo. «Non ho accettato incarichi di grande prestigio che mi sono stati offerti e l’ho fatto perché sono convinta che in questa Regione ci sia una democrazia bloccata e probabilmente anche un’opposizione debole» ha dichiarato, confermando anche la scelta di non allearsi con il centrosinistra: correre insieme a «Majorino schiacciato sui 5 stelle sarebbe stato tradire il nostro elettorato».