Tre morti, cinque codici rossi e un centinaio di feriti meno gravi. E’ questo il bilancio, tuttora provvisorio, dell’incidente causato dal deragliamento di un treno presso Seggiano Pioltello, alle porte di Milano, alle 6.57 di giovedì mattina. Il convoglio, partito da Cremona alle 5.32 e diretto a Milano Porta Garibaldi, era pieno di pendolari. 350, secondo quanto si apprende. Alcuni di loro sono rimasti intrappolati per ore tra le lamiere e, una volta estratti, sono stati trasportati d’urgenza nei vari ospedali della città: San Raffaele, Humanitas, Policlino, San Donato e Niguarda. Altri, un’ottantina circa, hanno riportato lievi contusioni. Sul posto sono ancora al lavoro le forze dell’ordine e i vigili del fuoco della squadra Usar capitanati da Carlo Cardinali, il funzionario noto per aver coordinato il soccorso nella tragedia dell’hotel Rigopiano. Le cause del deragliamento sono ancora sconosciute. In un primo momento si è parlato di un malfunzionamento di uno scambio ma ora gli inquirenti sembrano concentrarsi sul cedimento di 20 centimetri del binario sul quale viaggiava il treno. Il questore di Milano Marcello Cadorna preferisce però muoversi con cautela: «E’ una situazione di disastro, il soccorso è complicato, e sono ancora in corso gli accertamenti per chiarire il quadro». Sull’incidente indaga anche la procura di Milano che ha aperto un’inchiesta per disastro ferroviario colposo.

L’incidente – Secondo quanto riferito, il treno 10452 stava passando dalla stazione di Pioltello quando le ultime tre carrozze sono uscite dai binari. L’ incidente sarebbe avvenuto alle 6.57. Tra le 6.58 e le 7 ci sono state venti chiamate ai soccorsi. Sul posto sono arrivate 28 ambulanze, due elicotteri (uno proveniente da Bologna) e decine di vigili del fuoco. Le operazioni per estrarre le persone dalle lamiere del treno, che nel deragliamento si è accartocciato, sono andati avanti fino alle 10.45. Intanto i mezzi di soccorso hanno fatto avanti e indietro per smistare i feriti negli ospedali della città dove tuttora vige lo stato di emergenza: tutte le attività ordinarie e le operazioni non urgenti sono sospese. Per l’occasione, è stata aperta ed allestita ad hoc una palestra a Segrate, cittadina alle porte di Milano, vicina a Seggiano Pioltello.

Le vittime – L’identità delle vittime non è ancora stata rivelata ma sembra che siano donne. Intanto sono state attivate due linee telefoniche per avere informazioni sullo stato di salute dei passeggeri che si trovavano presumibilmente a bordo del treno. Parenti e amici possono chiamare i numeri 02.77584184 o 02.77584892 o visitare il sito hrs.it.

Trenord – Intanto è polemica su un tweet di Trenord che, in un primo momento, ha cercato di giustificare i ritardi degli altri treni con un “inconveniente tecnico”. L’azienda si è poi scusata e ha diffuso un comunicato in cui si legge: «Il nostro pensiero e il nostro cordoglio vanno innanzitutto alle famiglie delle vittime; esprimiamo la nostra vicinanza ai feriti e a tutte le persone che erano a bordo del treno». In segno di rispetto per le vittime e per i loro familiari Trenitalia ha deciso di rinviare a data da destinarsi il IV Forum del trasporto regionale e la presentazioni dei treni Rock e Pop, prevista per venerdì 26 gennaio a Roma.

Il precedente – Non è la prima volta che un treno di Trenord esce dai binari. Era già successo lo scorso luglio, sempre all’altezza di Seggiano Pioltello. Allora, a bordo del convoglio partito da Milano e diretto a Bergamo, c’erano 200 passeggeri. Nessuno di loro, però, rimase ferito.