145 schede bianche in meno di ieri, ma il risultato non cambia. Anche la seconda votazione per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica si è conclusa con un nulla di fatto, anche se il presidente uscente Sergio Mattarella ottiene più del doppio dei voti di ieri e risulta il candidato più votato con 39 voti. Domani alle ore 11 si procederà dunque con la terza votazione, l’ultima in cui è necessaria una maggioranza dei due terzi dei componenti.

La giornata –  Più che per il risultato in aula, che appariva scontato, oggi c’era attesa per le mosse delle due principali coalizioni. Il centrodestra ha infatti diramato la sua rosa di nomi «da offrire alla discussione», come ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini. I nomi indicati sono l’ex presidente del Senato Marcello Pera, la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti e l’ex magistrato Carlo Nordio. Dal canto suo il centrosinistra, pur riconoscendo la legittimità e la validità dei profili indicati da Salvini, non li ritiene condivisibili e punta a un nome superpartes. Nome che al momento non c’è, tanto che lo stesso segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha dichiarato che «dobbiamo incontrarci e buttare la chiave finché non verrà trovata un’intesa». La strada è dunque in salita.

Ore 19:45 – Uscito dal vertice del centrosinistra, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha annunciato che la sua coalizione non contrapporrà una rosa di nomi a quella del centrodestra. «Non presenteremo rose, vogliamo un nome superpartes», ha dichiarato Letta, aggiungendo che i nomi del centrodestra non sono condivisibili. Il segretario PD ha concluso con parole forti: «Dobbiamo incontrarci e buttare la chiave finché non verrà trovata un’intesa».

Ore 19:40 – É terminato lo spoglio. Anche oggi nessun candidato ha superato il quorum, con 527 schede bianche. I candidati più votati sono Paolo Maddalena con 39 voti, seguito dal presidente uscente Sergio Mattarella con 39 (23 più di ieri) e dall’ex presidente del Friuli-Venezia Giulia Renzo Tondo, che ha ottenuto 18 preferenze.

Ore 18:40 – Il presidente della Camera Roberto Fico ha incominciato lo spoglio.

Ore 18:20 – Si sono concluse le operazioni di voto. A breve incomincerà lo spoglio.

Ore 17:45 – É iniziato il vertice di leader e capigruppo della coalizione di centrosinistra. Non è ancora chiaro se indicheranno una rosa di nomi alternativa a quella del centrodestra.

Ore 17:30 – La chiama sta andando più velocemente del previsto: tra non molto termineranno i deputati, dopo i quali mancano solo i delegati regionali. É plausibile che i risultati arrivino intorno alle 19, con due ore di anticipo rispetto a ieri.

Ore 17:05 – Anche il capo politico del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte si oppone al passaggio al Quirinale del presidente del Consiglio Mario Draghi. «La nostra nave è ancora in difficoltà. Non possiamo cambiare timonere ed equipaggio», ha dichiarato l’ex premier.  Riguardo le proposte del centrodestra, Conte ha assicurato di rispettarle e di valutarle, ma ritiene che «nessuna coalizione può vantare diritti di prelazione sul prossimo Capo dello Stato».

Ore 16:50 –  «Quelli proposti dal centrodestra sono nomi sicuramente di qualità e li valuteremo senza spirito pregiudiziale». Lo ha dichiarato il segretario del Partito Democratico Enrico Letta.

Ore 16:40 – «Non abbiamo inserito nella terna Elisabetta Casellati perché la seconda carica dello Stato va tenuta fuori dal tavolo. Il suo ruolo ne fa di per sé un possibile candidato», ha dichiarato Salvini. Sono intervenuti anche Giorgia Meloni e Antonio Tajani, che hanno evidenziato l’unità del centrodestra e come nessuno dei candidati abbia una tessera di partito. «Nella lista non c’è Tajani, che pure ne avrebbe tutti i titoli, perché è il coordinatore di un partito. É un gesto di grande responsabilità», ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia.

Ore 16:30 – Alla conferenza stampa del centrodestra, Matteo Salvini ha annunciato i nomi della coalizione: sono Marcello Pera, filosofo e presidente del Senato tra il 2001 e il 2006 in quota Forza Italia, Letizia Moratti, attuale vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Lombardia ed ex sindaco di Milano e Carlo Nordio, ex magistrato titolare di inchieste sulle Brigate Rosse e sul MOSE di Venezia. «Offriamo questa terna alla discussione, non sono candidati di bandiera», ha dichiarato il leader leghista.

Ore 15:55 – Si è chiuso il vertice del centrodestra. A breve inizierà la conferenza stampa

Ore 15:30 – Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha dichiarato di auspicare che si inizi a votare due volte al giorno invece che una, in virtù della crisi internazionale in Ucraina e della possibile conseguente crisi energetica.

Ore 15:20 – Ha votato Pierferdinando Casini, considerato tra i nomi papabili per l’elezione. Questa mattina il senatore ha pubblicato un post su Instagram in cui ricorda la sua precoce passione politica, che secondo alcuni osservatori è una sorta di “autocandidatura”.


Ore 15:15 – Prima di partecipare al vertice del centrodestra, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ha avuto un incontro con il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, definito “costruttivo”.

Ore 15:05 – «Draghi deve rimanere a Palazzo Chigi, in queste condizioni è impossibile pensare di spostarlo dal suo ruolo». A dichiararlo è Danilo Toninelli, ex ministro del Movimento 5 Stelle, che ha aggiunto che il suo partito non pone veti a prescindere nei confronti di nessun candidato.

Ore 15:00 –  Si è aperta la seconda votazione per il nuovo presidente della Repubblica. Come ieri, il primo a votare è il fondatore della Lega Umberto Bossi, che vota per primo in ragione delle sue condizioni di salute. Assenti i senatori a vita Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia.

Ore 14:55 – É iniziato il vertice del centrodestra, al termine del quale è prevista una conferenza stampa.

Ore 14:50 – La vicepresidente del Senato Paola Taverna (M5S) ha dichiarato che qualora il presidente del Consiglio Mario Draghi andasse al Colle, l’appoggio del Movimento 5 Stelle a nuovo governo dovrebbe passare al vaglio degli iscritti. Il Movimento si mantiene dunque freddo sulla possibilità di votare Draghi.

Ore 14:45 – Il vertice del centrosinistra è rimandato alle 17:15. É atteso che anche la coalizione giallorossa annunci una propria rosa di nomi considerati adatti per il Quirinale.