La squadra di Sanremo 2019: Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio (Foto Ansa/Antimiani)

«Ha vinto la musica». Come sempre. Come voleva chi ha diretto e guidato il Festival dall’inizio alla fine, Claudio Baglioni. 50 anni di carriera nel 2018, esattamente il doppio dell’età media dei tre finalisti in concorso. Ed è stata questa, a suo dire, la vera vittoria di Sanremo 2019, l’aver portato alla ribalta i giovanissimi, che sono riusciti a imporsi anche tra i colossi della tradizione musicale italiana.

Il vincitore – «Sembrava una favola che un ragazzo appena uscito vincitore da Sanremo Giovani (fine 2018) potesse vincere il festival», ha detto Baglioni, riflettendo sul significato che questo trionfo avrà nella vita di Alessandro Mahmoud. «Avrei voluto essere nel suo cuore per sentire quello che ha provato lui in quel momento», stringendo il leoncino d’oro che tennero in mano, tra gli altri, Sergio Endrigo, Domenico Modugno e Riccardo Cocciante. L’augurio del direttore artistico è rivolto, attraverso Mahmood, alla vera regina del festival, la canzone: «Che questo Sanremo possa restituire visibilità alla musica. Non se ne fa tanta live in televisione e spero che il festival possa suggerire alla Rai un palinsesto per la musica popolare e non solo. Un pubblico in grado di apprezzarla c’è e l’abbiamo visto».

Il punto sugli ascolti – E questo pubblico, come rilevato nelle serate precedenti, è stato il più giovane di sempre. Alla conferenza stampa del 10 Febbraio, il giorno dopo la finale, il direttore di Rai 1 Teresa De Santis ha evidenziato un ottimo riscontro tra il pubblico di adolescenti e universitari: il 58,4 per cento di share interessa la fascia d’età compresa tra gli 8 e i 24 anni, il valore più alto dal 1998. Lo stesso indice, tra le giovanissime, raggiunge una cifra storica: le ragazze dai 15 e i 24 anni fanno impennare lo share al 69,2 per cento. I bambini dai 4 ai 7 anni, veri outsider tra i telespettatori sanremesi, conquistano, da soli, quasi il 47% di share, il dato più alto degli ultimi 16 anni.

Il web – Anche il web è entusiasta del festival della canzone italiana: «È l’evento televisivo più commentato sui social, fatta eccezione per quelli sportivi», ha dichiarato De Santis, che ha attribuito questo successo alla capacità dei tre conduttori di aver reso la musica protagonista assoluta della kermesse. È un esperimento che «ha aiutato la Rai a riconquistarsi un’identità anche tra i ragazzi» – ha aggiunto De Santis – e questo «è merito della bravura di tre veri professionisti». Apprezzamento pubblico, dunque, per Baglioni, Clausio Bisio e Virginia Raffaele. Ma da domani partono le manovre per la squadra che avrà il compito di condurre il festival del 2020, quello del 70° compleanno. I giochi sono tutti aperti.