Un forte scoppio e poi solo buio e fumo. È questa la scena descritta dagli inquilini del civico 46 di via Villoresi a Sesto San Giovanni, che alle 5 di mattina di domenica 14 gennaio sono stati svegliati dall’esplosione che ha distrutto l’ultimo piano del loro palazzo. Ancora da accertare le cause dell’incidente avvenuto nell’appartamento di un 73enne della zona: forse una fuga di gas. L’uomo ha riportato ustioni di secondo grado e ora è ricoverato sotto osservazione all’ospedale Niguarda. Nell’appartamento accanto al suo viveva una famiglia di origine albanese: un bambino di 10 mesi con i suoi genitori e i nonni. Il piccolo, rimasto per alcuni minuti sotto le macerie, grazie alla protezione di un cuscino avrebbe riportato solo lievi ferite. Al momento è sotto osservazione al Niguarda dove è ricoverata anche la madre che ha una lieve ferita alla testa. Il padre e i nonni sono al San Raffaele anche loro in condizioni non gravi. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli operatori del 118 e i vigili del fuoco che hanno provveduto a evacuare la palazzina. Delle 12 famiglie residenti nel palazzo, cinque hanno trovato ospitalità presso i parenti, le altre sette invece sono state accolte temporaneamente dall’hotel Hilton Garden Inn di Villa San Giovanni.

Evacuate 12 famiglie- L’esplosione ha fatto crollare le pareti su diversi lati dell’appartamento del quinto piano, in cui, stando a quanto emerso dai primi sopralluoghi, sarebbe scoppiata una tubatura. I detriti hanno danneggiato anche una palazzina vicina, senza comprometterne l’agibilità. Alcune macchine parcheggiate lungo via Villoresi sono state distrutte dai crolli. Fortunatamente a quell’ora non c’erano passanti. I soccorritori in via precauzionale hanno deciso di evacuare 24 persone, di cui 18 residenti nella palazzina in cui è avvenuto l’incidente. Le altre sono famiglie di edifici vicini, che già nelle prossime ore rientreranno nelle loro case. L’edificio rimarrà inagibile per almeno una quindicina di giorni.

I testimoni- «Siamo stati svegliati da un forte boato, poi la casa si è riempita di calcinacci. Non capendo cosa fosse successo siamo rimasti dentro ad aspettare, finché non abbiamo sentito bussare: erano i pompieri. Ci hanno chiesto in quanti eravamo in casa e ci hanno aiutato ad uscire», racconta un’inquilina del secondo piano. «Sembrava fosse scoppiata una bomba, i vetri sono arrivati dappertutto», dice un signore che abita di fronte.  Le famiglie hanno atteso per ore in strada prima di poter risalire per recuperare alcuni oggetti personali. «Il nostro appartamento fortunatamente non ha subito danni- racconta uno dei condomini- ma saremo comunque evacuati tutti perché potrebbero esserci degli ulteriori crolli». Un’ipotesi confermata intorno a mezzogiorno, quando parte del solaio è crollata, provocando la caduta di altri detriti in strada e su alcuni mezzi di soccorso lì in sosta.

Le misure adottate dal Comune-  «Abbiamo già attivato una squadra operativa per gestire l’emergenza», ha annunciato il sindaco di Sesto, Roberto di Stefano. «Onde evitare episodi di sciacallaggio», aggiunge, «nei prossimi giorni l’area sarà presidiata 24 ore su 24 dai vigili».
Ora i condomini si interrogano sulla natura dell’incidente. Qualcuno dei vicini sostiene infatti che il proprietario dell’appartamento da cui ha avuto origine l’esplosione avesse dei comportamenti strani: era isolato e parlava spesso da solo. A quanto fa sapere l’amministrazione tuttavia si tratterebbe solo di supposizioni, i servizi sociali infatti non hanno mai ricevuto alcuna segnalazione.