Tre vittime e una quarta persona in stato di morte celebrale. La Prefettura francese ha diramato intorno alle 12:10 di giovedì 13 dicembre il bilancio aggiornato dell’attentato ai mercatini di Natale di Strasburgo dello scorso martedì 11. A questi si aggiungono 13 feriti, di cui cinque in gravi condizioni: tra loro anche il 28enne italiano Antonio Megalizzi. Nel frattempo, continuano le ricerche del killer Cherif Chekatt, di cui si sono perse le tracce.
Caccia all’uomo – La Police Nationale francese ha mobilitato più di 700 uomini per dare la caccia a Chekatt, 29 anni, nato e cresciuto a Strasburgo. Il ministero dell’Interno francese ha rafforzato i controlli alle frontiere. Massima allerta anche in Germania e Svizzera, i due Paesi confinanti dove il killer potrebbe essere fuggito. Fonti di intelligence tedesche hanno dichiarato che Chekatt ha ricevuto una telefonata dalla Germania a pochi minuti dall’attentato, anche se non se ne conosce il contenuto.
[#AppelàTémoins] La #Police judiciaire recherche l'individu suspecté d'être le tireur du marché de Noël de #Strasbourg. #AidezNous
? Attention, individu dangereux, n’intervenez pas vous-même.
? Contactez le 197 – https://t.co/K2nJHREiwZ pic.twitter.com/zHSNRDkGXC— Police nationale (@PoliceNationale) December 12, 2018
Il movente – Chekatt ha detto di aver agito per vendicare i suoi “fratelli” morti in Siria. È quanto riporta il quotidiano francese Le Parisien, che ha intervistato l’autista del taxi a bordo del quale il killer è fuggito dopo aver aperto il fuoco sulla folla dei mercatini di Natale. Secondo la testimonianza, Chekatt avrebbe lasciato libero il conducente soltanto dopo aver saputo che era un musulmano praticante e dedito alla preghiera.
L’attentatore – Chekatt era già noto alle forze dell’ordine per una lunghissima serie di 27 condanne per reati comuni. La più grave, nel 2016, gli era costata due anni e tre mesi di carcere per furti aggravati in Germania. Dopo l’uscita dal penitenziario, il killer di Strasburgo era stato segnalato alle autorità come un radicalizzato islamico, e finito nello schedario dei segnalati S, cioè quelli che rappresentano una potenziale minaccia per la sicurezza dello Stato.
Le vittime – Dopo il decesso di un meccanico afgano di religione musulmana avvenuto mercoledì mattina, il numero delle vittime è salito a tre persone. I primi due erano un turista tailandese e un cittadino francese. Tra i feriti gravi, l’italiano Antonio Megalizzi, giornalista radiofonico di 28 anni attualmente in coma e non operabile.