Il 18 dicembre 2024 Unicredit ha annunciato l’acquisto di ulteriori azioni di Commerzbank, portando la sua partecipazione al 28%. La notizia ha scatenato la reazione del governo tedesco, che ha definito l’operazione «non coordinata e ostile». Già proprietaria del 21% di Commerzbank, Unicredit ha incrementato la propria quota tramite un mix di acquisti diretti e strumenti finanziari complessi, come i derivati. Con questo nuovo acquisto, la banca italiana rafforza la sua posizione nel mercato tedesco. Nonostante ciò, Unicredit ha rassicurato gli investitori, chiarendo che l’operazione non influirà sul progetto di acquisizione di Banco BPM e che la priorità rimane la crescita e la remunerazione degli azionisti. Unicredit aggiunge che resta valido il piano strategico Unicredit Unlocked, che mira a rafforzare la posizione competitiva del gruppo bancario attraverso una maggiore digitalizzazione, un’efficace gestione dei costi e un focus su una crescita sostenibile. Si concentra anche sul miglioramento dell’efficienza operativa e sulla creazione di valore a lungo termine per gli azionisti.

I derivati – Si tratta di strumenti finanziari il cui valore dipende da un altro bene, come azioni, obbligazioni, tassi di interesse o valute. Unicredit li ha probabilmente utilizzati per aumentare la sua esposizione economica in Commerzbank, senza acquistare direttamente le azioni. I contratti derivati sono impiegati per una serie di scopi, tra cui la protezione contro i rischi di mercato, la speculazione sui movimenti di prezzo o l’ottimizzazione della struttura del capitale.  Sono utilizzati principalmente da istituzioni finanziarie, aziende e investitori professionali. Esistono diversi tipi di derivati: i futures: contratti per acquistare o vendere un bene a un prezzo stabilito in una data futura; le opzioni: contratti che danno il diritto, ma non l’obbligo, di comprare o vendere un bene a un prezzo prefissato entro una determinata scadenza; gli swap: accordi tra due parti per scambiarsi flussi di cassa in base a determinate condizioni economiche. Quando questi derivati saranno convertiti in azioni, Unicredit potrà esercitare i diritti relativi, previa approvazione da parte delle autorità competenti. I derivati sono strumenti potenti, ma anche rischiosi. Sebbene possano offrire opportunità per proteggersi da fluttuazioni di mercato o per speculare, comportano anche rischi elevati. Nel contesto di un’operazione come quella di Unicredit su Commerzbank,  potrebbero essere utilizzati per coprire i rischi legati alle fluttuazioni del prezzo delle azioni o per scommettere sulla performance futura della banca tedesca. Le banche utilizzano frequentemente i derivati per ottimizzare i propri bilanci e gestire la volatilità dei mercati finanziari.

La reazione di Berlino – La mossa di Unicredit ha suscitato una forte critica da parte delle autorità tedesche. Wolfgang Buechner, vice portavoce del governo tedesco, ha accusato Unicredit di agire in modo «scoordinato e non amichevole». Le preoccupazioni di Berlino riguardano il possibile indebolimento dell’autonomia di Commerzbank, particolarmente importante per il finanziamento delle piccole e medie imprese (PMI) tedesche. Il governo tedesco, che detiene ancora una quota del 15,3% nella banca, teme che il crescente controllo straniero possa compromettere la stabilità e l’indipendenza strategica della quarta banca più grande del paese.