«Con i lavori sarà un delirio», dicono alcuni. «Per migliorare si deve cambiare», è invece il parere di altri. Fra i commercianti della zona, il progetto di riqualificazione di piazzale Loreto a Milano genera opinioni contrastanti.

Il nodo traffico – Diverse persone non vedono di buon occhio il progetto di riqualificazione. «Staremo a vedere, non sono nemmeno sicuro di restare qui», dichiara Fabrizio Balbo, del banchetto di libri sul lato nord del piazzale. «Apriranno centri commerciali e negozi delle solite grandi catene. Questi progetti rischiano di trasformarsi in deserti, che la gente non vive al di fuori delle ore canoniche». Piazzale Loreto è anche una delle arterie stradali più trafficate di Milano e si teme che i due o tre anni necessari per i lavori abbiano un impatto catastrofico. Osservando il rendering, la viabilità potrebbe venire modificata, riducendo il numero di corsie. «Nessuno ha pensato poi ai parcheggi. Qui ci sono una Asl e nove banche, ma nessun posto dove mettere la macchina, anche perché li hanno ridotti lo scorso settembre per aggiungere la pista ciclabile, oggi percorsa quasi solo dalle moto per evitare le code», spiega Rosanna Maiellaro, titolare di un’edicola. «La mattina arrivo qui alle 5 e ci metto comunque un quarto d’ora per parcheggiare».
Le opportunità – Ma c’è chi ha un’attitudine più ottimista. «Trasformare Piazzale Loreto in una zona pedonale è una gran cosa – dice il signor Fu, proprietario di una sartoria – Sicuramente il periodo dei lavori creerà dei disagi, ma chi ha fatto questo progetto sa che il mondo sta cambiando, e così anche il modo di spostarsi». Negli occhi ha l’esempio della sua città natale, Shanghai, dove iniziative simili hanno avuto molto successo. «Le grande opere sono necessarie per le nuove generazioni, specie se hanno un’impronta green». Anche Yaoling Zhu, del concept store Spazio NoLo di viale Monza, non è preoccupata dal problema del traffico: «Qui in viale Monza, con la pista ciclabile, è già diminuito molto». «È una questione di abitudine, i milanesi si devono abituare a non usare la macchina per andare in centro», continua. «Il cambiamento ovviamente porta disagi, ma a lungo termine porterà soprattutto miglioramenti. Bisogna avere una visione lungimirante». «Un’isola pedonale in Piazzale Loreto ci può portare molto lavoro – commenta poi Franco Varriale, barista di via Andrea Costa – e l’abbellimento della città sicuramente favorirà il turismo». «In generale, più pedoni e meno macchine per noi vuol dire più clienti», concorda il tabaccaio Gianni Bruno.