«Tutti i 27 leader hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo di 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue». L’ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, a margine del vertiche straordinario sulla revisione del bilancio e sui nuovi a Kiev di questa mattina, 1 febbraio, a Bruxelles. «In questo modo si garantisce un finanziamento costante, a lungo termine e prevedibile per il Paese. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità del sostegno all’Ucraina», ha continuato Michel.

Il ruolo dell’Italia – Da Palazzo Chigi filtra grande soddisfazione per l’accordo raggiunto dal Consiglio europeo straordinario. A quanto si apprende da fonti della presidenza del Consiglio, la premier italiana Giorgia Meloni avrebbe avuto un ruolo di primo piano. Sarebbe stata lei la protagonista, in prima persona, delle mediazioni che hanno consentito di arrivare all’accordo tra tutti i 27. Fino a poche ore prima del vertice non sembrava esserci la possibilità di un voto unanime. Prima dell’inizio delle consultazioni c’era stato un incontro ristretto tra Ursula von der Leyen, Charles Michel, Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo scopo, poi raggiunto, era quello di provare a convincere il presidente dell’Ungheria Viktor Orbán sull’intesa.

La soluzione – La formula che ha permesso lo sblocco dell’impasse sugli aiuti a Kiev si legge in un paragrafo delle conclusioni del vertice stesso: «Sulla base del rapporto annuale della Commissione sull’attuazione del pacchetto di aiuti per l’Ucraina, il Consiglio Europeo terrà un dibattito annuale sull’attuazione stessa con l’obiettivo di dare una guida. Se necessario, fra due anni il Consiglio Europeo inviterà la Commissione a presentare una proposta di revisione nel contesto della revisione del bilancio comunitario».

Le reazioni – «Accordo!», ha commentato su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha incluso la decisione unanime sugli aiuti macrofinanziari all’Ucraina tra i temi discussi durante il vertice che rendono quella di oggi «una bella giornata per l’Europa». Soddisfazione anche dal presidente Volodymyr Zelensky: «È molto importante che la decisione sia stata presa da tutti e 27 i leader, il che dimostra ancora una volta la forte unità dell’Ue».