Dall’1 gennaio al 30 settembre 2020, durante la prima ondata della pandemia di Covid-19, Milano ha registrato un incremento di decessi di circa il 25% rispetto alla media dello stesso periodo dei 5 anni precedenti. Lo riporta l’Istat nel report, pubblicato il 3 dicembre, con i dati sulla mortalità dei 7.903 Comuni italiani riferiti al 2015-2020. Tra l’1 gennaio e il 30 settembre sono 29.281 i decessi nella provincia milanese, contro i 23.326 di media dello scorso quinquennio (+5.955), risultando in un incremento del 25,5 per cento, che diventa 47,8 per le persone di età superiore a 85 anni. In generale, tre vittime su quattro hanno più di 65 anni. L’impennata riguarda soprattutto i mesi di marzo e aprile, quelli dell’esplosione della pandemia in tutto il Paese, Lombardia in primis.

Il picco di marzo e aprile – L’Istat ha smentito l’opinione diffusa che Milano, nella prima metà del 2020, sia stata interessata dal virus in modo marginale. Allora l’attenzione era rivolta alla situazione in Val Seriana e a Bergamo, con la processione dei camion dell’Esercito intenti a trasportare le bare delle vittime. Questo potrebbe aver distolto l’attenzione dal capoluogo lombardo dove a marzo e aprile, durante il picco della prima ondata, morivano 11.032 persone. Nello stesso periodo, la media per il 2015/2019 è di 5.170, circa la metà. Se si esclude questo intermezzo, la curva della mortalità tende poi ad assestarsi sui livelli pre Covid-19, a conferma del successivo e momentaneo calo di potenza della pandemia. I numeri sono comunque gravi, in attesa di avere a disposizione anche quelli riferiti alla ripresa autunnale dei contagi, di forte intensità nella metropoli meneghina.

I decessi tra gli anziani – Gli anziani, come prevedibile, risultano i più colpiti: secondo l’Istat, tra gennaio e settembre, sono morte 21.373 persone con più di 65 anni nell’hinterland milanese, il 73% del totale. Di queste, sono 11.387 quelle di età superiore a 85 anni: un dato significativo, considerando che nei cinque anni precedenti la media era 7.703,2. Gravi perdite anche tra coloro di età compresa tra 75 e 84 anni, ben 7.036, un aumento del 30% rispetto al 2015/2019.