La Ferrari si prende il Texas, con una doppietta da sogno firmata Charles Leclerc e Carlos Sainz. È proprio il pilota di Monte Carlo ad aggiudicarsi il Gp di Austin, seguito dal suo collega spagnolo e da Max Verstappen (Red Bull). Una gara da dieci in pagella per Leclerc che, partito dalla quarta posizione al via, è riuscito alla prima curva a sbarazzarsi di Norris, Vertsappen e Sainz in un colpo solo. Le difficoltà viste a Singapore quattro settimane prima sembrano essere solamente un lontano ricordo e la testa ora è rivolta solamente a domenica prossima: il 27 ottobre è in programma il Gp in Messico.

La gara. «Siamo molto contenti – ha detto Lecler al termine della gara -. Il nostro obiettivo ora è il titolo, la strada è lunga ma è un buon inizio. Ringrazio gli ingegneri, hanno lavorato come dei pazzi per portare gli aggiornamenti che ora stanno dando questi frutti». Una monoposto, la SF-24, dominante, che abbinata alle qualità dei piloti lascia ben sperare in vista del futuro. La vera svolta nel Gp di Austin è avvenuta subito a inizio gara, quando nel prevedibile testa a testa tra Norris e Verstappen – erano primi nelle qualifiche – con tanto anche di sportellate, Leclerc è stato abile a inserirsi tra i due e conservare la prima posizione sino al termine della gara. Chi è apparso più scuro in volto è stato invece Carlos Sainz, che ha fatto i complimenti al collega, ma ha lasciato trasparire anche un po’ di delusione per come è andata la gara: «Bellissima doppietta, bravi tutti. Per quanto mi riguarda, il mio obiettivo era ovviamente vincere. Purtroppo sono stato sfortunato alla partenza, rimanendo bloccato dietro alla Red Bull, e superarla non è mai semplice».

Classifica. La doppietta americana autorizza la Ferrari a iniziare a sognare. Leclerc è ora terzo in classifica piloti, a -79 punti da Verstappen primo. La rimonta è però complicata e infatti è soprattutto sulla classifica costruttori che Maranello ha messo un occhio. La Ferrari a Austin ha fatto un grande balzo in avanti e ora è infatti in piena lotta per il titolo, a quota 496 punti. La McLaren, che guarda tutti dall’alto verso in basso forte dei suoi 544 punti, non è poi così lontana, anche se da superare c’è anche la Red Bull. La quarta vittoria stagionale però, dopo Melbourne, Monaco e Monza, conferma che la Ferrari è in costante crescita. Le gare da disputare sono ancora cinque (Messico appunto, Brasile, Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi) e i punti in palio sono ancora tanti. Per riportare a Maranello un titolo che manca dal 2008 Leclerc e Sainz dovranno fare d’ora in poi una cosa soltanto: vincere. L’occasione, visto il momento e lo stato di forma delle monoposto e dei piloti, è ghiotta. Lasciarsela sfuggire sarebbe un peccato.