Cambiano i parametri con cui si decidono i colori delle regioni: nell’incontro del 12 maggio tra il governo e i presidenti delle giunte regionali è stato trovato l’accordo per ridurre l’influenza dell’indice Rt, dando maggiore importanza alla situazione degli ospedali e all’incidenza dei casi sulla popolazione. Lunedì 17 maggio si riunirà a Pakazzo Chigi la cabina di regia per discutere sullo slittamento dell’orario del coprifuoco e sulla riapertura di alcuni settori.

Addio Rt – L’indice di trasmissibilità Rt, che misura il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto, è stato in questi mesi il principale parametro su cui si sono basate le misure di contenimento della pandemia. Con l’intensificarsi della campagna vaccinale però, questo indice rischia di rivelarsi distorsivo, in quanto non tiene in considerazione la severità con cui si contrae la malattia. Per tale ragione i responsabili delle Regioni hanno richiesto, trovando concordi l’esecutivo e il Comitato tecnico scientifico (Cts), che si passasse ad altri parametri. Il principale è l’Rt ospedaliero, che misura l’andamento delle richieste di ospedalizzazione. Saranno poi considerate l’incidenza di casi ogni 100mila abitanti e la percentuale di posti occupati da malati Covid nelle terapie intensive. I presidenti di Regione avevano anche richiesto una modifica del sistema a colori per le zone di rischio, trovando però su questo l’opposizione del governo.

Cambi di colore –  «Il modello adottato in questi mesi ha funzionato e ci ha consentito di affrontare la seconda e la terza ondata senza un lockdown generalizzato, ma con specifiche misure territoriali», ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza. Resta dunque, almeno per il momento, l’attuale sistema a colori. Atteso per domani 14 maggio il report dell’Istituto Superiore di Sanità sull’andamento dell’epidemia nel Paese: con le nuove regole, l’intera Italia potrebbe essere in giallo, con la sola esclusione della Valle d’Aosta che rimarrebbe in arancione. A partire da lunedì 17 maggio dovrebbero dunque passare dall’arancione al giallo Sardegna e Sicilia.

Cambia il coprifuoco – Per la stessa data è prevista la riunione della cabina di regia tra il governo e i membri del Cts. All’ordine del giorno la possibilità di uno slittamento del coprifuoco (che probabilmente sarà posto a partire dalle 23: la sua abolizione non è prevista prima di giugno), la riapertura delle palestre, delle piscine al chiuso e delle feste di matrimonio. Nonostante il pressing di Lega, Forza Italia e Italia Viva, che vorrebbero accelerare le riaperture, queste misure non scatterebbero comunque prima di lunedì 24 maggio. Dopo le decisioni della cabina di regia infatti, sarà necessaria la riunione del consiglio dei Ministri per varare un nuovo decreto legge, che andrà a sostituire quello attualmente in vigore del 22 aprile 2021.